Nina (Valentina Lodovini) è una ragazza idealista, impegnata politicamente e fidanzata con uno scrittore radical chic (Vinicio Marchioni). A causa della morte del padre, la ragazza è costretta a vendere la grande villa sul mare lasciatale  in eredità. L’unico acquirente che si presenta è Giulio (Alessandro Preziosi), un uomo arrogante e maschilista, di destra e molto ricco, che è fidanzato con la solita bionda tutta curve molto svampita (Eva Riccobono). Con le differenze inconciliabili tra i due, si scatena subito la rivalità e una sorta di sfida, che con il tempo però si trasformerà in una fulminante passione.
Marco Ponti, dopo le interessanti commedie A/R andata e ritorno e Santa Maradona, trae spunto dal libro di Chiara Gamberale Una passione sinistra, per dirigere un film che vorrebbe raccontare con riscontri socio-politici una storia d’amore, o meglio una grande passione. Tuttavia la storia scorre incerta e sembra ricamata su infiniti stereotipi sulla politica, sulle idee e sul cambiamento di ogni individuo alle prese con un forte sentimento.
Rispecchiare con ironia la realtà sociale dei giorni nostri era l'obiettivo di Ponti, che però si incastra in dialoghi poco brillanti e personaggi non strutturati, monolitici, che non spiccano per originalità.
Non aiutano il film nemmeno gli attori, soprattutto Valentina Lodovini, che non riesce a caratterizzare un personaggio forte, come invece dovrebbe essere un’autentica 'pasionaria'.

La politica dovrebbe essere un sottotesto per parlare dei rapporti umani, ma in questa pellicola diventa un espediente un po’ furbo per raccontare una storia con pochi contenuti interessanti.

Vai alla scheda del film