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33esima Settimana della Critica: oltre il mondo, oltre il cinema

Come ogni anno, e quest'anno sono 33, la Settimana Internazionale della Critica lancia la sua scommessa cinematografica al mondo. Non si tratta solo di ricerca di nuove visioni o di nuovi modi di assemblare immagini: quest'anno più che mai il dardo è lanciato verso il mondo e verso ciò che lo pervade. Qual è, quindi, la relazione tra cinema e mondo? In che modo i registi selezionati per il concorso sapranno rappresentarlo?

Andare oltre. Cercare nuove frontiere. Ampliare i propri orizzonti il più possibile. Non fermarsi di fronte a nulla, azzardare, investigare, scoprire e mostrare. In queste poche parole si può riassumere la missione della Settimana Internazionale della Critica, concorso autonomo e parallelo alla Mostra del Cinema di Venezia, che nel 2018 raggiunge la 33. edizione. Come sempre a promuovere l'evento è il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani che delega Giona A. Nazzaro, ormai da qualche anno, per la scelta dei lungometraggi da proporre. Lui insieme a Luigi Abiusi, Alberto Anile, Beatrice Fiorentino e Massimo Tria hanno plasmato la selezione composta da sette opere prime e due eventi speciali, film di apertura e film di chiusura, oltre alla scelta dei sette cortometraggi, più tre eventi speciali, che costituiscono il concorso della SIC@SIC Short Italian Cinema @ Settimana della Critica.

Film d'apertura e di chiusura per dimostrare i non-limiti del cinema. Si diceva, quindi, che lo scopo della SIC è gettare lo sguardo sempre più in avanti, tentando di raggiungere mondi e sguardi inesplorati. Riassume bene Nazzaro questo concetto nella presentazione del programma avvenuta oggi 23 luglio, affermando: "A quanti alzano steccati invocando identità limitanti noi mostriamo tutte le possibilità che il cinema (e il mondo, e il corpo) ancora offre". Il cinema, quindi, come mezzo per conoscere e ampliare ciò che limitatamente è percepito, per rafforzare ideali, per mostrare come nulla è perduto o nulla è immodificabile nella vita, ma tutto si può (e deve) sempre evolversi. Ecco perché ad aprire la selezione è il film Tumbbad di Rahi Anil Barve e Adesh Prasad, un fantasy che ha per protagonista Vinayak, ragazzo indiano, figlio illegittimo del signore locale, e della sua bramosia per i soldi o per meglio dire per le monete d'oro. Attraverso la sua figura il duo di registi indiani riflette sui conflitti sociali della loro terra e della relazione con il mondo occidentale. Il tutto impostato visivamente con effetti speciali e molto sangue. Di sangue, e pure molto, è tinto il film di chiusura della SIC, Dachra di Abdelhamid Bouchnak. Sullo sfondo delle contraddizioni tra società rurale e modernità nella moderna Tunisia Yassmine, studentessa di giornalismo, cerca di venire a capo di un misterioso crimine accaduto più di 25 anni prima, quando una donna fu ritrovata mutilata e quasi morta in mezzo al nulla. Le ricerche conduco a Dachra, misterioso villaggio isolato.

In mezzo ideali, conflitti e realtà. Un fantasy per l'apertura e un horror per la chiusura. Alpha e omega di un programma che potrebbe rivelare potenziali sorprese e nuovi talenti come spesso accaduto nelle precedenti edizioni. A Kasha (The Roundup) di Hajooj Kuka parte dalla guerra civile in Sudan per raccontare della kasha lanciata dal comandate dell'esercito contro i soldati sfaticati. In mezzo l'amore, temporaneamente perduto, del giovane soldato per la sua ragazza e per il suo fucile e una serie di eventi caustici e divertenti, equivoci al limite del paradosso che ben inquadrano vita e ideologia dei soldati sudaniani. Anche Adam und Evelyn (Adam & Evelyn) di Andreas Goldstein riflette su una stato e le idee che lo percorrono. Più precisamente il focus del regista tedesco è sull'Europa poco prima della caduta del muro di Berlino, sui sogni e le speranze di una generazione, non troppo considerata, che desiderava un'altra Germania, il tutto narrato con le tinte di una storia d'amore on the road attraverso la DDR. Ti Imas Noc (You Have the Night) di Ivan Salatic, primo film alla SIC di produzione montenegrina, si focalizza sulla fine di un pensiero, in questo caso legato alla classe operaia. All'ombra di una notte passata in una foresta il protagonista della pellicola Luka rimane in attesa che qualcosa possa cambiare. A bilanciare il dramma, una commedia francese diretta da Alexia Walther e Maxime Matray intitolata Betes Blondes (Blonde Animals). Più che una commedia è un sogno, un viaggio che travalica il cinema, inteso come luogo fisico, per trasportare lo spettatore nella memoria, nei desideri, nelle passione di una ex star di una sitcom televisiva. M, esordio alla regia della popstar finlandese Anna Eriksson, esplora ancora di più il terreno del non-fisico andandosi a incastrare nel rapporto tra sessualità e morte, tra paure e desideri, ossia il mondo dell'Eros. Letizia Lamartire, vecchia conoscenza del concorso SIC@SIC, con Saremo giovani e bellissimi presenta una commedia, un musical, una riflessione intergenerazionale con l'obiettivo di concentrarsi sui momenti più fragili del passaggio dei momenti d'ombra della vita attraverso gli occhi di Isabella, ex popstar dei primi anni Novanta, e Bruno, un chitarrista che la accompagna. Tra loro non c'è solo un rapporto artistico, ma soprattutto di sangue perché sono madre e figlio in simbiosi e in separazione. A completare il concorso della 33° edizione della Settimana delle Critica Lissa ammetsajjel (Still Recording) di Saaed Al Batal e Ghiath Ayoub, un documentario girato nei giorni più duri della guerra in Siria. Si conosce questo conflitto sui giornali, ma cosa accade realmente in quella terra? C'è chi non si vuole arrendere alle barbarie e alle violenze e persegue i propri ideali.

I sette lungometraggi in concorso alla 33. Settimana Internazionale della Critica concorrono al Premio del pubblico, realizzato con il sostegno di Sun Film Group, consistente in un premio di € 5.000; al Premio Circolo del Cinema di Verona, assegnato da una giuria composta da soci del Circolo di Verona e destinato al film più innovativo della sezione; al Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico, sponsorizzato dall’Hotel Saturnia di Venezia e assegnato da un’apposita commissione di esperti. Infine i film selezionati nella SIC sono in gara per uno dei premi più ambiti della Mostra del Cinema, il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”.

Di seguito la lista dei titoli in programma:

CONCORSO

A KASHA | THE ROUNDUP
di Hajooj Kuka (Sudan, Sudafrica, Qatar, Germania)

ADAM UND EVELYN | ADAM & EVELYN
di Andreas Goldstein (Germania)

BÊTES BLONDES | BLONDE ANIMALS
di Alexia Walther, Maxime Matray (Francia)

LISSA AMMETSAJJEL | STILL RECORDING
di Saaed Al Batal, Ghiath Ayoub (Siria, Libano, Qatar, Francia)

M
di Anna Eriksson (Finlandia)

SAREMO GIOVANI E BELLISSIMI
di Letizia Lamartire (Italia)

TI IMAŠ NOĆ | YOU HAVE THE NIGHT
di Ivan Salatic (Montenegro, Serbia)

EVENTI SPECIALI

Film d’apertura

TUMBBAD
di Rahi Anil Barve, Adesh Prasad (India, Svezia)

Film di chiusura

DACHRA
di Abdelhamid Bouchnak (Tunisia)

SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della Critica)

CONCORSO

CRONACHE DAL CREPUSCOLO di Luca Capponi
EPICENTRO di Leandro Picarella
FINO ALLA FINE di Giovanni Dota
FRONTIERA di Alessandro Di Gregorio
GAGARIN, MI MANCHERAI di Domenico De Orsi
MALO TEMPO di Tommaso Perfetti
QUELLE BRUTTE COSE di Loris Giuseppe Nese

EVENTI SPECIALI

Cortometraggio d’apertura NESSUNO È INNOCENTE di Toni D’Angelo
Cortometraggio di chiusura SI SOSPETTA IL MOVENTE PASSIONALE CON L'AGGRAVANTE DEI FUTILI MOTIVI di Cosimo Alemà
Evento speciale SUGAR LOVE di Laura Luchetti

Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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