Prossima fermata Fruitvale Station - Recensione
- Scritto da Nunzio Magistro
- Pubblicato in Film in sala
- Stampa
- Commenta per primo!

Oscar Grant (interpretato da Michael B. Jordan), è un giovane ragazzo afroamericano, dal passato burrascoso, che sospinto da un rinato senso di responsabilità, decide di dare una svolta alla sua vita. Si renderà conto velocemente che non sarà facile e che il suo passato di piccolo delinquente non è semplice da cancellare. Proverà ad essere un figlio migliore per sua madre (il premio Oscar Octavia Spencer), un padre presente per sua figlia, e a recuperare un lavoro onesto. La notte di Capodanno però, alla Fruitvale Station, l'incontro con il poliziotto sbagliato cambierà tutto.
Film intenso, molto coinvolgente, Prossima fermata Fruitvale Station cattura lo spettatore facendogli rivivere le ultime ore di Oscar, mettendo in risalto - e forse calcando anche un po' troppo la mano - il contrasto tra la possibile vita facile, dello spacciatore, e la spinta verso qualcosa di diverso per il personaggio e per chi gli sta intorno, analizzando anche uno spaccato della società americana, in cui la vera riabilitazione, di chi ha sbagliato ma vuole recuperare, non è mai facile. Il tema più controverso e che ha creato più dibattito, è la mano troppo violenta di alcuni esponenti della polizia americana, spesso con inclinazioni razziste.
Michael B. Jordan si dimostra all'altezza, anche messo a confronto della bravissima Octavia Spencer, interpretando alla perfezione il personaggio di Oscar e dimostrandosi una volta di più uno degli astri nascenti del cinema americano.
Il film ha vinto premio della giuria e premio del pubblico alla rassegna del cinema indipendente statunitense del Sundance Film Festival. Di certo un ottimo esordio per il regista Ryan Coogler, ma la mano di un big del cinema come Forest Whitaker, impegnato come produttore, ha certamente dato i suoi frutti.