Il conto alla rovescia per gli amanti dei blockbuster a stelle e strisce è già iniziato. Mancano poco più di venti giorni all’uscita del kolossal fantascientifico Transformers: Dark of the Moon

, il titolo più atteso dell’estate cinematografica, quello che avrà l’arduo compito di riempire di spettatori le sale, in un periodo dell’anno in cui il richiamo del mare fa registrare un brusco calo delle presenze nei cinema. Per sapere se il terzo capitolo della saga dedicata alle gesta dei robot made in Hasbro riuscirà nell’ardua impresa, dovremo attendere il 29 giugno 2011, giorno in cui i transformers torneranno sugli schermi di mezzo mondo (Italia compresa). In attesa dell’uscita la Universal Italia, la casa di distribuzione che ha già portato nelle sale i primi due episodi della serie, ha organizzato una brevissima anteprima del film alla Casa del Cinema di Roma. Solo un antipasto di quello che vedremo sul grande schermo, ma tanto è bastato per capire che Transformers 3 è pronto a regalare al pubblico un’esperienza visiva mozzafiato.

Le prime immagini della nuova puntata del franchise targato Paramount ci trasportano nel 1961. Un misterioso impatto avvenuto sulla Luna mette in allarme la NASA. Due astronauti, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, vengono incaricati di esplorare il territorio lunare per capire cosa è successo. È il 20 luglio del 1969 quando approdano sul satellite: il mondo osserva la loro impresa nella convinzione che stiano per compiere un grande passo per l’umanità, ma in realtà la missione nasconde ben altro… Quello che gli astronauti scoprono finirà per scatenare l’ennesima guerra tra due razze aliene in perenne lotta, gli Autobot ed i Decepticon, da cui dipendono le sorti della Terra e dell’umanità. Il resto sarà svelato al cinema.

Riscrivere un evento che ha cambiato il corso della Storia (lo sbarco sulla Luna) è dunque il punto di partenza di Transformers 3 che, come era lecito aspettarsi, non rinuncia minimamente alla sua vocazione pirotecnica, ma che anzi la amplifica con l’utilizzo – per la prima volta – del 3D, nel tentativo dichiarato di raggiungere un tasso di spettacolarità mai raggiunto prima. Azione iperrealistica, effetti speciali a go-go, montaggio frenetico, musiche tonitruanti, corpi che sfidano le leggi di gravità: le poche sequenze che abbiamo visionato ci mostrano un film che sembra voler trasmettere un continuo senso di vertigine allo spettatore. Insomma, le premesse per un intrattenimento ad alto livello ci sono tutte.
Costato la bellezza di circa quattrocento milioni di dollari, Transformers: Dark of the Moon ripropone Michael Bay dietro la macchina da presa e Shia LaBeouf nei panni del protagonista. New entry la bomba sexy Rosie Huntington-Whiteley (secondo la rivista Maxim “la donna più bella del mondo”), entrata nel cast per sostituire Megan Fox.
Una curiosità: come ha rivelato una featurette che ha introdotto la proiezione delle scene in anteprima, prima dell’inizio delle riprese Bay era contrario all’utilizzo della stereoscopia, ma poi il regista si è fatto convincere delle potenzialità del 3D dal suo amico James Cameron (grande sostenitore della tridimensionalità applicata al cinema), tanto da decidere di ingaggiare per le riprese la stessa troupe che ha lavorato ad Avatar, ovvero il film che più di tutti ha sfruttato appieno le caratteristiche della visione a tre dimensioni.

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