One Day When the Rain Falls - Recensione (AsiaticaFilmMediale 2013)
- Scritto da Massimo Volpe
- Pubblicato in Asia
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Si può usare in uno stesso film un esile filo narrativo che unisce tre storie parallele raccontate come fossero un racconto esistenzialista uno, horror l'altro e commedia brillante il terzo? Il regista indonesiano Ifa Isfansyah cerca di dare una risposta utilizzando una tecnica quasi sperimentale che va oltre i film ad episodi o i film a staffetta (quale Triangle ad esempio): parte da un momento comune banale, una cena in cui attorno ad un tavolo, in una serata piovosa, sono riuniti padre e tre figli.
Finita la cena, ognuno per la sua strada, ed in successione - che però di fatto è contemporaneità simbolizzata ogni volta da un rewind narrativo che riporta tutto al punto di partenza (i saluti sulla veranda di casa) - assistiamo a cosa succede ai tre figli dell'anziano uomo.
Il figlio piccolo che vive col vecchio è gay e cerca disperatamente di dirlo al padre, uomo religioso abbandonato dalla moglie perché avviato alla demenza senile cui si oppone il ragazzo tempestando la casa di foglietti con avvertenze e istruzioni. Il tempo passa nell'angoscia del ragazzo, tra preghiere e immagini in tv e nulla viene svelato, anzi il segreto diventa sempre più ermeticamente chiuso nella stanza del giovane.
La figlia lascia la casa del padre in bicicletta, viene aggredita lungo il percorso, torna a casa, e fra paure ed ossessioni che vedono sempre la madre al centro di tutto, vive una sorta di incubo notturno.
Il figlio più grande con fidanzata al seguito si vede piombare in casa la sua ex proprio mentre i due giovani cercano di escogitare qualcosa che eviti una probabile gravidanza indesiderata frutto di una sveltina consumata scomodamente.
Se nel primo segmento il clima intimista è ben reso grazie anche ad una fotografia negli interni molto aderente, nel racconto horror domina più la confusione e il ricorso ai trucchetti del mestiere, nell'ultimo infine si ride beffardamente soprattutto per l'intreccio strano ed assurdo che si crea.
Nel complesso One Day When the Rain Falls è lavoro che merita la visione, se non altro per una certa arditezza strutturale sulla quale il regista ripone gran parte delle sue carte e pur non essendo film da tramandare ai posteri come capolavoro, né da far sbavare i salotti festivalieri e dintorni sempre pronti ad esaltare il cinema emergente, indubbiamente mostra una certa capacità da parte di Isfansyah nel muoversi tra i generi.