Peter Jackson si prende parecchie libertà per il prossimo Lo Hobbit
- Scritto da Guido Muzi
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Per Lo Hobbit: La desolazione di Smaug, secondo capitolo della trilogia dedicata a Bilbo Baggins, il neo magro Peter Jackson ha dovuto forzatamente prendersi delle licenze poetiche per evitare che a comprare i biglietti fossero solo i re dei nerd con tanto di anello del potere d’ordinanza.
Una prima versione è stata mostrata in anteprima ad una selezionatissima cerchia di critici e blogger. Dai loro resoconti esce fuori che per esempio sono stati introdotti dei personaggi femminili. E questa è sicuramente un’eresia per i fan del libro di J.R.R. Tolkien, che sanno bene e sono ben contenti della assoluta mancanza di quote rose tra le pagine del romanzo. Ma Jackson non può certo passare per maschilista, allontanando in massa le poche spettatrici interessate, ed ecco quindi apparire Tauriel. L’affascinante guardia del corpo di Elvenking Thranduil è interpretata dalla Kate di Lost Evangeline Lilly ed è un personaggio frutto della fantasia di regista e sceneggiatori. Un altro personaggio, appena abbozzato nel romanzo, ma che avrà un importante ruolo nel film è l’arciere Bard interpretato da Luke Evans che sarà una specie di mix tra Aragorn e Robin Hood con una morale tutta sua.
Ed è solo l’inizio di una serie di discrepanze che siamo sicuri faranno infuriare e non poco i cultori dell’opera di J.R.R. Tolkien. Chiudiamo con una chicca, in originale la voce del drago Smaug (descritto come un T-Rex con le ali) sarà quella del villain più di moda ad Hollywood, ovvero Benedict Cumberbatch. Stay tuned, vi terremo informati.
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