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Jeune et Jolie (Festival di Cannes 2013 - In concorso)

François Ozon arriva al 66esimo Festival di Cannes con il film, in concorso, Jeune et Jolie, storia di una adolescente dei nostri tempi, consapevole della propria sessualità e di come sfruttarla

Strano a dirsi ma è dai tempi di Swimming Pool del 2003 che il regista francese François Ozon non partecipava nel concorso ufficiale al Festival di Cannes (sembra essere più affezionato alla nostra Mostra del Cinema!). Torna sulla Croisette con Jeune et Jolie, un racconto che ha in sé tutti gli aspetti preponderanti del cinema di Ozon, tra sessualità, dura realtà ed inserti comici, nonché grotteschi.
Vita di una ragazza di 17 anni che, scoperta la propria sessualità, intraprende inizialmente per puro caso un percorso di prostituzione, arrivando a diventare una occupazione molto redditizia e a tempo pieno. La vita dell’intraprendente Lea, dietro la quale si nasconde l’adolescente e pura Isabelle, è scandita dai numerosi messaggi dei suoi clienti. Tutto questo non è un gioco, o per lo meno, non lo è più.
Marine Vacth, algida e bellissima nella sua semplicità, rappresenta perfettamente la consapevolezza delle giovani ragazze d’oggi, ormai non più ignare del potere della seduzione del proprio corpo, ma consce di poterne trarre un vantaggio sopratutto economico. Internet e le chat sono lo strumento per 'farsi conoscere'.
Attraverso la divisione in capitoli, che rispettano le quattro stagioni scandite da altrettanti temi musicali, il film alterna la rigidità di una messa in scena pulita a senza inutili orpelli con delle trovate nella scrittura molto divertenti e realistiche.

Ozon non giudica la sua protagonista, la lascia libera di vivere la sua vita senza inneggiare ad una moralità scontata; l’autocompiacimento non fa parte di questo cineasta, e a lui vai il merito di aver saputo trattare un tema così delicato come un soffio leggero e uno sguardo mai morboso.
Presenza d’eccezione sul finale del film Charlotte Rampling, musa ispiratrice del regista, alla quale viene assegnato il dialogo più convincente con la giovane ragazza. Un dialogo che non usa mezzi termini e false ipocrisie.

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