Due agenti molto speciali
- Scritto da Roberta Bonori
- Pubblicato in Film in sala
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I numeri per diventare una star Omar Sy li ha tutti: è simpatico, alto, bello, e buca letteralmente lo schermo. Ed è su questo connubio di qualità che verte tutto Due agenti molto speciali, action-comedy cucita addosso al nuovo personaggio - francese - del momento.
Il plot non possiede nulla che non si sia già visto o sentito: è la storia della tipica coppia di poliziotti opposti (quello della bassa periferia e quello alto borghese) che si ritrovano per caso a lavorare sullo stesso caso. Tra scontri culturali e idealistici, alla fine della fiera si renderanno conto di essere più simili di quello che credevano.
Insomma, un vero e proprio calderone in cui sobbollire elementi da film come Beverly Hills Cop, Danko e Arma letale. Bisogna considerare questo lungometraggio di David Charhon anche una sorta di prolungamento del successo mondiale di Quasi amici, in cui si riprendono i picchi che hanno reso Sy popolare e li si rivisitano in salsa poliziesca. Una furbata. E, come per il precedente Quasi amici, anche in questo film il personaggio di Omar Sy è intavolato ad hoc sul lavoro della contrapposizione 'semplice-artefatto', grazie anche alla controparte Laurent Lafitte, meno brillante e più complementare. Il film nulla aggiunge al genere dell'action, ma è di sicuro una vetrina pulita per Sy, e una bella cavalcata d'onda per i francesi, che hanno captato il potenziale dell'attore che in molti stanno rinominando 'l'Eddie Murphy francese'.
Peccato, al solito, per la scelta di titolazione italiana. Due agenti molto speciali, infatti, in originale suonerebbe come “dall'altro lato della periferia” (De l'Autre Côté Du Périph) che dà una visione più chiara del film in toto. A parte i caratteri dei personaggi e i loro diversi backgrounds, questo buddy movie è infatti interessante per la focalizzazione dei pregiudizi che esistono tra la Parigi 'alta' e quella periferica, vero e proprio luogo a sé stante dove la realtà è spesso molto dura. Una realtà in cui Omar Sy è cresciuto, e dalla quale ha scelto di distaccarsi anche grazie all'inaspettato successo che ad oggi lo vede sotto tutti i riflettori del mondo.
Se non altro, Due agenti molto speciali è sincero con i suoi presupposti: un film di puro svago, che regala un'ora e mezza veloce e fluida di passatempo.