Scott Pilgrim vs. the World
- Scritto da Francesco Siciliano
- Pubblicato in Film in sala
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Toronto, oggi. Scott Pilgrim è un ventenne come tanti. Non ha un lavoro, vive con un amico in un monolocale fatiscente, suona il basso in una rock band, è fidanzato con una liceale di origini asiatiche più giovane di lui. La sua vita prende una svolta inaspettata il giorno in cui incrocia lo sguardo di Ramona, una newyorkese sui generis dal fascino magnetico, di cui si innamora perdutamente. Dal quel momento Scott cerca in tutti i modi di conquistare il cuore di Ramona, ma quando decide di iniziare ad uscire con lei si ritrova di fronte ad una serie di ostacoli, primo fra tutti la spietata confraternita dei suoi ex fidanzati che controlla la vita sentimentale della ragazza e che è pronta ad eliminare qualsiasi nuovo pretendente. Scott scopre che, per stringere una relazione con Ramona, deve affrontare sette ragazzi del suo passato e sconfiggerli in una successione di duelli mortali.
Tratto dall’omonima graphic novel di culto di Bryan Lee O’Malley, Scott Pilgrim vs. the World ricrea la chimica delle commedie sentimentali del cinema americano con un magico tocco di (auto)ironia maschile e di romanticismo smaliziato. Autore del piccolo miracolo è l’inglese Edgar Wright (al suo attivo L’alba dei morti dementi e Hot Fuzz), ex regista televisivo che utilizza i trucchi del mestiere con un’intelligenza, una sensibilità ed una grazia del tutto adeguate alla materia. Sfruttando al massimo due protagonisti più buffi che belli e gli sfondi di un’insolita Toronto che mostra i
l suo volto tra magazzini, negozi di seconda mano e coffee shop, Wright riformula le canoniche rappresentazioni della love story per ritrarre le emozioni di giovani personaggi attraverso l’iconografia dei manga e dei videogame (geniali le scene degli scontri tra Scott e gli ex di Ramona, che ricalcano tempi e modi videulico-fumettistici) e con il surplus di un montaggio frammentario e nervoso. Nulla di veramente nuovo, sia chiaro, però l’insieme funziona perché la regia non manca mai di levità ed i due giovani interpreti principali (Michael Cera e Mary Elizabeth Winstead) hanno un’intesa notevole. A riprova che le storie d’amore sono sempre le stesse, ma si possono raccontare in modi diversi. Wright prova a dimostrarlo con sentimento e brio e con una raffica di trovate visive e di racconto.
Attori di livello, narrazione ammiccante, ottima musica: gradevole dissertazione sui battiti del cuore di una gioventù senza freni, meno banale e più spiritosa delle tante sui tiramolla sentimentali, il film ha il pregio di possedere un suo stile e di non essere omologato sul gusto corrente.
Tratto dall’omonima graphic novel di culto di Bryan Lee O’Malley, Scott Pilgrim vs. the World ricrea la chimica delle commedie sentimentali del cinema americano con un magico tocco di (auto)ironia maschile e di romanticismo smaliziato. Autore del piccolo miracolo è l’inglese Edgar Wright (al suo attivo L’alba dei morti dementi e Hot Fuzz), ex regista televisivo che utilizza i trucchi del mestiere con un’intelligenza, una sensibilità ed una grazia del tutto adeguate alla materia. Sfruttando al massimo due protagonisti più buffi che belli e gli sfondi di un’insolita Toronto che mostra i

Attori di livello, narrazione ammiccante, ottima musica: gradevole dissertazione sui battiti del cuore di una gioventù senza freni, meno banale e più spiritosa delle tante sui tiramolla sentimentali, il film ha il pregio di possedere un suo stile e di non essere omologato sul gusto corrente.
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