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Il ventaglio segreto

La locandina de Il ventaglio segretoDittico di storie di legami al femminile, ambientate nella Cina di ieri e di oggi, nel segno della tradizione del laotong, un vincolo affettivo che unisce due donne per l’eternità. Ispirandosi ad un best-seller di Lisa Lee, Wayne Wang intreccia epoche e generazioni diverse per il ritratto di un universo femminile che trova nell’amicizia la sua forza   
A Hunan, remota contea nella Cina dell’Ottocento, due bambine di sette anni, Fiore di Neve e Lily, intrecciano i loro destini il giorno in cui subiscono insieme la fasciatura dei piedi, un’antica usanza praticata per rendere più desiderabili le donne agli occhi degli uomini prima di venire promesse in spose già in tenera età. Un’esperienza dolorosa, ma da quel momento Fiore di Neve e Lily stringono un legame speciale noto con il nome di laotong, un vincolo affettivo che le unisce per sempre. Dopo essersi sposate, le due iniziano a scambiarsi lettere scritte in un codice linguistico segreto e tracciate a pennello sui ventagli, nel tentativo di condividere sogni e desideri e di sfuggire così allo stato di isolamento a cui erano condannate tutte le donne dell’epoca. Secoli dopo, in una Shanghai che rincorre la modernità ed il benessere, Nina e Sophia cercano di tenere in vita una preziosa amicizia tra mille difficoltà sentimentali, lavorative ed esistenziali, recuperando la bussola dei loro rapporti attraverso le vicende del passato celate tra le pieghe di un ventaglio bianco appartenuto proprio a Fiore di Neve e Lily ed ora in loro possesso…

Tratto da un best-seller di Lisa Lee, Il ventaglio segreto segna il ritorno di Wayne Wang ad un tipo di cinema stretto attorno a figure femminili (basti pensare a Il circolo della fortuna e della felicità, il primo film americano del regista hongkonghese, uscito nel 1993). Un ritorno che gli permette di architettare con cura psicologica i caratteri di quattro donne appartenenti a due epoche e generazioni diverse in quello che appare come il ritratto di un universo femminile che trova nell’amicizia la forza per affrontare i problemi della vita.
Il film sembra condotto su due registri: quello descrittivo e narrativo, che dà corpo al rapporto intimo tra due donne del passato ed altrettante del presente nel quadro di una realtà storica e sociale prettamente cinese, e quello simbolico, che tenta di rappresentare una fragile aggregazione affettiva femminile contro una civiltà, ieri come oggi, in cui la prevalenza maschile ed i valori del denaro hanno fatto il loro tempo. Tuttavia, ridurre il film ad un messaggio femminista significa fargli un torto, perché Il ventaglio segreto è una pellicola che parla anche di temi comuni a tutti, su tutti la centralità degli affetti nella vita quotidiana.  
Una scena del filmLa prima parte, minuziosa descrizione di come Fiore di Neve e Lily si conoscano, è ricca di annotazioni gustose e sottili, ma si prolunga oltre misura. Nella seconda parte, poi, le figure di Nina e Sophia non riescono a configurarsi drammaticamente ed i vari spostamenti di personalità (ambedue i personaggi sono un doppio speculare di quelli di Fiore di Neve e Lily, tant’è che ad interpretarli tutti e quattro sono due sole attrici, le dive del cinema asiatico Li Bingbing e Gianna Jun), che dovrebbero avere in esse il principale catalizzatore, sono risolti attraverso sequenze di un surrealismo figurativamente dozzinale, sequenze nelle quali si smarriscono le intenzioni di indagine psicologica del film.
Ritroviamo ne Il ventaglio segreto la bravura narrativa di Wang, il suo stile scorrevole, la sua capacità di aggregare al racconto i motivi più secondari. C’è però questa volta uno scarto fra svolgimento e forma: quanto il primo è circostanziato e motivato, tanto la seconda si sovrappone prepotentemente, tentando di fare approdare il minuzioso realismo dei fatti a momenti poetici e visionari che sono troppo tributari del cinema hollywoodiano. Un ‘cortocircuito’ che porta il film ad alludere più che ad instillare una riflessione nello spettatore, a provocare emozioni a comando nascondendosi dietro belle immagini.

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