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Treno di notte per Lisbona

Abbandonare la monotonia della propria vita, andando alla scoperta di una storia e di un mondo vissuti da qualcun altro con l'inconsapevole speranza di cambiare il proprio percorso. Bille August dirige Jeremy Irons in una storia sviluppata sul tema della ricerca e del viaggio


Raimond Gregorius, interpretato dal premio Oscar Jeremy Irons, è un professore di latino di stanza a Berna, intrappolato in una monotonia che non gli appartiene ma che scandisce i suoi giorni. In una solita, grigia mattina si imbatterà in una giovane, a cui salverà la vita e che cambierà il corso della sua. Nel tentativo di restituire alla giovane, improvvisamente scomparsa, il soprabito e uno strano e affascinante libro di poesie, inizierà un viaggio che lo porterà fino alla lontana Lisbona.
Bille August
non si smentisce e gira un film degno di nota, trasportando sullo schermo le stesse atmosfere che ci si immagina durante la lettura dell'omonimo libro di
Pascal Mercier da cui è tratto il lungometraggio. Coadiuvato da un cast di tutto rispetto: insieme al già citato Jeremy Irons, la giovane stella del cinema francese Mélanie Laurent ed una interessante Charlotte Rampling.
Oltre alla storia molto intensa, sviluppata sul tema della ricerca e del viaggio, sono da accentuare le note storiche presenti nel film, che porta in scena momenti del Portogallo sotto la dittatura di Salazar, uno dei totalitarismi europei più longevi e anche meno affrontati e famosi. La trattazione è accompagnata e scandita dai versi tratti dal misterioso libro di Gregorius, che esaltano stupendamente i tratti poetici e di profonda riflessione del film.

Benché potrebbe essere definito anche un thriller, per la continua ricerca di verità del protagonista in merito alla misteriosa vita dell'autore del libro, Treno di notte per Lisbona rappresenta più che altro la messa in scena di un percorso di vita come uno sprone all'irrazionalità che tanto spaventa, ma che può portare a risvolti personali inaspettati e meravigliosi.

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