Recensioni film in sala

Ti trovi qui:HomeCinema e dintorniIn sala1921 – Il mistero di Rookford

1921 – Il mistero di Rookford

La locandina di 1921 - Il mistero di RookfordPresenze spaventevoli infestano un collegio nella campagna inglese. Fantasmi, eventi che sfidano ogni logica, scenari gotici: tutto il repertorio dell’horror psicologico per un film sul dualismo tra razionalità e superstizione. Protagonista Rebecca Hall

Inghilterra, 1921. Florence, una giovane donna metodica ed estremamente razionale, tormentata dalla morte del fidanzato, persegue un solo obiettivo nella sua vita: lottare con tutta se stessa contro lo spiritismo imperante della società inglese postbellica. Il suo lavoro consiste nel dare una spiegazione logica ad eventi che sembrano frutto di qualcosa di soprannaturale. Un giorno Florence viene ingaggiata per indagare sulle presunte apparizioni del fantasma di un bambino a Rookford, un convitto situato in una zona sperduta di campagna. Mentre cerca di raccogliere prove scientifiche per smentire l’esistenza di qualsivoglia fenomeno paranormale tra le mura del collegio, Florence capisce ben presto di trovarsi di fronte ad un caso diverso dagli altri. Le convinzioni della donna iniziano a vacillare a causa del verificarsi di una serie di eventi che sembrano non avere una spiegazione logica…

Film di paura, girato senza effetti speciali iperbolici né sangue a fiotti da Nick Murphy (regista molto attivo in ambito televisivo), 1921 – Il mistero di Rookford è una variazione su The Orphanage di Juan Antonio Bajona ed i lungometraggi che ne sono derivati negli ultimi anni. Come già in passato, la struttura del racconto di fantasmi, derivativa della grande tradizione dell’horror intimista inglese, serve da occasione per l’indagine psicologica, Una immagine del filmper viaggiare dentro i sentimenti e la mente di un personaggio (la protagonista Florence, interpretata da Rebecca Hall) con un passato traumatico alle spalle. Segno di una ritrovata fiducia nei mezzi del vero cinema, che non sono, come oggigiorno spesso si crede, solo fantasia sbrigliata ed artefatti speciali.
Murphy recupera con abilità certe atmosfere del filone gotico. Rispettando le regole del gioco, mette al bando fantasmagorie visive ad effetto ed anche quelle sottolineature trash tipiche di tanti film d’oggi. La sceneggiatura del film funziona e sembra tagliata su misura per la Hall, decisa a mostrate doti di grande attrice. Si può apprezzare la sobrietà della messa in scena ed essere grati al regista per la parsimonia negli effetti speciali , ma il film – sia chiaro – è un prodotto di puro intrattenimento che non va oltre la superficie del genere.
Nonostante alcune lungaggini che attenuano la tensione e rallentano l’azione, Murphy segue le regole canoniche e rende così espliciti pregi e limiti della sua operazione. In tempi in cui i generi languono, gli amatori dell’horror psicologico non possono però che riconoscergli più meriti che demeriti.

Vai alla scheda del film




Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.