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I film verso Venezia 72: cosa bolle nel programma tra certezze, sorprese e assenze

Manca poco, quindi è tempo di nomi. La stagione cinematografica è po' più in là del giro di boa e capire quali film possano partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia 2015 è un gioco a esclusione. Da Aleksandr Sokurov a Marco Bellocchio, passando per Guillermo del Toro, sul tavolo del direttore Alberto Barbera possono essere arrivati diversi film firmati da grandi autori. Cerchiamo di fare un po' di chiarezza sui titoli papabili e su quelli che si allontanano dal Lido

Prevedere quali film saranno presentati al Festival di Cannes non è un'impresa ardua. Le motivazioni sono diverse. La Croisette richiama grandi nomi ed è molto fedele ad un gruppo di attori e registi che si alternano con regolarità per presentare le loro opere. Esempio: se i fratelli Coen hanno un film pronto, state certi che Cannes lo inserirà nel programma. Inoltre, motivazione non certo di poco conto, a partire già da fine febbraio, dopo il Mercato dei Film del Festival di Berlino, trapelano alcune indiscrezioni quasi sempre fondate.
Per quanto riguarda la Mostra del Cinema di Venezia, le indiscrezioni non hanno vita facile. Da quando la direzione è stata affidata ad Alberto Barbera non fuoriesce quasi nessun tipo di notizia attendibile fino alla conferenza stampa di presentazione (in programma quest'anno il 29 luglio prossimo). Direttore e selezionatori sono rinchiusi nel loro 'fortino', il Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, per giudicare le opere inviate, e tutte le decisioni rimangono chiuse tra queste mura.
Forse è anche meglio così. Tenere stampa e pubblico con il fiato sospeso fino all'ultimo non è una brutta strategia se si tratta del Festival di Cinema più importante al mondo, o almeno uno di quelli più autorevoli.
Per capire, dunque, qualcosa su quali film possano essere presentati alla Mostra del Cinema 2015, per soddisfare la sete di curiosità che assale voi che leggete e noi che scriviamo, è necessario effettuare un calcolo differente riguardante non solo i film ma anche i festival.
La Mostra è a settembre (dal 2 al 12 quest'anno) e il bacino da cui pesca i titoli della selezione ufficiale riguarda i film in uscita fino a Natale e poco oltre. In questo lasso di tempo gli altri festival che si possono contendere le pellicole della stagione sono il Telluride Film Festival (che si svolge dal 4 al 7 settembre), il Toronto International Film Festival (inizia il 10 settembre per terminare il 20), il New York Film Festival (dal 26 settembre al 12 ottobre) ed infine il London Film Festival (7-18 ottobre).
Per stilare una lista dei film papabili per Venezia, bisogna innanzitutto procedere per esclusione, depennando, dunque, quelli che saranno presentati agli altri festival.

Dall'Asia poche certezza ma di valore. Il prolifico Hong Sang-soo, vecchia conoscenza della Mostra, come già annunciato cercherà di aggiudicarsi il Pardo d'Oro al prossimo Festival di Locarno con Right Now, Wrong Then. La Corea dovrebbe però essere rappresentata a Venezia da Sado di Lee Joon-ik, dramma storico che era già atteso a Cannes. La pellicola cerca di scoprire le motivazioni dietro la condanna a morte del giovane Sado, principe ereditario che all'età di 27 anni per decisione del padre fu giustiziato perché considerato inadatto a governare.
Dal Giappone potrebbe arrivare una nuova produzione d'animazione per sopperire all'assenza di proposte dallo Studio Ghibli, presenza quasi fissa alla Mostra di Venezia nelle passate edizioni. The Boy and the Beast diretto da Mamoru Hosoda dovrebbe essere presentato al Lido in anteprima internazionale in quanto, come accadeva anche con i film dello Studio Ghibli, l'uscita è prevista nelle sale giapponesi a luglio. Tratta da un manga, la pellicola è ambientata a Shibuya, Tokyo, e vede al centro dell'attenzione un ragazzo che si perde nel mondo delle creature sovrannaturali bakemono (ovvero dei mutaforma), divenendo il seguace di uno di loro e prendendo il nome di Kyuta.
Sempre dalla terra del Sol Levante è atteso un habitué di Venezia, Sion Sono. La sua nuova opera si intitola The Virgin Psychics (in originale Eiga: minna! Esupa da yo!) ed è in uscita il 4 settembre in Giappone. Si tratta di una commedia che vede protagonisti ragazzi vergini o presunti tali. Il liceale Yoshiro Kamogawa si sveglia una mattina con la capacità di leggere nel pensiero. Anche Terumitsu Nagano, giovane barista, sembra avere questo potere, ma lo usa per scopi sessuali. Yosuke Enomoto, ex giocatore di basket al liceo di Yoshiro, riesce invece a teletrasportarsi, ma solo quando è nudo. Il film sarà sicuramente delirante come da tradizione Sion Sono.
Il dramma erotico In the Room di Eric Khoo pare essere pronto ad infiammare Venezia. La pellicola si articola su sei diverse storie di coppie, giapponesi, inglesi e cinesi, che si incontrano nella stessa camera d'albergo, a Singapore, in un periodo che abbraccia diversi decenni, dopo la resa degli inglesi alle truppe giapponesi nel 1942.
Da Hong Kong, infine, sembra abbastanza certo che prenderà un aereo diretto al Lido Johnnie To, che torna all'action thriller con Saam Yan Hang, la cui uscita è prevista per la fine del 2015. Durante una sparatoria tra la polizia e alcuni teppisti, uno di questi si spara, per costringere gli agenti a cessare il fuoco ed essere portato in ospedale. Qui rifiuta di essere subito soccorso in modo da guadagnare tempo per permettere ai membri della sua gang di raggiungerlo e liberarlo. Il detective incaricato di sorvegliarlo intuisce il piano del criminale, ma decide di stare al gioco così da catturare la banda una volta per tutte.

Da Hollywood e dintorni: verso NY, Toronto e Telluride. Nonostante la Mostra porti bene ad Hollywood (basti pensare agli Oscar negli ultimi due anni a Gravity e Birdman, entrambi film di apertura rispettivamente di Venezia 70 e 71), non sono pochi i titoli di un certo appeal che rischiano di non sbarcare al Lido.
Sappiamo che Robert Zemeckis aprirà il New York Film Festival con The Walk, interpretato da Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Charlotte Le Bon. Steven Spielberg potrebbe seguirlo con Bridges of Spies, scritto dai fratelli Coen, con protagonista Tom Hanks.
Adam Jones di John Wells e con Bradley Cooper, Sienna Miller, Omar Sy, Uma Thurman sembra destinato prima a Telluride e poi a Toronto. Beasts Of No Nation di Cary Fukunaga con Idris Elba avrebbe fissato la premiere a Toronto, dopo il mancato passaggio a Cannes, come Black Mass di Scott Cooper con Johnny Deep.
Il festival canadese si sarebbe assicurato anche Desierto, il debutto alla regia di Jonás Cuaron, figlio di Alfonso, Demolition di Jean-Marc Vallée, fortunato regista di Dallas Buyers Club, a cui dovrebbe essere affidata l'apertura del festival, Joy di David O. Russell con Bradley CooperJennifer LawrenceRobert De Niro e The Light Between Oceans di Derek Cianfrance con Michael Fassbender e Alicia Vikander. Conteso da Telluride e Toronto Manchester-by-the-Sea di Kenneth Lonergan, mentre per l'atteso biopic Steve Jobs di Danny Boyle, con Fassbender nei panni del fondatore della Apple, il festival canadese sarebbe in vantaggio sulla rassegna rivale.
Quasi zero speranze di vedere a Venezia The Hateful Eight di Quentin Tarantino, che probabilmente salterà il circuito dei festival, anche se alcuni mormorano di una sua possibile presenza a New York. Stesso discorso per The Revenant, la nuova pellicola di Alejandro González Iñárritu con Leonardo Di CaprioTom Hardy e Domhnall Gleeson, ancora in lavorazione.

A Venezia cosa rimane? Innanzitutto potrebbe passare per il Lido l'ultima fatica di Angelina Jolie dal titolo By the Sea. I protagonisti sono Brad Pitt e la bella regista nei panni di una coppia di sposi negli anni Settanta che, dopo un incontro con una giovane coppia, interpretata da Melanie Laurent e Melville Poupaud, durante il loro soggiorno in Francia, si ritrovano a mettere in discussione la loro relazione.
Uno dei nomi che trapela da più tempo è quello di Guillermo Del Toro. Crimson Peak, suo nuovo lavoro, è un horror con protagonisti Jessica Chastain, Tom HiddlestonMia Wasikowska e Charlie Hunnam. La sua data di uscita è il 16 ottobre, in tempo, quindi, per Venezia.
Arriverà a novembre Il viaggio di Arlo (The Good Dinosaur), produzione Pixar, diretto da Peter Sohn. Dopo il successo a Cannes di Inside Out, è verosimile che la casa di produzione animata possa pensare a un altro festival europeo per presentare il secondo film dell'anno del suo listino. La storia prevede una Terra alternativa in cui i dinosauri non si sono mai estinti.
Per quanto riguarda A Hologram for the King di Tom Tykwer con Tom Hanks, si vocifera di una premiere americana. C'è da considerare, però, che Tykwer ha una lunga 'storia d'amore' con Venezia, in quanto qui ha presentato due suoi lavori, Three e La principessa e il guerriero. Dunque non ė ancora esclusa la sua presenza nella line-up. Il nuovo film del regista tedesco racconta di un venditore disperato che attende invano un miliardario saudita. Un altro grande nome in arrivo al Lido dovrebbe essere Sean Penn con The Last Face, un dramma romantico tra operatori umanitari internazionali che vanta nel cast Javier Bardem e Charlize Theron. Il film doveva essere pronto per Cannes, ma non è riuscito ad arrivarci: il fascinoso Penn vorrebbe assicurarsi una premiere a Venezia per trovare una distribuzione internazionale alla sua pellicola.
Whit Stillman punta dritto al Lido con Love and Friendship dopo che il suo Ragazze allo sbando del 2011 fu escluso dalla selezione ufficiale. La nuova pellicola è l'adattamento di un romanzo poco noto di Jane Austen, Lady Susan, che ha come protagonista Kate Beckinsale nelle vesti di una vedova manipolatrice alla ricerca di un marito per lei e sua figlia.

Sorprese. In questo panorama di nomi noti alla Mostra, però, serve anche qualche outsider. Uno di questi dovrebbe essere Don Cheadle, che con la sua opera prima da regista potrebbe conquistare tutti. Il film si intitola Miles Ahead, un profilo cinematografico della leggenda Miles Davis, interpretato dallo stesso regista. Al suo fianco ha chiamato Ewan McGregor, Michael Stuhlbarg, Keith Stanfield ed Emayatzy Corinealdi. Cheadle ha deciso di narrare in particolare il rapporto di Davis con Frances Taylor Davis, interpretata dalla Corinealdi, e ha scelto per la colonna sonora un grande nome del jazz, Herbie Hancock.
Non si tratta proprio di un outsider, ma potrebbe comunque creare un po' di sorpresa la nuova sfida alla regia di Jodie Foster dal titolo Money Monster, un thriller finanziario con George Clooney, Jack O'ConnellJulia Roberts insieme a Dominic West e Giancarlo Esposito. Il cast suggerisce la presenza della pellicola in un festival di prima fascia e se si considera l'amore di Clooney per il Lido, la presenza di Money Monster dovrebbe essere molto probabile. C'è solo un dubbio a riguardo di questo film. IMDB.com scrive che la data di uscita è fissata per il 31 marzo 2016 in Germania. Ciò avvalora la tesi per cui la presentazione a Venezia potrebbe davvero essere una bella sorpresa.

Ritorni. Non è una certamente una sorpresa ma una conferma a Venezia David Gordon Green, che quest'anno potrebbe portare al Lido il terzo film in tre anni dopo Joe e Manglehorn. Il titolo è abbastanza esplicativo, Our Brand Is Crisis. La pellicola è il rifacimento di un documentario del 2005 sui consulenti politici USA che lavoravano alle elezioni presidenziali boliviane. E' interpretata da Sandra Bullock, Scoot McNairy, Billy Bob Thornton, Zoe KazanAnthony Mackie ed è prodotta da George Clooney.
Un altro figlioccio di Venezia è la talentuosa Kelly Reichardt, già protagonista al Lido con The Meek's Cutoff e Night Moves. Il titolo del nuovo lavoro ancora non c'è, ma è certo il cast composto da Kristen Stewart, Laura Dern, Michelle Williams, Rosanna Arquette e Jared Harris. Il film prende spunto da una serie di racconti di Maile Meloy.
A Venezia potrebbe tornare anche Paul Verhoeven (dopo il controverso Black Book nel 2006), al momento al lavoro in post-produzione per Elle, interpretato da Isabelle Huppert. Il regista ha diretto un thriller in cui una donna gioca a fare la vittima di un uomo che però si scopre essere lui stesso soggetto a molestie da parte della donna. Anche se c'è il rischio che il film non possa essere pronto in tempo per settembre, molti scommettono sulla sua inclusione nel programma.

Forse sì, forse no. Nel capitolo degli 'abbastanza certi' potrebbe entrare Sunset Song di Terence Davies. Un adattamento di un romanzo scozzese in cui una giovane donna, figlia di un contadino, diviene maggiorenne a cavallo del secolo. Davies ha fatto spesso scelte di casting non convenzionali: non deve sorprendere quindi che abbia scelto nel ruolo della protagonista la top model Agyness Deyn affiancandola per lo più a sconosciuti e al nome noto di Peter Mullan. La pellicola doveva già essere pronta nel 2014, per poi giungere a Cannes. Venezia dovrebbe essere la vetrina prescelta.
Nell'attesa di capire quale nuovo progetto porterà alla Mostra James Franco, come aveva promesso l'anno scorso in occasione della presentazione di L'urlo e il furore, molti aspettano di poter vedere al Lido il nuovo film di Warren Beatty che, dopo anni di silenzio, torna con una pellicola che dovrebbe riguardare la relazione che il grande Howard Hughes intesse negli ultimi anni di vita con una giovane donna. Oltre allo stesso Beatty, i protagonisti sono Alden Ehrenreich, Lily Collins, Matthew Broderick, Annette Bening e Taissa Farmiga. Si può ipotizzare che il film sarà presente a Venezia in quanto la Mostra tributò a Beatty il Leone d'oro alla carriera nel 1998 e in quell'occasione il suo film Bulworth - Il senatore fu inserito in Concorso.
Un progetto di cui non si sa davvero nulla e che potrebbe approdare al Lido con molto stupore è il nuovo film di Terrence Malick. Dopo il passaggio all'ultima Berlinale di Knight of Cups, si può presumere che la nuova pellicola del texano possa essere presentata nel 2016. Ma con Terrence nulla è scontato ed è possibile che la sua nuova opera passi prima a Venezia. Si parla di un film incentrato su due triangoli sentimentali sullo sfondo della scena musicale di Austin. Gli interpreti sono Christian Bale, Cate Blanchett, Natalie Portman, Rooney Mara, Michael Fassbender e Ryan Gosling.

L'Europa si difende e l'Italia cala i suoi assi. E' quasi certa la presenza a Venezia 72 del Leone d'Oro Aleksandr Sokurov che, dopo aver snobbato Cannes per due anni di fila, con il nuovo film The Louvre Under German Occupation sembra essere finalmente pronto per Venezia.
Allo stesso modo L'ultima leggenda di Stephen Frears ha già un piede al Lido. La pellicola è stata scritta da John Hodge, lo stesso di Trainspotting. Per vestire i panni del grande truffatore Lance Armstrong è stato scelto Ben Foster, mentre Chris O'Dowd interpreta il giornalista che ostinatamente cerca di svelare il suo inganno. Il film è stato incastrato in una lunghissima post-produzione e infatti doveva essere già presentato a Cannes.
Buone chance anche per High-Rise di Ben Wheatley, adattamento del libro di J.G. Ballard Il condominio che doveva arrivare a Cannes, ma problemi di post-produzione ne hanno ritardato l'uscita. I protagonisti sono Tom HiddlestonJeremy Irons e Sienna Miller. Visto che la produzione è inglese, è plausibile la scelta di un festival europeo come Venezia piuttosto che americano.
Direzione Lido per The Commune, film che segna il ritorno in Danimarca di Thomas Vinterberg dopo l'esperienza di Via dalla pazza folla. Il nuovo lavoro del regista danese è un film divertente in cui il dolore di un divorzio si sostituisce alla voglia di cambiamento.
La pattuglia italiana, infine, alla Mostra 2015 è ormai definita. L'attesa di Piero Messina mira a ottenere il successo un po' a sorpresa che ebbe l'anno scorso Anime nere di Francesco Munzi. La storia di Messina riguarda Anna e Jeanne, isolate in una villa dell’entroterra siciliano, in attesa dell'arrivo di Giuseppe, figlio della prima e fidanzato della seconda. La loro attesa si trasforma in un misterioso atto di amore e di volontà. Il cast annovera Juliette Binoche, Lou de Laâge e Giorgio Colangeli. Il film uscirà in autunno distribuito da Medusa Film ed è una coproduzione Italia-Francia. C'è poi un altro nome italiano dato per sicuro alla Mostra: quello del Leone d'oro Marco Bellocchio, che presenterà Sangue del mio sangue. A Luca Guadagnino sarebbero state aperte le porte del concorso dopo una prima partecipazione nella sezione Orizzonti con Io sono l'amore del 2009 e una presenza tra i giurati. Il suo A Bigger Splash è un thriller sexy. Tilda Swinton è una regista che insieme al marito rock-star Matthias Schoenaerts ricevono in casa loro una vecchia fiamma della donna e sua figlia, rispettivamente Ralph Fiennes e Dakota Johnson. Si dice che lo stile di ripresa sia sontuoso, quasi operistico. C'è da scommetterci conoscendo Guadagnino.

Insomma non resta che attendere le decisioni di Barbera & Co. in grado di confermare o smentire questa folta ed entusiasmante lista di titoli e nomi.


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

1 commento

  • Giulio Lessaro
    Giulio Lessaro Martedì, 14 Luglio 2015 18:48 Link al commento Rapporto

    Datemi Crimson Peak e Johnnie To e sarò l'uomo più felice della Terra alla prossima Mostra!

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