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Meeting Dr. Sun - Recensione (Far East Film Festival 2015)

Torna dietro la macchina da presa Yee Chih-yen, il fortunato regista che nel 2002 con Blue Gate Crossing riscosse molto successo a Taiwan e nel continente. Questa volta i protagonisti sono dei brillanti e volenterosi ragazzini e la loro arte di arrangiarsi per sopravvivere in una società e in un momento storico che tende a lasciarli ai margini

Il piano è ben architettato. Dopo aver indossato le maschere, sistemare la statua di Sun Yat-sen sul carrello, spingerlo lungo la palestra e il cortile, passare alle spalle della guardia, porre la statua sul furgone e trasportarla al luogo delle vendita. Questa è la strategia studiata da Lefty (Chai Huai-yun) e dai suoi amici per trovare i soldi necessari a pagare la retta della scuola.
Bisogna ricordare, però, che si tratta di ragazzi e quindi la loro missione è costellata di piccoli inconvenienti non calcolati dall'ebrezza dell'avventura. Uno degli imprevisti è Sky (Matthew Wei) che ha avuto la stessa idea di Lefty, ma a differenza sua agisce da solo e non accetta la proposta del ragazzo di unirsi al suo gruppo. Dopo giorni di trattative tra gli interessati, il furto della statua si compie, solo che l'esito del piano criminoso non sortisce gli effetti sperati.
Descritta così, la nuova pellicola di Yee Chih-yen sembra un gangster movie in salsa adolescenziale. In realtà Meeting Mr. Sun narra di ragazzini ingenui e non troppo furbi che architettano un piano sgangherato e destinato a fallire, condito da una grossa dose di comicità. Questa è sorretta dalla caratterizzazione dei protagonisti che appaiono troppo sicuri della buona riuscita del loro piano da non calcolare gli imprevisti, come il fatto che la guardia possa anche non essere distratta dalla visione della sua soap preferita durante il furto. Si ride anche osservando i movimenti grossolani e impacciati dei protagonisti quando simulano le fasi del furto con le loro maschere, utili a eludere le telecamere nella scuola. Lefty e soci hanno scelto come volto quello di un personaggio femminile dei manga. La vicenda, in questi termini, è resa ben presto divertente e frizzante.
C'è poi un secondo piano di analisi. Questi ragazzini non sanno nemmeno chi ritragga la statua che stanno rubando. Per loro il corpo e il volto di Mr. Sun (Sun Yat-sen), padre della Cina moderna, grande rivoluzionario e capopopolo con pochi altri nella storia, non conta nulla. A loro interessano la statua e il suo valore di vendita. Da questo punto di vista la pellicola di Yee appare sorniona perché tra una risata buffa e una vena di tenerezza descrive allo spettatore una Taiwan povera che vive alla giornata. La battaglia tra Lefty e Sky per dimostrare chi sia il più disagiato, e quindi avere la legittimità sociale di rubare il simulacro, è una guerra tra i poveri figli dimenticati della rivoluzione cinese che oggi non si comprendono, non comunicano e parlano solo attraverso il linguaggio della prevaricazione e della volontà di fregare il prossimo. Mentre Lefty, infatti, è un po' ingenuo, Sky sa benissimo cosa vuol dire non avere soldi e nemmeno una famiglia che lo sorregga, così da avere sempre uno sguardo cupo e teso. 

La prospettiva di Meeting Mr. Sun diviene, quindi, scoprire un'identità comune che il regista propone attraverso il sodalizio finale di amicizia tra Lefty e Sky, e considerare positivamente l'aiuto reciproco per ovviare a un futuro di indigenza perenne. Tutto ciò è narrato dal regista con un velo di leggerezza che sottende una verità sociale sorretta da una scelta musicale che circonda e descrive le scene e dai movimenti orizzontali di macchina che, in particolare nella prima parte del film, servono a introdurre chi osserva nella vita dei protagonisti.


Il nostro giudizio: Il nostro giudizio è 3

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Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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