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Il giudizio dei media americani per L'uomo d'acciaio

Per dare un’occhiata alle italiche recensioni dell’attesissimo reboot di Superman, L'uomo d'acciaio, bisognerà aspettare ancora un giorno visto l’embargo imposto dalla Warner Bros. Nel mentre però possiamo dare una sbirciatina ai commenti dei colleghi statunitensi.

I critici italiani, a giudicare dai primi rumors via social network, sono rimasti piuttosto delusi. In America invece il film, pur non esaltando, è stato giudicato positivamente. Diciamo che si assesta su un’ampia sufficienza. Sicuramente non è piaciuto a Chris Nashawaty di Entertainment Weekly, che ha affibbiato alla pellicola un’impietosa 'C' sostenendo che le uniche scene degne di nota sono quelle in cui il protagonista impara a volare. Decisamente schifato invece Richard Roeper del Chicago Sun-Times, che vede l’unica nota positiva nelle scene d’azione mentre boccia seccamente il film in cui tutto è sottotono a partire dalla costruzione dei personaggi, assai poco credibile.
Dall’altro lato troviamo Drew McWeeny di Hitfix che giudica il film con un’ 'A+' e definisce l’opera come epica e potente. Secondo la sua visione, Zack Snyder è riuscito a ridare a Superman tutta la sua maestosità e la sua importanza, rendendolo credibile come supereroe principe e più importante. Positiva anche la critica di Lou Lumenick del New York Post con un voto di tre stelle su quattro, meritato soprattutto dagli ultimi spettacolari 45 minuti del film che nulla hanno da invidiare alle colossali scene di azione di The Avengers. Sulla stessa lunghezza d’onda si assestano anche Matt Patches di Film.com e Dan Jolin di Empire.
Todd McCarthy di The Hollywood Reporter fa parte della nutrita schiera di critici che non hanno bocciato il film senza però al tempo stesso promuoverlo a pieni voti. Un’ora di preparazione e poi delle grandiose scene d’azione. Una credibile relazione tra Lois Lane e Superman, ma poi poco altro ed allo stesso modo la pensa Stephanie Zacharek di The Village Voice. Decisamente appartenenti alla truppa dei detrattori anche Scott Foundas di Variety e Jake Coyle di The Associated Press, i quali definiscono il film come lontanissimo dall’idea di Superman che tutti noi abbiamo e privo di gioia (Foundas) e il regista Zack Snyder come semplicemente uno che ha provato con scarsi risultati a fare con Superman quello che Christopher Nolan ha fatto con Batman non avendo però di quest’ultimo né il materiale né le qualità artistiche.
L’uomo d’acciaio è atteso nelle sale italiane per il 20 giugno e a prescindere dal chiacchiericcio degli addetti ai lavori siamo pronti a scommettere che sarà un successo (quantomeno al botteghino). Cerchiamo di non farci troppo influenzare dai pareri sparsi sulla Rete e proviamo a goderci Superman svolazzare e combattere il Male tornando, magari solo per un paio d’ore, un po’ più bambini.

 

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