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I 20 film europei e italiani più attesi del 2014

Secondo appuntamento con i film più attesi del 2014. Questa volta ci spostiamo in Europa con un piccolo salto in Italia. Da Moretti a Sokurov, dall'immortale Resnais all'inossidabile Verdone: scopriamo i 20 titoli con cui il cinema del Vecchio Continente attirerà l'attenzione del pubblico

In che modo il Vecchio Continente e la nostra Italia rispondo all'armata di Hollywood per il 2014 cinematografico? Con tante storie in cui trionfa il genere biografico, lo studio dei personaggi storici e forse la poca originalità. Questo sulla carta. I film, però, li creano i registi con le immagini e la loro poetica. Quindi la sorpresa è dietro l'angolo, almeno speriamo. Per quanto riguarda il cinema italiano, in attesa di sapere se La grande bellezza di Paolo Sorrentino riuscirà a dare un po' di apparente ossigeno alla nostra cinematografia, ci affidiamo a nomi noti e a pochi outsider, nell'auspicio di avvistare realmente qualcosa di nuovo al largo delle idee.
Ultima annotazione. Abbiamo preferito non inserire nella graduatoria La sedia della felicità, ultima pellicola diretta da Carlo Mazzacurati, presentata all'ultimo Torino Film Festival e in uscita nelle sale a primavera. Lo citiamo fuori classifica per tributare a questo film uno spazio speciale e, contemporaneamente, un ricordo particolare al bravo Mazzacurati e alla sua capacità di narrare con leggerezza e profondità un'umanità spesso in crisi ma pervasa da un forte senso di riscatto.


20. Sotto una buona stella, di Carlo Verdone (Italia)

L'incipit della nostra Top 20 è dedicato a un pezzo del nostro cinema, Carlo Verdone. Dopo il successo ottenuto per la sua interpretazione ne La grande bellezza, il buon Verdone ritorna alla sua amata commedia ambientata nella borghesia romana. Il protagonista, interpretato dal regista, è un uomo d'affari, separato, con un buon lavoro e una bella casa, il quale da un giorno all'altro si trova a fare il papà (e anche la mamma) di due figli di vent'anni e una nipote. Come se non bastasse si mette in mezzo anche la vicina, interpretata da Paola Cortellesi. Verdone si affida quindi per il suo ritorno alla macchina da presa a un territorio cinematografico che conosce molto bene. In uscita il 13 febbraio.

 

 

19. Allacciate le cinture, di Ferzan Ozpetek (Italia)

Non si segnala per grande originalità la nuova pellicola del regista italo-turco Ferzan Ozpetek. I protagonisti sono Elena (Kasia Smutniak), Antonio (Francesco Arca), e Fabio (Filippo Scicchitano), impegnati in un ménage à trois fatto di passione, amore, amicizia e omosessualità latente. Si attendono commenti dopo l'uscita il 6 marzo prossimo.

 

 

18. Grace di Monaco di Olivier Dahan (USA/Francia/Belgio/Italia)

Dopo aver girato il biopic su Edith Piaf dal titolo La Vie en Rose, il regista francese Olivier Dahan si avvicina a un altro mito, Grace di Monaco. La più bella principessa della Storia rivive attraverso il volto e lo spirito di Nicole Kidman e avrà l'onore di aprire, fuori concorso, il prossimo Festival di Cannes il 14 maggio in anteprima mondiale. Al fianco di Nicole, c'è Tim Roth che interpreta il Principe Ranieri III di Monaco. Queste sono le notizie liete. Quelle meno incoraggianti vengono direttamente dalla famiglia Grimaldi, andata su tutte le furie per il modo in cui la principessa è stata rappresentata. La pellicola, infatti, metterebbe a fuoco in particolare il 1962, anno in cui Grace si ritrovò divisa tra i suoi compiti di regnante nel frenare l'invasione francese nel Principato e quelli di attrice in quanto Alfred Hitchcock la chiamò per essere protagonista del suo nuovo lavoro. Il 15 maggio, giorno di uscita in Italia di Grace di Monaco, ci chiariremo le idee...

 

 

17. La bella e la bestia, di Christophe Gans (Francia)

Restiamo in territorio transalpino per segnalare nelle posizioni di rincalzo il nuovo lavoro di Christophe Gans. Come nel caso di Dahan, anche Gans ha scelto di solleticare l'immaginario collettivo con un film incentrato su un tema con cui i suoi conterranei hanno una certa confidenza: La bella e la bestia. I protagonisti sono la bella Léa Seydoux e lo sguardo bestiale di Vincent Cassel all'interno di una storia iper-conosciuta. In Italia lo vedremo il 27 febbraio dopo il passaggio al prossimo Festival di Berlino.

 

 

16. Il ragazzo invisibile, di Gabriele Salvatores (Italia, Francia, Irlanda)

Il nostro Gabriele Salvatores ama gli adolescenti. In questa nuova pellicola, le cui riprese sono iniziate a settembre 2013 a Trieste, descrive la vita di un giovanissimo ragazzo che ha il super-potere di rendersi invisibile. Nel film il protagonista è attorniato da circa 800 ragazzi scelti tra attori non professionisti, da Valeria Golino, nei panni della madre, e da Fabrizio Bentivoglio, nei panni dello psicologo del ragazzo. Sulla carta Il ragazzo invisibile sembrerebbe un fantasy fantascientifico, ma in realtà sembra più una metafora della solitudine dei ragazzi di oggi. Data di uscita ancora da confermare.

 

15. La trattativa, di Sabina Guzzanti (Italia)

Il nuovo lavoro di Sabina Guzzanti è una storia italiana per italiani. La regista-attrice romana, dopo due anni di silenzio, torna con un film-inchiesta sulle trattative Stato-Mafia. L'idea, come lei stessa ha affermato, le è venuta intervistando il super testimone Massimo Ciancimino in occasione di Draquila, la sua precedente pellicola. Il nuovo film della vulcanica Guzzanti, almeno da quanto emerge dalle sue dichiarazioni, è una lunga vicenda, senza fine, composta da mafia, camorra, 'ndrangheta, ministri, servizi segreti, americani, esercito, israeliani e tutto quanto di marcio ha contraddistinto la storia d'Italia. Anche in questo caso la data di uscita è da confermare.

 

14. La chambre bleue, di Mathieu Amalric (Francia)

Il plurimpegnato Mathieu Amalric, attore, regista, sceneggiatore, produttore, ha pronto un nuovo lungometraggio: La chambre bleue, tratto dall'omonimo libro di Georges Simenon, in uscita ad aprile in Francia. La storia narra di Julien Gahyde che, arrestato per la morte della moglie Delphine, ricorda la sua breve e intesa storia adulterina con Esther Despierre. Niente di nuovo, ma il buon Amalric saprà affascinare il suo pubblico.

 

 

 

13. Mr. Turner, di Mike Leigh (Regno Unito)

Ci spostiamo sull'Isola Brittanica, dove continua il legame tra il cinema e i personaggi storici. Mike Leigh è un regista vincitore a Cannes e Venezia e gode di una buona fama artistica. Per il suo nuovo lavoro, ha deciso di tributare una sua riflessione al maestro inglese William Turner, pittore intenso e sensazionale che fece della luce e dell'espressione la sua rivoluzione artistica. La pellicola sembrerebbe un biopic in costume in cui il regista vuole porre in evidenza la personalità esplosiva e compulsiva del pittore. Il film uscirà nella seconda metà dell'anno con una strizzatina d'occhio ad Alberto Barbera per essere presentato alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia.

 

 

12. Jimmy's Hall, di Ken Loach (Regno Unito)

Un regista inglese che racconta un personaggio della storia irlandese. Lui, il cineasta, è Ken Loach, che ha deciso di narrare le gesta di Jimmy Gralton, un ragazzo comunista che, nel 1921, realizzò il suo sogno più bello: costruire una sala da ballo in cui i giovani potessero andare a divertirsi, discutere e conoscersi. Non c'è lieto fine nella vicenda, ma rivive la potente dichiarazione di immagini di quello spirito di libertà e vita che ha pervaso i film di Loach in tutta la sua carriera. Si vocifera che Jimmy's Hall sia l'ultimo film di finzione del regista inglese che ha in mente successivamente di dedicarsi interamente ai documentari dopo il successo di The Spirit of '45. Bisognerà attendere probabilmente il Festival di Cannes a maggio per godersi l'ultima fatica di Ken 'Il rosso' Loach.


11. 15-18: l'Italia in guerra, di Ermanno Olmi (Italia)

Il cinema di Ermanno Olmi ha una stretta relazione con la Storia. Questa volta l'obiettivo del regista bergamasco si poserà sulla Prima Guerra Mondiale, più specificatamente sul fronte nel Nord-Est subito dopo le disfatte del 1917. Olmi ci ha abituati a portare nei suoi film la cruda realtà, la verità e soprattutto a stimolare la memoria e la riflessione attraverso una precisa e attenta narrazione dei fatti. Questo approccio sembra valere anche per 15-18: l'Italia in guerra, le cui riprese sono inizate a inizio gennaio sull'Altopiano dei Sette Comuni ad Asiago.

 

10. The Trip to Italy, di Michael Winterbottom (Regno Unito/Italia)

Michael Winterbottom ha deciso di rendere omaggio all'Italia. I due protagonsti del suo The Trip to Italy, interpretati da Rob Brydon e Steve Coogan, decidono di percorrere un gran tour culinario in sei regioni del Belpaese per assaggiare sei differenti eccellenze culinarie. Come due scrittori romantici intenti nel Grand Tour ottocentesco, i due uomini visitano la Liguria, Roma, la Toscana, Amalfi e Capri, per assaporare e capire meglio l'Italia. Il film è stato già presentato al Sundace Film Festival e dovrebbe arrivare da noi ad agosto.

 

 

9. Two Days, One Night, di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio)

Dopo Loach, arrivano altri due grandi registi europei degli ultimi anni, i fratelli Dardenne. Per Two Days, One Night, in uscita in agosto, hanno assoldato Marion Cotillard, oltre al loro attore feticcio Fabrizio Rongione. Il film racconta di Sandra e dell'unico week-end a sua disposizione per convincere i suoi colleghi a rinunciare alla loro indennità, affinché lei possa tenere il suo posto di lavoro. Sulla carta il film dovrebbe essere una buona riflessione sui nostri tempi difficili.

 

8. Under the Skin, di Jonathan Glazer (Regno Unito)

Primo outsider. Il regista 'pop' Jonathan Glazer ha deciso di incantare il mondo, proponendo in Under the Skin le botticelliane fattezze del corpo nudo di Scarlett Johansson. Il nuovo film del regista inglese, però, non si segnala solo per questo, ma per essere una storia a metà tra il dramma e la fantascienza in cui la bella biondina interpreta un alieno caduto sulla Terra che si diverte a uccidere gli uomini socialmente inutili. La sua missione perde di valore nel momento in cui la ragazza si rende conto della sua missione e finisce anche lei per essere la vittima. Presentato all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, Under the Skin dobrebbe uscire non prima di maggio con un carico di fascino non indifferente, dato oltre che dal corpo della Johnasson, anche dalla regia di Glazer.

 

7. Tir, di Alberto Fasulo (Italia)

La prima sorpresa italiana del 2014 potrebbe essere rappresentata da questa pellicola insignita del premio come Miglior Film al Festival di Roma 2013. Tir narra di Branko, interpretato da Branko Zavrsan, insegnante senza lavoro che per mantenere la sua famiglia è costretto a guidare il suo tir per il Vecchio Continente, scoprendone i limiti e la crisi. Tir è una piccola fiammella di speranza nel panorama del cinema italiano alimentata dal buon talento di Alberto Fasulo, documentarista che si cimenta con un occhio critico alla finzione.

 

 

6. Locke, di Steven Knight (Regno Unito)

Anche Locke, come Tir, ha al suo centro un uomo al volante lungo il suo Paese, in questo caso l'Inghilterra. Cambia il fine perché Ivan Locke, il protagonista, viaggia per ricostruire la sua vita che lui stesso sta disgregando compiendo una serie di scelte lungo il percorso che sta compiendo in macchina. Il film ha un solo protagonista: il mezzo busto di Tom Hardy, che per 85 minuti guida un'auto e parla al telefono con la moglie, il figlio, il suo assistente, il suo datore di lavoro e lo spirito di suo padre. Non vi diciamo altro per non rovinarvi la visione del film... Questa produzione inglese ha convinto e affascinato pubblico e critica alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia in quanto è una storia di rinascita e di responsabilità seppur tratti di un perdente.

 

 

5. Il giovane favoloso, di Mario Martone (Italia)

No, non è né un calciatore, né tantomeno un tronista, il giovane del titolo del nuovo lavoro di Mario Martone. E' invece uno dei padri della letteratura italiana e mondiale, Giacomo Leopardi. Girato tra Recanati, Napoli, Firenze e Roma, il film di Martone, interpretato da Elio Germano, narra la vita di Leopardi, ma soprattutto il rapporto, come ha sottolineato il regista, tra la sua figura e il suo tempo. Un altro film sul passato dopo Noi credevamo, ma Martone ci ha abituati a volgere lo sguardo indietro per spiegare il presente e il futuro. La pellicola è costata 8 milioni di euro che rappresentano un'enormità per i budget italiani, e ha grandi ambizioni internazionali. In attesa della data di uscita ufficiale, ma l'uscita è comunque prevista entro il 2014.

 

4. Life of Riley, di Alain Resnais

Dopo Loach, Olmi, i Dardenne e Martone, all'appello arriva un altro grande della macchina da presa, Alain Resnais. Con Life of Riley (Aimer, boire et chanter) il 91enne regista francese propone una commedia corale che si compone di 13 personaggi. Tutti loro un giorno vengono convocati al funerale di un amico, il drammaturgo Antoine d'Anthac, nella sua villa nel villaggio di Peillon. Qui per volere del defunto devono guardare il video dello spettacolo teatrale Orfeo ed Euridice che ognuno di loro ha interpretato in passato. La villa, così, si trasforma in un grande palcoscenico in cui ognuno degli ospiti propone la sua interpretazione del testo. Cinema e teatro si fondono nell'idea dell'immortale Resnais. Il film, atteso al Festival di Berlino, dovrebbe arrivare in Italia lungo il 2014.

 

 

3. Nymphomaniac: Volume II, di Lars von Trier (Danimarca)

In Italia non è nemmeno uscito Nymphomaniac che Lars van Trier ha già presentato a dicembre 2013 in Danimarca Nymphomaniac: Volume II, secondo capitolo dei disturbi erotici di Joe, Charlotte Gainsbourg. Dopo essersi resa insensibile all'orgasmo, la ragazza, in cura da Seligman (Stellan Skarsgard), cerca nuovi stimoli nel torbido e proibito. Quindi oltre a fare sesso con sconosciuti in treno o farlo con la testa nell'acqua, scopre nel ragazzo con cui ha perso la verginità il risultato migliore della sua ricerca nelle perversioni. Von Trier si merita la terza piazza di questa classifica perché è sempre spiazzante. Il film si preannuncia scioccante con la speranza che sia accompagnato da una buona dose di riflessione.

 

 

2. Mia madre (O Margherita), di Nanni Moretti (Italia)

Ufficialmente non si sa nulla sulla nuova pellicola di Nanni Moretti. Si dice che le riprese siano iniziate a gennaio 2014 e che Margherita Buy dovrebbe interpretare la madre del regista, Margherita. Il regista romano torna a una storia più intimista dopo Il Caimano e Habemus Papam, anche se in realtà Mia madre (o Margherita) dovrebbe essere una metafora per comprendere la confusione sociale e culturale contemporanea.

 

1. Francofonia - Le Louvre Under German Occupation, di Aleksandr Sokurov (Russia/Francia/Germania)

Prima posizione per il grande Aleksandr Sokurov. Il film dovrebbe essere pronto per la metà del 2014 in tempo per finire nelle mani di Cannes e come suggerire il titolo dovrebbe parlare del Louvre durante l'occupazione nazista in Francia. Non sono trapelate molte notizie in merito, solo alcune foto in cui si vede Sokurov passeggiare nel Louvre insieme a Napoleone. Rimaniamo in attesa del nuovo lavoro del maestro russo.

 




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