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Programma Festa del Cinema di Roma 2016: "Tutto il cinema per tutti"

Festa del Cinema di Roma 2016 - Programma - FilmPresentata la selezione ufficiale dell’undicesima edizione della rassegna capitolina. 45 tra film e documentari, 4 eventi speciali, 14 incontri con registi, attori, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, 3 retrospettive e 10 omaggi. Un solo obiettivo: offrire al pubblico un cinema per tutti i palati

Per la sua undicesima edizione la Festa del Cinema di Roma rispolvera uno dei mantra che Gian Luigi Rondi non si stancava mai di ripetere quando era a capo della rassegna nelle vesti di presidente tra il 2008 e il 2012: “Tutto il cinema per tutti”. Con questa formula Piera Detassis – che come Rondi ha preso le redini della manifestazione nel ruolo di Presidente della Fondazione Cinema per Roma, incarico assunto nel 2015 – ha voluto ricordare il critico recentemente scomparso ma soprattutto sottolineare le linee programmatiche dell’edizione 2016 della kermesse capitolina.

Antonio Monda45 tra film e documentari, 4 eventi speciali, 14 incontri con registi, attori, personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, 3 retrospettive e 10 omaggi. I numeri della Festa del Cinema di Roma parlano di un evento molto articolato nelle sue ramificazioni (non solo filmiche, ma anche territoriali con alcune proiezioni previste nel carcere di Rebibbia e a Trinità dei Monti nel tentativo di coinvolgere vari contesti della città). Una rassegna che vuole avere un’anima metropolitana puntando a soddisfare diverse fasce di pubblico, con un’offerta che coniughi “varietà e qualità” (come ha spiegato Antonio Monda, direttore artistico della rassegna, durante la presentazione del programma), un po’ Sundance Film Festival e un po’ Festival di Toronto, i due modelli a cui Roma sembra sempre di più ispirarsi (non è un caso che su 45 titoli selezionati da Monda e dai suoi collaboratori, 23 provengano da questi due festival…). Nulla di male se non fosse per un certo squilibrio nella ricerca di questa difficile alchimia: la sensazione di una composizione del programma che privilegia molte personalità già note, anche tra gli omaggi e gli incontri ravvicinati, con alcune cinematografie dominanti, come quella americana, inglese, francese e italiana, il tutto a discapito di un vero lavoro di scouting che non si adagi sulle certezze (o peggio ancora su quello che ha da offrire il catalogo della distribuzione italiana in prossimità delle uscite in sala), in uno sforzo che dovrebbe essere, almeno in parte, uno degli obiettivi di un evento che vuole avvicinare le persone alla magia della settima arte.

Tom HanksÈ pur vero che Roma deve avere una vocazione popolare (che alcuni confondono con populista), però francamente non capiamo iniziative come la retrospettiva su Tom Hanks (a lui andrà il premio alla carriera), di cui ci sfugge l’utilità se pensiamo che i film di cui è protagonista godono già di ampissimo risalto nelle sale, in tv e in home video. Visto che la Festa non è un festival e, come ci ripetono da due anni, non ha l’assillo del red carpet, delle anteprime mondiali, del Concorso, dei divi, dei premi, delle giurie, ecc…, il bacino di film da cui pescare è immenso e Roma potrebbe trasformarsi in un appuntamento del meglio del cinema mondiale, a patto di saper intercettare i film anche lontano da sentieri già battuti. Ma queste sono riflessioni su cui ci soffermeremo con più calma il giorno dopo la chiusura del festival, quando lo schermo avrò dato i suoi responsi.

SnowdenPer ora segnaliamo la presenza di un buon numero di titoli che meriterebbero - almeno sulla carta - una gita all’Auditorium di Renzo Piano (che anche quest’anno ospiterà la Festa), nel mare dell’abbondanza di un cartellone in cui è difficile trovare una rotta che ci guidi: Into the Inferno di Werner Herzog, Florence Foster Jenkis di Stephen Frears, Afterimage di Andrej Wajda, Sword Master 3D di Derek Yee (in anteprima mondiale, uno dei film più attesi in Cina tra le uscite del periodo che anticipa il Capodanno), The Secret Scripture di Jim Sheridan, Snowden di Oliver Stone, True Crimes di Alexandros Avranas (il regista di Miss Violence, premiato alla Mostra di Venezia), Hell or High Water di David Mackenzie, La Tortue Rouge di Michael Dudok de Wit (il nuovo film prodotto dallo Studio Ghibli), Captain Fantastic di Matt Ross (vincitore del premio per la miglior regia a Cannes nella sezione Un Certain Regard) e Birth of a Nation di Nate Parker (vincitore Premio del pubblico e Gran Premio della Giuria al Sundance).
Appuntamento su queste pagine al 13 ottobre, giorno in cui la Festa prenderà il via.

Di seguito il programma completo dei film della Festa del Cinema di Roma 2016:

Selezione ufficiale

7 MINUTI, di Michele Placido (Italia)
7.19AM, di Jorge Michael Grau (Messico)
THE ACCOUNTANT, di Gavin O'Connor (Stati Uniti, Canada)
THE BIRTH OF A NATION, di Nate Parker (Stati Uniti)
LA CAJA VACÍA, di Claudia Sainte-Luce (Francia, Messico)
DENIAL, di Mick Jackson (Stati Uniti, Regno Unito)
THE EAGLE HUNTRESS, di Otto Bell (Regno Unito, Mongolia, Stati Uniti)
LA FILLE DE BREST, di Emmanuelle Bercot (Francia)
AL FINAL DEL TÚNEL, di Rodrigo Grande (Argentina, Spagna)
FLORENCE FOSTER JENKINS, di Stephen Frears (Regno Unito)
FRITZ LANG, di Gordian Maugg (Germania)
GOLDSTONE, di Ivan Sen (Australia)
THE HOLLARS, di John Krasinski (Stati Uniti)
INTO THE INFERNO, di Werner Herzog (Regno Unito, Austria)
IRRÉPROCHABLE, di Sébastien Marnier (Francia)
JAVDANEGI, di Mehdi Fard Ghaderi (Iran)
THE LAST LAUGH, di Ferne Pearlstein (Stati Uniti)
LION,di Garth Davis (Australia, Regno Unito, Stati Uniti)
MANCHESTER BY THE SEA, di Kenneth Lonergan (Stati Uniti)
MARIA PER ROMA, di Karen Di Porto (Italia)
MEDINAT HAGAMADIM, di Yaniv Berman (Israele, Palestina)
MOONLIGHT, di Barry Jenkins (Stati Uniti)
LA MUJER DEL ANIMAL, di Victor Gaviria (Colombia)
NAGAI IIWAKE, di Miwa Nishikawa (Giappone)
NAPOLI '44, di Francesco Patierno (Italia)
NOCES, di Stephan Streker (Belgio, Francia, Lussemburgo, Pakistan)
POWIDOKI, di Andrzej Wajda (Polonia)
RICHARD LINKLATER: DREAM IS DESTINY, di Louis Black, Karen Bernstein (Stati Uniti)
THE ROLLING STONES OLÉ OLÉ OLÉ!: A TRIP ACROSS LATIN AMERICA, di Paul Dugdale (Regno Unito)
SAN SHAO YE DE JIAN, di Tung-Shing 'Derek' Yee (Hong Kong, China)
THE SECRET SCRIPTURE, di Jim Sheridan (Irlanda)
SNOWDEN, di Oliver Stone (Stati Uniti, Germania)
SOLE CUORE AMORE, di Daniele Vicari (Italia)
TODO LO DEMÁS, di Natalia Almada (Messico, Stati Uniti)
TRAMPS, di Adam Leon (Stati Uniti)
LA ÚLTIMA TARDE, di Joel Calero (Perù, Colombia)
UNA, di Benedict Andrews (Regno Unito)

Tutti ne parlano

BUSANHAENG, di Yeon Sang-ho (Corea del Sud)
GENIUS, di Michael Grandage (Regno Unito, Stati Uniti)
HELL OR HIGH WATER, di David Mackenzie (Stati Uniti)
LA TORTUE ROUGE, di Michael Dudok de Wit (Francia, Giappone, Belgio)

In collaborazione con Alice nella Città

CAPTAIN FANTASTIC, di Matt Ross (Stati Uniti)
LOUISE EN HIVER, di Jean-François Laguionie (Francia, Canada)
SING STREET, di John Carney (Irlanda, Regno Unito, Stati Uniti)

Incontri ravvicinati

Omaggi

Retrospettive

I film della nostra vita

Riflessi

Altri eventi


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