Dan Aykroyd parla ancora di Ghostbuster 3
- Scritto da Guido Muzi
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Sembra che parlare di Ghostbuster 3 sia diventata l'attività del momento. Tutti ne parlano, ma nessuno fa veramente qualcosa. E dire che i presupposti e la buona volontà ci sono da parte di molti. Prendete Dan Aykroyd, che non perde occasione per mantenere alto l'hype dei fan. Nell'ultima intervista ad Esquire il dott. Raymond 'Ray' Stantz ha rivelato che "io e Ivan (Reitman, il regista dei film, ndr.) abbiamo lavorato su ogni singola bozza del progetto negli ultimi 3 anni, ed ora abbiamo una storia ed una bozza che sembra piacere a tutti e invogliarli a realizzare il terzo film. A questo punto, mi sento di dire che siamo più vicini che mai all'inizio!". E fino a qui dovremmo essere tutti contenti: finalmente sembra muoversi qualcosa più di poche chiacchiere al vento.
Ma come al solito, vengono fatti i conti senza Bill Murray, che da tempo sta facendo capire di non essere così convinto del progetto. Vuoi per la storia, vuoi per il cachet richiesto, ma un Ghostbuster senza il dott. Peter Venkman non si può proprio vedere.
Aykroyd ha aggiunto: "Non sono sicuro Bill possa firmare, due anni fa ci disse: 'non voglio essere coinvolto'. Credo avesse qualche accordo con la casa di produzione per cui dopo la terza o quarta offerta rifiutata, non avrebbe più fatto parte del franchise. Noi nel mentre ci siamo mossi, ma ci sarà sempre un posto per lui. E' sempre lì, può sempre tornare con noi e ricostruirsi uno spazio all'interno. Sta al suo legale e alla casa di produzione far si che accada, ma creativamente è sempre qui con noi".
Aykroyd ha aggiunto: "Non sono sicuro Bill possa firmare, due anni fa ci disse: 'non voglio essere coinvolto'. Credo avesse qualche accordo con la casa di produzione per cui dopo la terza o quarta offerta rifiutata, non avrebbe più fatto parte del franchise. Noi nel mentre ci siamo mossi, ma ci sarà sempre un posto per lui. E' sempre lì, può sempre tornare con noi e ricostruirsi uno spazio all'interno. Sta al suo legale e alla casa di produzione far si che accada, ma creativamente è sempre qui con noi".
E quando cita la casa di produzione, lo fa chiaramente per far muovere le cose: "Non possiamo aspettare per sempre. E' tempo di dirlo alla casa di produzione e lo dico pubblicamente, è ora di sedersi e fare questo film, o perderete i protagonisti principali e con noi non sarà più possibile farlo, perché abbiamo dei diritti, ed il momento per fare questo film è ora".
Ci piace la fermezza del vecchio Dan, noi vi si aspetta eh!