Poteva sembrare una semplice anteprima e invece, una volta entrati, la Casa del Cinema di Roma si è trasformata in una specie di base militare posta in quarantena. Ad accogliere gli spettatori non c’erano le solite hostess in tailleur e camicetta bianca inamidata, ma ‘militari’ con tanto di tuta mimetica e maschera antigas, che avvertivano del pericolo di contagio all’ingresso in sala.
Sicuramente un evento sui generis, organizzato per creare ancora più aspettative su World War Z, nuovo film di Marc Foster, scritto da Matthew Michael Carnahan e interpretato (nonché prodotto) da Brad Pitt. La pellicola si basa sul libro del 2006 scritto da Max Brooks (figlio di Mel), intitolato World War Z - La guerra mondiale degli zombi. Ad anticipare i 45 minuti di proiezione, un breve intervento di Marc Forster, che ha salutato gli spettatori e ha introdotto il film.
Il protagonista è Gerry Lane (Brad Pitt), un agente delle Nazioni Unite che ha già affrontato complicate missioni in Bosnia e Rwanda e che viene reclutato dall'esercito americano per guidare le operazioni di studio di un’epidemia molto pericolosa, che sta letteralmente decimando la popolazione dell’intero pianeta, trasformando gli abitanti delle città in tanti zombie sempre affamati. Gerry accetta questo difficile incarico solo per salvare la vita di sua moglie Karen (interpretata da Mireille Enos) e delle due figlie. Così il temerario eroe lascia la sua famiglia in salvo su una base navale americana e si lancia nell’opera di distruzione degli esseri orribili e famelici.
Il tema non è di certo uno dei più originali e per questo, pur essendoci tanta azione in tutte le scene, il film non sembra nulla di particolare. Magari una volta ultimato, con l’aggiunta del 3D (prevista per la versione definitiva), potrebbe regalare qualche emozione in più.

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