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Far East Film Festival 2023 - Il programma

Dal 21 al 29 aprile a Udine la venticinquesima edizione del Far East Film Festival. Un viaggio lungo 78 film nel cinema dell’Estremo Oriente e del Sud-est asiatico, con tante anteprime e una ricca retrospettiva sulla produzione degli anni Ottanta e Novanta. Gelso d’oro alla carriera all’attrice giapponese Chieko Baisho.  

Una leggenda del cinema giapponese come l’attrice Chieko Baisho, il maestro hongkonghese dell’action Johnnie To, l’innovatore regista sudcoreano Jang Sun-woo. Sono soltanto alcuni degli ospiti attesi a Udine dal 21 al 29 aprile per il Far East Film Festival che quest’anno festeggia un traguardo importante: la venticinquesima edizione. Il programma è composto da ben 78 film provenienti da un po’ tutti i Paesi dell’Estremo Oriente. Le cinematografie più rappresentate quelle di Giappone e Hong Kong, a seguire quelle di Corea del Sud, Taiwan, Cina, Filippine, Indonesia, Malesia, Mongolia, Thailandia, Singapore. Un viaggio immersivo in storie di ogni genere, nella magia del cinema asiatico che ha conquistato sempre più l’attenzione degli spettatori anche in Italia con il contributo importante del Far East Film Festival in un quarto di secolo.

Il concorso. Come sempre sarà il pubblico a stabilire i tre film che saliranno sul podio del festival, scegliendo tra i 42 in competizione. Dal film scelto per l’opening night, Ajoomma di He Shuming incentrato su una signora singaporiana di mezz’età che sogna di raggiungere la Corea del Sud perché adora i k-drama, a quello di chiusura: Full River Red del maestro cinese Zhang Yimou, film in costume ambientato nel XII secolo. Tra i lungometraggi in concorso anche A Guilty of Conscience di Jack Ng, dramma giudiziario che ha fatto segnare il record di incassi a Hong Kong, e gli ultimi due film con Tony Leung Chiu-wai. Il leggendario attore hongkonghese che alla prossima Mostra del cinema di Venezia riceverà il Leone d’Oro alla carriera, è il protagonista del crime thriller Where the Wind Blows diretto da Philip Yung e della spy story Hidden Blade con regia di Cheng Er. Per il Giappone da segnalare il drama storico The Legend & Butterfly di Keishi Otomo e il road movie Techno Brothers di Hirobumi Watanabe al quale il Feff nell’edizione del 2020, tutta online causa pandemia, aveva dedicato un focus speciale. Mentre per la Corea del Sud l’horror The Other Child di Kim Jin-young e il thriller di spionaggio Phantom diretto da Lee Hae-young.

Chieko Baisho. La sua filmografia è lunga chilometri, inizia negli anni Sessanta e prosegue ancora oggi con grandi interpretazioni come quella in Plan 75 di Chie Hayakawa già presentato in anteprima al Festival di Cannes e inserito nel programma del Feff prima dell’uscita nelle sale italiane prevista per maggio. Nel film Chieko Baisho, classe 1941, interpreta un’anziana che cerca di tirare avanti in un Giappone dove un piano governativo mira ad arginare quella che ormai è diventata un’emergenza nazionale, l’invecchiamento della popolazione. L’attrice giapponese, anche cantante amatissima in patria, riceverà il Gelso d’Oro alla carriera e sarà omaggiata con la proiezione di altri due suoi lavori: il primissimo Tora-san che fa parte di una lunga serie di film iniziata alla fine degli anni Sessanta e il dramma familiare Where Spring Comes Late, del 1970. Entrambi portano la firma del grande regista Yoji Yamada. Un giusto riconoscimento per una straordinaria artista attiva anche doppiatrice nel mondo dell’animazione, dalla serie cult Mobile Suit Gundam a Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki nel quale presta la voce al personaggio principale.

Masterclass e retrospettiva. Tra le novità di questa edizione quattro masterclass con quattro grandi personalità del cinema asiatico. A cominciare da Johnnie To ancora una volta a Udine per festeggiare l’importante anniversario del festival che gli dedica un focus con tre titoli della sua ricca filmografia: Life Without Principle, Office e Sparrow. Altro grande amico del Feff è il giapponese Ryuichi Hiroki che oltre a presentare in concorso il nuovo film Phases of the Moon sarà omaggiato con 800 Two-Lap Runners, trent’anni fa punto di svolta della sua carriera dopo gli esordi con i pinku eiga, e il recente You’ve Got a Friend. Protagonisti delle altre masterclass Po Chih Leong di cui saranno proposti tre film di metà degli anni Ottanta (Hong Kong 1941, The Island e Ping Pong) e Jang Sun-woo, anticipatore negli anni Novanta della nouvelle vague coreana che esploderà a cavallo del nuovo millennio. Anche nel suo caso prevista la proiezione di tre lungometraggi: Road to the Racetrack, To You From Me e Lies. Lo sguardo al passato si completa con una la corposa retrospettiva sugli anni Ottanta e Novanta, quel periodo che ha preceduto la nascita del Far East Film Festival. Una selezione molto interessante tra film noti agli appassionati come i capolavori Dust in the Wind di Hou Hsiao-hsien e Cure di Kiyoshi Kurosawa e titoli meno conosciuti da (ri)scoprire.


Sito del festival: fareastfilm.com

 

 

Fabio Canessa

Viaggio continuamente nel tempo e nello spazio per placare un'irresistibile sete di film.  Con la voglia di raccontare qualche tappa di questo dolce naufragar nel mare della settima arte.

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