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Favole per bambini e rifacimenti: il grande schermo in ritardo sui videogiochi?

Visto il recente e vincente ritorno di eroi dei fumetti come Spider-Man, Captain America e Iron Man, perché Hollywood ha così tanti problemi nel creare film di pari successo basati sulle classiche fiabe per bambini?

Negli ultimi anni sono usciti tre grandi film hollywoodiani che si rifanno alla tradizione delle fiabe.
Nel 2011 la Warner Bros. ha rilasciato Cappuccetto rosso sangue, rivisitando uno dei personaggi più conosciuti delle fiabe in una chiave più dark-fantasy rispetto all'originale. Quando Roger Ebert ha recensito la pellicola, scrisse che “di tutta la lista dei film ispirati alla letteratura classica per bambini, quello di Cappuccetto rosso sangue era l'ultimo che doveva essere interpretato come una fantasia sessuale di ragazzine teenager”. Il critico affermò anche che “il problema del film era nel suo essere così terribilmente serio riguardo una trama così insensata che doveva essere girata dai Monty Python”. Ebert paragonò la pellicola anche a Twilight, mettendo in luce il fatto che entrambi i film erano stati girati da Catherine Hardwicke.
Continuando con il trend dei flop delle fiabe cinematografiche, c'è poi la pellicola uscita nel 2013 con marchio MTV Film e Paramount Pictures: l'action-horror Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe. L'inizio del film racconta la fuga del duo dalla casa di marzapane di una strega malvagia che viene sconfitta con astuzia ed imprigionata nel suo forno. La maggior parte della pellicola verte sulle conseguenze della loro caccia alle streghe. Sebbene lo spazio dedicato al film sugli organi stampa avesse stuzzicato l'interesse degli spettatori, il film si rivelò l'ennesimo flop, ottenendo un misero 15% di rating dalla critica ed un 53% dagli spettatori, stando alla pagina di Rotten Tomatoes dedicata alla pellicola.
Un altro titolo cinefiabesco, Il cacciatore di giganti, è stato aggiunto alla lista di film fallimentari. Pensate che solo un mese dopo la sua uscita arrivò la notizia secondo cui la pellicola avrebbe causato alla Warner Bros. una perdita tra i 125 e i 140 milioni di dollari.
La maggior parte delle recensioni punta il dito su un aspetto in particolare alla base del fallimento dei film recenti tratti da fiabe tradizionali: ovvero la scarsa veridicità e plausibilità con cui vengono raccontati i personaggi (a cominciare da quelli che rivestono il ruolo di ‘cattivi’) e le loro storie. Invece di aumentare il tasso di realismo, il massiccio utilizzo della CGI e le ambientazioni troppo artificiosamente cupe non fanno altro che abbassare il livello di coinvolgimento delle storie, finendo a volte per farle sembrare a tratti ridicole.
Ma allora quale sarebbe il miglior modo per godersi le fiabe più classiche? Alcuni pensano che sarebbe meglio fruirne nel loro formato originale, e cioè sulle pagine dei libri, così che le persone possano leggerle per quel che veramente sono e magari da adulti apprezzarne i significati più nascosti. Per altri, invece, i giochi sembrano il formato perfetto per mantenere fresche le fiabe. Nel reame delle scommesse, GD Casino ha creato un gioco animato basato sulla storia di Jack e la pianta di fagioli. Il motivo per cui sta avendo un grande successo è che il gioco riesce a mantenere il divertimento e le emozioni della storia originale puntando su un pubblico di adulti cresciuto con uno dei racconti inglesi più popolari. I giocatori sono talmente presi da quel che stanno facendo e dal divertimento che ne consegue da far poco caso al fatto che un semplice contadino possa abbattere dei giganti. Gli sviluppatori potrebbero anche usare la storyline per giochi più importanti per console o cellulari. Ad esempio, esiste un gioco per iPhone che mischia la storia di Jack e la pianta di fagioli con il videogaming. Le 4.5 stelle di giudizio fornite dagli utenti sembrerebbero promuovere la riuscita del prodotto.
Sembra quindi che al momento si aprano due strade per il pubblico voglioso di rivedere i classici della fiaba in un formato diverso da quello della pagina scritta. Da una parte i giochi che solleticano il lato ludico che è in noi, dall’altra i film mainstream a forte rischio flop.




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