Del film vi abbiamo parlato fino allo sfinimento ed è ormai tempo di andare a sentire cosa ne hanno pensato i colleghi d’oltremanica.
In generale il film è piaciuto, anche se nella maggior parte delle critiche si sottolinea come si tratti di un semplice blockbuster molto divertente e poco altro. D’altronde da un film di Star Trek non possiamo certo aspettarci riflessioni filosofiche cartesiane, quindi non c’è molto da stupirsi. Tra i più soddisfatti troviamo Alex Billington di First Showing, che vede nella pellicola il raggiungimento di una nuova dimensione della fantascienza. Per Time Out London il film è un sequel molto animato, colmo d’azione, con un suo senso. Il Telegraph invece insiste sulla perdita dello spirito pioneristico dei primi Star Trek interpretati da Shatner e Nimoy, sottolineando però al tempo stesso come gran parte degli spettatori si riterrà pienamente soddisfatta dal film. The Times of London vede l’opera di Abrams come a metà tra Shakespeare e l’idiozia più pura, mentre certamente Steve Weintraub di Collider non ha trovato stupido il film avendo infatti sottolineato come abbia dimenticato per due ore tutto ciò che esisteva fuori dalla sala cinematografica. Il giornalista si è sentito trasportato in un altro tempo e in un altro spazio ed ha amato ogni secondo della pellicola.
Insomma ci pare proprio di poter dire che, con gli evidenti limiti dettati dal genere della pellicola, il film sia piaciuto e neanche poco. Certo è il giudizio del pubblico quello che conta alla fine, ma viste le premesse sospettiamo saranno pochi i fan delusi. Noi aspettiamo con ansia la prima italiana, nel mentre auguriamo a tutti lunga vita e prosperità.

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