Extra festival ed eventi: speciali, interviste e approfondimenti

Ti trovi qui:HomeFestival ed eventiExtra festivalX Lago Film Fest 2014: intervista a Simona Buonaiuto, autrice di Blob

X Lago Film Fest 2014: intervista a Simona Buonaiuto, autrice di Blob

Chiamata come giurata alla kermesse di Revine, l'autrice di Blob ha portato in riva al Lago non solo tre lungometraggi prodotti dalla trasmissione televisiva, Blob a Venezia, Blob '77 e Hybris, ma anche le idee di una esperta conoscitrice del visuale


Simona Buonaiuto è una delle autrici di Blob sin dal 1990. Simona è anche un'attenta osservatrice delle dinamiche sociali, politiche, visuali e cinematografiche dell'Italia. Nei suoi montaggi ha messo in evidenza il malcostume del Bel Paese, ma anche i suoi trionfi, la politica e gli affari, il valore narrativo del cinema e la storia di oggi e di ieri. Ha raccontato il mondo con un punto di vista in grado di stimolare la capacità critica e analitica di chi ha seguito il programma negli anni.
Durante il nostro incontro al Lago Film Fest 2014 abbiamo quindi parlato di tutto questo e di come la longevità di Blob, che quest'anno ha compiuto 25 anni, sia dovuta principlamente alla sua capacità di adattarsi ai tempi moderni e a ciò che la società produce anche in materia visuale.

Dopo 25 anni, in che modo Blob ha influenzato la coscienza critica degli spettatori anche in relazione al mondo della televisione?

Nella sua vita Blob ha soprattutto influenzato il pubblico che ora ha dai 30 anni circa in su. I giovani, infatti, non seguono il programma non per poco interesse, ma perché non guardano la televisione in quanto più attratti dal web. Eppure funziona ancora il passaparola, il consiglio e quando collaboriamo con gli studenti delle università ci viene detto che molti ragazzi si avvicinano al programma grazie al suggerimento di un loro coetaneo. Dal canto nostro nella nostra ricerca mattutina studiamo e scandagliamo molto il web il cui linguaggio è sempre più presente nella società italiana e quindi in Blob.

Come, quindi, si è evoluto il linguaggio di Blob nel corso degli anni?
Il cambiamento è stato naturale. La televisione rappresenta sempre un buon bacino per le nostre ricerche, ma la fonte web è più ricca - molto spesso - di contenuti e il mix funziona. Ad esempio, quando dobbiamo parlare di manifestazioni, magari finite in scontri, utilizziamo molto la Rete in quanto ci fornisce spunti e immagini che la tv non passa. La commistione, quindi, dei due linguaggi risulta efficacie. Il web, inoltre, è uno strumento per velocizzare tanti processi, anche di apprendimento.

L'esigenza con cui è nato Blob 25 anni fa è ancora viva e forte in te e negli altri autori?
La componente 'militante', ossia il desiderio di raccontare, è ancora viva anche grazie al veloce susseguirsi di nuove storie, nuovi personaggi e, anche, nuovo trash in Italia e nella televisione. Il programma andato in onda in occasione dei 25 anni della trasmissione, inoltre, ha aumentato l'interesse e la voglia di proseguire di noi autori.

Passando a questioni più tecnico-artistiche, la frammentazione è ancora una forma di narrazione innovativa?

La frammentazione è insita in noi ed è stato dimostrato anche dalla trasmissione dei 25 anni in cui si è declinata nell'improvvisazione, nell'andare a braccio a causa del presentarsi in scena di continui amici ed ospiti, arrivati con gioia e felicità a festeggiarci. La scheggia, l'episodio, l'immagine singola che noi proponiamo, inoltre, sono insiti nel mateiriale sociale-politico italiano, soprattuo nel periodo d'oro tra il 1990 e il 1995. Quando abbiamo lanciato Fascia ProTetta, volevamo raccontare la pura pornografia televisiva italiana proposta senza censura attraverso piccoli segnali. Noi la prendevamo e la riutizzavamo per porre l'accento su questo fenomeno.

Quanto in un certo senso Blob è il padre diretto del video virale nei gusti degli italiani?

Abbastanza, se si considera che negli anni Novanta la televisione sanciva, rendeva quasi vangelo ciò che mostrava. Ora questa funzione è passata al web da cui, come detto, noi riprendiamo il non ufficiale, il non diffuso. Tutto, però, al giorno d'oggi è troppo veloce, troppo diffuso, c'è scarsa attenzione e alcune volte un video di due giorni già 'viralizzato' non risulta più utile per Blob.

Blob può avere un'influenza sulla realizzazione tecnico-artistica del corto?
Blob racconta la sua storia attraverso il montaggio. Il montaggio può essere certamente un corto.




Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.