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Pacific Rim - Recensione

Azione, fantascienza e avventura in una guerra tra robot e creature mostruose che rischia di far scoppiare l'Apocalisse: Guillermo del Toro dirige un blockbuster superlativo che omaggia il genere mecha

In quello che è l'immaginario giapponese, i Kaiju sono parte integrante della cultura cinematografica e, di conseguenza di tutto ciò che ne deriva, del Paese. Ma Pacific Rim non è un film giapponese. Diretto da Guillermo del Toro, non nuovo a pellicole che vanno a pescare da quello che è l'immaginario 'nerd', essendo il regista degli adattamenti cinematografici di Hellboy e di Blade II, Pacific Rim ha creato sin da subito grandi aspettative. E queste aspettative sono state ripagate completamente.
Il preludio al film, narrato dal protagonista, ci introduce alla guerra che i Kaiju, gigantesche creature aliene così denominate, hanno mosso agli umani. E per evitare l'estinzione, gli umani non hanno avuto altra scelta che difendersi, creando i Jaeger, giganteschi robot che devono essere guidati da due piloti per poter funzionare. Ma dopo anni di vittorie sugli alieni, le cose iniziano a complicarsi.
La trama non è nulla di nuovo, ma intrattiene in modo efficace, ed è portata avanti senza le enormi falle che di solito affliggono gli action-movie di questo calibro, con una narrazione ben calibrata e dal ritmo elevato.
Per quanto riguarda gli effetti speciali, Pacific Rim raggiunge livelli molto alti, con animazioni superlative e soprattutto fluide, cosa difficile da raggiungere quando le principali scene d'azione vedono contendersi avversari di dimensioni colossali. Il design dei Kaij? è fortemente ispirato a creature che hanno già preso vita sul grande schermo e in serie d'animazione, ma nessuno risulta uguale all'altro, avendo sempre una varietà molto elevata. Sul fronte Jaeger, rispetto ai robot visti ultimamente nella saga di Transformers, di Michael Bay, questi assumono sembianze decisamente più possenti. Gli Autobot e i Decepticon avevano un aspetto meno definito, e non trasmettevano un senso di imponenza come i Jaeger, che con le loro corazze riescono a sembrare addirittura verosimili in una battaglia contro gli alieni, tanto da non indurci a chiederci come facciano a rimanere in piedi senza cadere in pezzi.
Altra nota positiva è il 3D. Nonostante nell'ultimo periodo i film presentino un 3D inconsistente, che non aggiunge nulla se non il prezzo maggiore del biglietto, Pacific Rim riesce a sfruttare il formato tridimensionale in modo da esaltare e rendere dinamiche le scene d'azione e, soprattutto, senza provocare alcun fastidio in chi guarda, dopo le quasi due ore di film. Era dai tempi di Avatar di James Cameron che non si vedeva un utilizzo del 3D così incisivo.

Guillermo del Toro è riuscito quindi a creare un film eccezionale, privo di grandi difetti e che rimarrà sicuramente tra i grandi blockbuster di quest'anno. E magari anche degli ultimi decenni.

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