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Quel chiacchierone di Karl Urban

Karl Urban in Star TrekInutile affaticarsi alla ricerca dei rumors a cui dare credito. Al biondino de Il signore degli anelli è scappata un’involontaria indiscrezione sul cast del sequel di Star Trek che ha certamente alleggerito il lavoro dei giornalisti.

Durante un’intervista di SFX per la promozione di Dredd, alla domanda rivolta all’attore neozelandese riguardo il rapporto lavorativo con l’attore Benedict Cumberbatch, pare che l’interrogato abbia risposto che l’interprete della serie Sherlock Holmes sia fantastico e che il suo Gary Mitchell sarà esemplare. Rullo di tamburi. Karl si è lasciato sfuggire un dettaglio di troppo. Il cattivo avrebbe dovuto essere il superuomo Khan Noonien Singh accompagnato dal suo ingombrantissimo ego. Ma chi è questo personaggio con un nome che ricorda il vicino di casa di una sit-com piuttosto che una malvagia identità interstellare? Gary Mitchell è, in effetti, il primo cattivo della storia di Star Trek. Fa il suo debutto nell’episodio Where No Man Has Gone Before. Si tratta di un vecchio amico del capitano Kirk che, in seguito all’impatto della nave con una misteriosa barriera, ha sviluppato capacità più evolute rispetto ai cinque, banalissimi, sensi, la telepatia e la telecinesi. Il tempo, si sa, divide anche le strade delle amicizie più sincere. Una consuetudine che sfida la forza di gravità. Così Gary diventa nemico non soltanto del capitano Kirk ma dell’intero equipaggio dell’Enterprise e, per questo, il capitano è stato costretto a ucciderlo.
Eppure lo sceneggiatore Roberto Orci aveva dichiarato, in una precedente intervista, che tra i cattivi Gary non avrebbe fatto la sua apparizione. Non basta, però. La stessa persona aveva infatti assicurato che in Transformers – La vendetta del caduto, di Megatron non ci sarebbe stata traccia. Bugia. Il personaggio fantasma ha avuto un ruolo chiave nel film di Michael Bay.
Si tratterà di un lapsus di Karl o di una trovata dello sceneggiatore? Lo scopriremo solo vivendo, anzi, seguendo la prossima avventura ‘fantascientificamente gossip’.

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