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I segreti di Osage County - Recensione

John Wells dirige un family drama non accomodante che forse brilla più di quel che merita grazie alle interpretazioni del suo cast all-star, con in testa una straordinaria Meryl Streep

Estate, contea di Osage in Oklahoma. La famiglia Weston si riunisce per il funerale del patriarca, Beverly (Sam Shepard). La vedova Violet (Meryl Streep), malata di cancro abusa di psicofarmaci; le figlie Barbara (Julia Roberts), Karen (Juliette Lewis) e Ivy (Julianne Nicholson). Barbara è accompagnata dal marito Bill (Ewan McGregor), con il quale è ormai in rotta, e dalla figlia ribelle Jean (Abigail Breslin). Karen arriva con il poco affidabile fidanzato Steve (Dermot Mulroney) mentre Ivy, l'unica rimasta in Oklahoma, ama il cugino Charles jr. (Benedict Cumberbatch), figlio della sorella di Violet, Mattie Fae (Margo Martindale), e di suo marito Charlie (Chris Cooper).
L'articolata sinossi serve a mettere in risalto, oltre all'importante cast, la coralità del film, anche se le parti principali sono ricoperte dalla Streep e dalla Roberts. Pur fornendo quest'ultima una delle migliori prove della sua carriera, a 'vincere il duello' non poteva che essere lei, la regina del cinema: Meryl Streep. Camaleontica, unica, regala un'altra interpretazione indimenticabile che le garantisce l'ennesima candidatura all'Oscar. Uno dei personaggi più antipatici di tutta la sua carriera: una matriarca 'fuori di testa' che rende la vita difficile alle figlie, rigida al limite del cinismo, ma per la quale si finisce per provare in fondo un senso di tenerezza grazie a quelle sfumature, date anche dalla magistrale performance dell'attrice, che riflettono un profondo senso di solitudine.
Il film è basato su un'opera teatrale e si vede. La casa è il palco, in particolare la tavola diventa luogo centrale durante il pranzo del funerale in cui Violet divora le proprie figlie, con battute ironiche e spietate, dando il via all'esplosione che fa saltare il coperchio che copriva una famiglia in apparenza abbastanza normale. Il regista, John Wells, riesce comunque a non trasformare il cinema in teatro. Osserva, ma non dimenticando qualche panoramica connette il paesaggio dell'Oklahoma con la narrazione, mentre il clima torrido dello Stato americano ad agosto contrasta con la freddezza dei rapporti all'interno delle mura di casa Wenston. Per il resto lascia spazio agli interpreti. Oltre alle due protagoniste principali si fanno notare in questo affresco generale soprattutto Margo Martindale e Chris Cooper, mentre a convincere meno anche per via dei personaggi chiamati a interpretare, tra il macchiettistico e il debole, sono Dermot Mulroney e Benedict Cumberbatch. A completare il cast, assieme ai nomi già fatti, c'è Misty Upham che veste i panni di una badante con origini indiane d'America che assiste come lo spettatore alla disintegrazione della famiglia Weston.

Al netto di alcune forzature il film funziona, rivelandosi un buon family drama non accomodante che forse brilla più di quel che merita di suo grazie all'unica attrice capace di nobilitare ogni pellicola: Meryl Streep.

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