Ralph Fiennes parla di The Grand Budapest Hotel e di Wes Anderson
- Scritto da Luca Polacco
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Nella pellicola l'attore interpreta il concierge Gustave H, che si troverà, suo malgrado, impelagato in un omicidio proprio all'interno del suo leggendario albergo, contemporaneamente al furto di un dipinto rinascimentale inestimabile.
Fiennes ha ammesso di essersi molto divertito durante le riprese della pellicola, anche se ha vissuto la lavorazione come una sfida. Questo perché Wes Anderson sa essere un regista molto 'guardingo' nelle sue scelte, come lui stesso ammette, ma in una maniera adorabile. Pare che Fiennes chiedesse ad Anderson di lasciargli fare alcuni ciak in maniera diversa da come lui li voleva originariamente, in modo più libero, più d'istinto. Ogni attore che lavora con Anderson non sa però minimamente se il ciak che ha portato a casa, fatto come il regista vuole o più d'istinto, verrà poi utilizzato per il montaggio, sebbene il risultato finale sia sempre e comunque soddisfacente.
Secondo Fiennes, comunque, per quanto è riuscito a conoscere Anderson, la scelta di una ripresa o di un'altra deriva più semplicemente da quanto essa sembra più vera possibile.
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