Piccolo divertissement dai toni anche ironici, Claire's Camera è la personale riflessione sull'onestà e sull'arte di Hong Sang-soo, con i consueti rimandi personali
Pur rimanendo fedele alle sue tematiche preferite, Naomi Kawase con Hikari (Radiance) sembra prediligere uno stile meno ostico e più comprensibile anche ad un pubblico occasionale: il risultato è un film dalla forte carica spirituale, dalla regia elegante nel quale il superamento della perdita e la Natura concorrono in maniera armonica alla creazione di una storia di ricerca interiore
Happy End è l'ultimo, luminoso capitolo di un percorso ideologico culturale quasi trentennale di Michael Haneke improntato sulla descrizione della decadenza, della violenza e dell'amoralità della società borghese-europea
Lavoro dall'estetica formale inappuntabile, L'amant double di François Ozon affonda le sue radici nell'ossessione per l'ambiguità tanto cara al regista, tra citazioni estreme e narrazione poco convincente
Girato in un elegante bianco e nero, The Day After è l’ennesima esplorazione dell’universo sentimentale di Hong Sang-soo. Film di apertura del London Korean Film Festival 2017
Kiyoshi Kurosawa mette insieme un gran numero di generi e temi in un lavoro che rischia di essere un po’ indigesto per la quantità di elementi da elaborare
Un horror quieto, che spiazza senza artifici d’effetto per Yorgos Lanthimos: Il sacrificio del cervo sacro mette in scena un’allegoria del delitto e castigo in una parabola fatalista interpretata da Colin Farrell e Nicole Kidman
The Meyerowitz Stories è uno tra i film migliori di Noah Baumbach: una classica 'commedia delle nevrosi famigliari', divisa in cinque capitoli dedicati ai personaggi della famiglia Meyerowitz
Con Loveless Andrey Zvyagintsev costruisce un cupo ritratto della società russa contemporanea e della devastante assenza di amore ed empatia che la nutre e al tempo stesso la avvelena. Miglior film al London Film Festival 2017
Secondo film di produzione statunitense per il sudcoreano Bong Joon-ho, dopo Snowpiercer, e secondo anche in compagnia di Tilda Swinton, qui in veste anche di produttrice. La storia di Okja, distribuito da Netflix solo sulla sua piattaforma a partire dal 28 giugno, è lastricata di buoni sentimenti, rendendola così molto vicina alle famiglie ma distante da chi ha apprezzato in passato lo stile del regista