Café. Waiting. Love - Recensione (Far East Film Festival 2015)
- Scritto da Davide Parpinel
- Pubblicato in Asia
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L'amore è una questione di coincidenze. Questo è il dogma con cui Giddens Ko, il talentuoso sceneggiatore taiwanese, conoscitore delle più intime pieghe del processo di innamoramento come dimostrato in You Are the Apple of My Eye da lui diretto. In Café. Waiting. Love, Giddens Ko alla scrittura e Chiang Jin-lin alla regia si sono uniti per narrare la storia d'amore di Siying (Vivian Sung) e A-Tuo (Bruce Lu-Si Bu).
I due sono giovani studenti che coltivano il reciproco amore seguendo direttrici differenti. Il ragazzo, capo della confraternita delle Teste di Ferro, è molto sfortunato in amore e nel gioco, infatti dopo aver perso alcune scommesse con i clan universitari rivali è costretto a indossare un bikini e a tenere un cavolo al guinzaglio. Ciò rende A-Tuo buffo, sopra le righe. Fondamentalmente è un buono che crede ciecamente nella promessa fattagli dallo zio, sotto forma di angelo, dopo la morte: troverà l'amore con la ragazza che farà apparire dietro la sua nuca delle salsicce fumanti. Questa è appunto Siying che, però, si è innamorata dell'angelico Zeyu. Lei è una sognatrice, determinata e convinta delle sue azioni, ma non è in grado di capire quelle coincidenze che la conducono verso A-Tuo.
Attorno alla coppia di giovani gravitano altri personaggi surreali e 'improponibili', come la mascolina Abusi (Megan Lai), ex ragazza di A-Tuo, ora lesbica, alla perenne ricerca della miscela di caffè adatta a sollevare l'animo della depressa proprietaria della caffetteria, il cui nome è appunto Café. Waiting. Love, in cui Abusi e Siying lavorano.
La pellicola taiwawese, quindi, si presenta come una commedia giovanile, inquadrata su un susseguirsi di scene comiche e paradossali, sostenute soprattutto dalla caratterizzazione comica da manga di Siying e A-Tuo, lungo cui si spiega la potenza dell'amore. Questo, infatti, non è il solo collante tra i due protagonisti, ma è l'interprete principale che investe e circonda ogni personaggio del film e rende l'atmosfera colorata, fantasiosa e sognatrice.
Café. Waiting. Love finisce qui.
Nel film è presente un omaggio al cinema taiwanese di genere gangster degli anni Settanta che rivive anche nel volto di Lee Lou, ex attore di quegli anni, che nella pellicola di Chiang interpreta lo zio di A-Tuo, un boss locale vestito con pantaloni a zampa d'elefante e camicie a fiori. Il film, inoltre, propone anche la visione di una Taiwan giovanile e dinamica, affezionata in maniera quasi ossessiva al gusto del caffè e più in generale ai miti occidentali, che vuole vivere e conoscere, come dimostra la volontà di viaggiare del ragazzo protagonista. Questi elementi narrativi sono, però, solo il contorno del grande tema sentimentale che inquadra una pellicola con notevoli spunti comici e che sembra strizzare l'occhio a un pubblico taiwanese ormai assopito da commedie e narrazioni superficiali.
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Davide Parpinel
Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.