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Turbo - Recensione

Velocità e voglia di mettersi in gioco senza timori, puntando anche a sfidare uno dei piloti più forti in assoluto: debutto alla regia del famoso sceneggiatore della DreamWorks, David Soren, con un film animato che tutto sommato diverte e coinvolge

Nulla è impossibile. Se la volontà e l’impegno non mancano, il successo prima o poi arriva: è così che anche una lumaca può ambire al trofeo di un concorso per le auto più veloci del mondo. La DreamWorks Animation punta sui sogni apparentemente irrealizzabili e lo fa attraverso un film d’animazione, Turbo, che con l’aiuto del 3D catapulta lo spettatore in una dimensione magica, in cui davvero tutto può accadere.
Teo è una lumaca molto sui generis, che odia tutto ciò che rappresenta la sua specie: è ossessionato dalla velocità e passa il tempo libero a guardare e riguardare le corse automobilistiche, sognando di diventare bravo come il suo idolo, il famoso pilota Guy Gagne. Nel frattempo, la sua piccola comunità trascorre le giornate in un orto, a raccogliere i pomodori maturi e a scartare quelli marci, districandosi tra un bambino dispettoso sempre pronto a schiacciare lumache e le cornacchie che planano velocemente per nutrirsi di queste. Teo non capisce tutto questo affaccendarsi e si rifugia nella fantasia, con la speranza che un giorno possa diventare realtà. In seguito a una disavventura, il nostro eroe viene ‘investito’ da un potere speciale, che gli permette finalmente (con l’aiuto di uno stravagante venditore di tacos) di puntare alla famosa gara di corsa Indycar.
Il film ricorda un po’ il successo di Cars, ma si differenzia proprio nella particolarità del protagonista: non è una semplice storia di corse, ma una spinta a non mollare mai le proprie aspirazioni, per quanto assurde possano sembrare.

David Soren
, lo storico sceneggiatore della casa di produzione cinematografica di Steven Spielberg, si affaccia così alla regia con un film tutto sommato divertente e coinvolgente. Merito anche del 3D, che permette di sperimentare una realistica sensazione di velocità, rendendo la visione piacevole non solo per i bambini, ma anche per un pubblico adulto.

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