Recensioni film in sala

Ti trovi qui:HomeCinema e dintorniIn salaSong 'e Napule - Recensione

Song 'e Napule - Recensione

Un film divertente e allo stesso tempo pieno di suspense e colpi di scena: i Manetti Bros. riescono nel loro intento, confezionando una commedia poliziesca, ambientata nel sorprendente mondo dei neomelodici a Napoli


Paco (Alessandro Roja), un pianista diplomato al conservatorio ma disoccupato, trova come unico sbocco lavorativo un posto in Polizia. La sua non è una vocazione, ma viene raccomandato al questore Vitali, che lo piazza subito a guardia di un deposito di merce sequestrata. Qui avviene l’incontro casuale con il solerte commissario Cammarota (Paolo Sassanelli), che lo coinvolge in un’azione di polizia in cui, proprio per il suo talento musicale, viene infiltrato in una band di neomelodici. Il leader del gruppo è Lollo Love (Giampaolo Morelli, già protagonista della serie tv diretta dai Manetti, L’Ispettore Coliandro), il cantante-idolo delle giovani napoletane e anche della figlia di un potente boss della camorra.
I fratelli Manetti centrano in pieno gli obiettivi che si pongono: all’interno del loro Song 'e Napule convivono il genere poliziesco, la commedia e non mancano scene piene di suspense e colpi di scena. L’ambientazione è affascinante e per certi versi inedita: si tratta di una pellicola girata quasi per intero nella vera Napoli, quella dei vicoli e dei quartieri del Centro Storico, che pochi registi scelgono al giorno d’oggi. Si sente la loro impronta personale, caratterizzata da dettagli sparsi ovunque (la passione per i fumetti, innanzitutto) e la particolare attenzione nel voler mostrare la vera natura delle cose. Sebbene si parta da un intento di puro intrattenimento, i temi affrontati sono comunque forti: la camorra non riveste un ruolo marginale, ma aleggia in tutta la narrazione, ora con tinte forti, ora venendo ridicolizzata. I protagonisti non sono macchiette, seppure si stia parlando di cantanti neomelodici, ma ognuno è costruito specificamente. In questo modo non sembrano vuoti, grazie anche alla sceneggiatura che risulta arricchita dai tratti personali che gli attori imprimono ai personaggi interpretati.

Molti napoletani si troveranno d’accordo sul fatto che pochi registi sono riusciti a raccontare così bene lo spirito della città e dei suoi abitanti in modo da coglierne atmosfere, luoghi e sonorità per poi trasferirle in maniera semplice e diretta al pubblico.

Vai alla scheda del film


Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.