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Gerard Butler e Aaron Eckhart sotto attacco

"Abbiamo voluto realizzare un film che si rifà ai generi del passato (in particolare agli action-movie degli Anni ’80), ma con una narrazione in chiave moderna": Gerard Butler e Aaron Eckhart ci presentano Attacco al potere, thriller ad alta tensione diretto da Antoine Fuqua, in uscita il 18 aprile

Abbiamo incontrato gli attori del nuovo film di Antoine Fuqua: Gerard Butler, l’eroe di 300, e Aaron Eckhart, protagonisti di Attacco al potere - Olympus Has Fallen, action-thriller atteso nelle sale a partire dal 18 aprile. Il film racconta la storia di un ex-agente dei servizi segreti che diventa l'ultima speranza dell'America quando il Presidente appena insediato viene preso in ostaggio in seguito ad un attacco terroristico alla Casa Bianca.
Gerard Butler, esausto e provato dal jet lag, e Aaron Eckhart hanno risposto alle nostre domande sul film, nel corso della conferenza stampa di presentazione a Roma.

Come nasce l’idea di questo film?
Gerard Butler: Abbiamo voluto realizzare un film che si rifà ai generi del passato (in particolare gli action-movie degli Anni ’80), ma con una narrazione in chiave moderna. C’è molta azione, ma l’intento è quello di far sembrare la storia più realistica possibile.

Un film che si può definire ‘fortunato’, visto l’aumento della tensione in queste ore tra Stati Uniti e Corea del Nord?
G.B.: Non parliamo di una questione così recente. Le difficoltà tra i due Paesi ci sono da anni. Certo, se avessimo fatto un film che parla di terroristi jamaicani, nessuno sarebbe andato a vederlo! In America, invece, sta già avendo successo. Anche il Presidente Obama l’ha visto e gli è piaciuto.

Aaron Eckhart
: Non dimentichiamo che si tratta di finzione. La Casa Bianca è considerata da qualunque terrorista un trofeo da conquistare.

A proposito, pare che ultimamente il cinema americano pensi sempre più spesso a far saltare in aria la Casa Bianca…
G.B.: La natura del cinema è questa: si fanno dei film sugli alieni, alcuni su Cenerentola e alcuni sullo scoppio della Casa Bianca. Non c’è nulla di strano!

Aaron, a chi ti sei ispirato per interpretare il Presidente degli Stati Uniti?
A.E.: Ogni bambino americano sogna di diventare il Presidente un giorno o l’altro. Ho molto rispetto per questa carica, per cui quando il regista, Antoine Fuqua, mi ha parlato di un Presidente giovane e brillante, mi sono ispirato a John Fitzgerald Kennedy e Barack Obama.

Gerard, sei anche produttore del film. Come mai la scelta di Antoine Fuqua come regista?
G.B.: Io e Antoine siamo amici da tempo. Ho scelto lui perché era l’unico capace di dare un’impronta così realistica al film. In più, ha una professionalità fuori dal comune e non si piega a compromessi: la scena deve essere girata esattamente come dice e riesce davvero a far sentire gli attori come se fossero davvero dentro una determinata situazione.

Vai alla scheda del film

 

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