Le streghe di Salem
- Scritto da Nunzio Magistro
- Pubblicato in Film in sala
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Le streghe sono nell'immaginario collettivo qualcosa di terribile, sinonimo di oscuro, di cattivo, di imponderabile, e sono spesso presenti nelle favole più famose, rappresentando ciò da cui fuggire e da sconfiggere, allietando, ma non troppo, la fantasia di tanti bambini. L'eclettico regista e musicista Rob Zombie, cultore dell'orrore e della paura senza censure, ci dà una sua idea delle streghe, nel suo ultimo film, Le streghe di Salem. Un horror sovrannaturale, ambientato in quella che dai più è definita la città delle streghe.
La deejay di una piccola radio della cittadina di Salem viene in possesso di uno strano vinile, sul quale è incisa una ipnotica melodia che la metterà ben presto in contatto con delle fantomatiche streghe, tornate per compiere un rito malefico e vendicare i torti subiti secoli prima durante i famigerati processi alle streghe, realmente accaduti.
Stregoneria ai giorni nostri, come ancora non si era vista sugli schermi. Rob Zombie, che ha scelto come protagonista la moglie e musa ispiratrice Sheri Moon Zombie, punta sulla forza dei colori e delle immagini, più che sul puro splatter, nonostante in certi momenti non si neghi dei tratti di sanguinario orrore. La narrazione è scorrevole e ben scandita, anche se il tutto rischia di essere un po' scontato nel suo incedere, non creando la suspense necessaria per un film di tal genere.
Film forte, a tratti forse leggermente eccessivo nella blasfemia e nel voler cercare di colpire a tutti costi, ma in ciò estremamente coerente con il credo cinematografico del regista, che dopo la saga di Halloween, prova a sfruttare il mistero e l'apparente noiosità della provincia americana, per far paura ancora una volta.