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Guardiani della Galassia Vol. 2 - Recensione

Guardiani della Galassia Vol. 2 - James Gunn - 2017Tornano le avventure dei Guardiani della Galassia, l'insolito gruppo di eroi che riunisce i personaggi più anticonvezionali dell'universo Marvel. Un nuovo divertente episodio che ripropone con spirito scanzonato e dissacrante la stessa riuscita miscela di humour e azione

Dopo il successo del primo capitolo, il regista James Gunn decide di puntare su uno schema collaudato per il suo Guardiani della Galassia Vol. 2, curando nuovamente in prima persona la sceneggiatura e adoperando alcuni tratti ormai tipici del suo stile. Nonostante una certa brillantezza di scrittura, tuttavia, si avverte una difficoltà ad amalgamare con originalità e ritmo le medesime soluzioni narrative. A differenza di quanto avvenuto in film come Avengers: Age of Ultron, però, l'impianto è più omogeneo e coerente, senza scadere in riproposizioni sterili e gratuite. Questo perché l'intera produzione sembra tenere in grande considerazione l'apporto degli appassionati alla serie, evitando inutile fan service e accontentando al contempo anche la base più schierata di pubblico.
Gunn punta come al solito a una scaltra mescolanza di riferimenti che pescano nell'immaginario degli Anni '80. Non si tratta mai di una rivisitazione nostalgica, bensì di un citazionismo ammiccante, che cerca di dare forma alla voglia di riscatto dei protagonisti attraverso elementi iconici della sottocultura popolare. I personaggi sono degli emarginati, dei reietti persino all'interno della galassia che hanno salvato. Ecco allora che i rimandi e i continui omaggi (così diretti proprio perché fuori contesto) vengono percepiti come un patrimonio di culto generazionale esclusivo, avvicinando immediatamente lo spettatore alle dinamiche emotive dell'insolita squadra di antieroi. Non a caso il tema della famiglia, del sostegno reciproco e della comprensione sembrano essere centrali. Gunn eccede tuttavia nel voler a tutti i costi unire i personaggi nella loro diversità, con un buonismo a volte troppo melenso, che si addice poco al tono irriverente e alla caratterizzazione di alcuni personaggi. L'ironia, il gusto per l'iperbole e la contaminazione dei generi restano il punto forte della storia, anche grazie all'esperienza dell'autore nel folle mondo della Troma.
La regia riesce a fondere trovate inaspettate con un approccio ancora una volta visivamente interessante, anche grazie alla pregevole fotografia di Henry Braham. Guardiani della Galassia ha dato fin da subito la sensazione di essere un'entità separata all'interno dell'universo cinematografico Marvel. Questo secondo capitolo accentua ulteriormente il distacco, sia nel modo di raccontare le vicende che nella messa in scena. Discreta la prova del cast affiatato, arricchito dalla presenza di Kurt Russell e dai soliti immancabili camei ad effetto. Buona ancora la colonna sonora di Tyler Bates, che conferma la sua abilità nel proporre delle selezioni di brani assai riuscite.

Guardiani della Galassia Vol. 2 conferma il tocco di Gunn nel proporre un approccio diverso e originale al mondo dei cinecomic. Pur soffrendo di qualche limite nel proporre nuovi sviluppi stilistici e narrativi a formule già sfruttate, la pellicola riesce a mantenere una propria identità ben definita, che la contraddistingue come realtà ormai consolidata all'interno delle produzioni Marvel sul grande schermo.




Il nostro giudizio: Il nostro giudizio è 3

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Simone Tricarico

Pensieri sparsi di un amante della Settima Arte, che si limita a constatare come il vero Cinema sia integrale riproduzione dell’irriproducibile.

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