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Premi e conclusioni London Film Festival 2016: trionfa Certain Women di Kelly Reichardt

London Film Festival 2016 - Premi - Certain WomenSi chiude con Free Fire la 60esima edizione del London Film Festival e la giuria, composta dalla vincitrice dello scorso anno Athina Rachel Tsangari e da altri registi e sceneggiatori tra i quali Sarah Gavron (Suffragette) e Abi Morgan (Shame, The Iron Lady), ha assegnato i premi nelle quattro categorie. Vediamoli.

Vincitore nella sezione principale Official Competition è Certain Women di Kelly Reichardt. Il film è un ritratto con toni delicati di tre donne molto diverse di Livingstone, in Montana. I loro destini si toccano solo di striscio, ma tutte e tre sono alle prese con la vita solitaria e i propri sentimenti in questo angolo rurale di America. Tre performance di grande spessore di Laura Dern, Michelle Williams e la giovane rivelazione nativa-americana Lily Gladstone.
Nella sezione First Feature Competition, dedicata alle opere prime, trionfa Raw di Julia Ducournau. La giovane regista ha giocato in modo nuovo con il genere horror per creare un'allegoria della crescita e della scoperta del mondo in una favola dall’umorismo molto nero.
Starless Dreams di Mehrdad Oskouei porta a casa il premio come miglior documentario nella Documentary Competition. E' la storia di giovani donne in una prigione minorile in Iran tratteggiata inaspettatamente con humour e spirito positive. I legami affettivi che si formano in questa prigione sembrano essere migliori di ciò che le ragazze hanno lasciato indietro.
Infine il riconoscimento per la Short Film Competition va a 9 Days – From My Window in Aleppo di Issa Touma, Thomas Vroege e Floor van der Meulen. La fotografa siriana Issa Touma filma dalla sua finestra in Aleppo la guerra civile che si svolge all’esterno e in questa piccola cornice riesce a rappresentare la complessità degli eventi intorno a lei.
Il London Film Festival come ogni anno ha offerto un programma ricco di opere da tutto il mondo, con una forte presenza di film e tematiche legate alla crisi mediorientale.
Impossibile vedere tutti i 248 film, ma tra quelli visionati sono apparsi bizzarri punti in comune. È stato un festival pieno di tentacoli (The Untamed, The Handmaiden, Elle, Arrival), pieno di abusi sessuali (Elle, Brimstone, Una, Callback, What’s in The Darkness), di psicopatici sia tristi che allegri (Callback, Elle, Brimstone, The Ghoul, Wild, Free Fire, King Cobra, Nocturnal Animals) e di fantasmi sia 'veri' che figurativi (The Ornithologist, Personal Shopper, Una, Your Name, Frantz, The Ghoul, Fai bei Sogni, One Week and a Day). Ma rimane la certezza che alcuni cadaveri (The Autopsy of Jane Doe) recitano meglio di molti attori e che se ci sono altre forme di vita nell’Universo, assomigliano ai calamari (Arrival, The Untamed).
È tutto, arrivederci al prossimo London Film Festival.

Di seguito l'elenco dei premiati al 60esimo London Film Festival:

Official Competition Winner – Best Film: Certain Women, di Kelly Reichardt
First Feature Competition Winner: Julia Ducournau per Raw
Documentary Competition Winner: Starless Dreams, di Mehrdad Oskouei
Short Film Competition Winner: 9 Days – From My Window in Aleppo, di Issa Touma, Thomas Vroege and Floor van de Muelen


 

Adriana Rosati

Segnata a vita da cinemini di parrocchia e dosi massicce di popcorn, oggi come da bambina, quando si spengono le luci in sala mi preparo a viaggiare.

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