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3D, influenze giapponesi e Transformers: Guillermo del Toro parla di Pacific Rim

L'1 luglio è andata in scena la premiere dell'ultimo lavoro di Guillermo del Toro, Pacific Rim. Città del Messico è stata scelta come capitale dei robottoni e il regista, essendo di casa, non si è fatto attendere come mattatore dell'evento.

Assenti Charlie Hunnam (ma già si sapeva) e Idris Elba (lui era atteso ma non c'è stata traccia dell'attore), era presente invece l'intero resto del cast con, oltre a Del Toro, Rinko Kikuchi, Charlie Day e Ron Perlman. I quattro hanno dato vita ad uno show di un'ora in cui hanno scherzato e risposto a varie domande, anche se bisogna dire che la vera star era proprio il regista. Addirittura qualcuno, come Perlman, non ha aperto bocca per buoni 40 minuti se non per dire, incalzato da una domanda di un giornalista, "non ricordo la domanda che mi hai fatto".
Del Toro
ha parlato del suo film, di ciò a cui si è ispirato, della cultura pop giapponese che lo ha sempre accompagnato fin da piccolo e di vari altri temi: "Per i film di azione o di avventura, devo ammettere che la mia preferenza ormai va al cinema in 3D", ha spiegato il regista. "Ho chiesto agli studios della Legendary il completo controllo sul 3D. Ho chiesto qualcosa come 40 settimane per la conversione dal 2D al 3D, che solitamente richiede dalle 8 alle 12 settimane per essere completato, ed hanno accettato. Credo che le persone saranno felici di questo traguardo. Il 3D è ormai il mio formato preferito, ma non è assolutamente valido per tutte le pellicole. Se avete però la possibilità di vedere Pacific Rim in 3D, fatelo. Ne vale la pena".
Del Toro si è poi soffermato sulle sue passioni e sull'influenza che ha avuto la cultura giapponese sul suo film: "Pacific Rim è dedicato a Ishiro Honda e Ray Harryhausen, i due più grandi creatori di mostri nel cinema. La mia generazione è cresciuta con l'arrivo di icone giapponesi come Ultraman, Kimba il leone bianco, i film di Godzilla e Gamera. Se dovessi rivedere un film di Godzilla, oggi probabilmente ne uscirei ancora più felice di quando lo vedevo da bambino. Le generazioni di oggi non hanno questi film e voglio che i ragazzini escano dopo aver visto Pacific Rim tirando pugni all'aria, felici e parlando di quanto sia stato bello".
Infine la risposta alla domanda che tutti si aspettavano: "Non ho mai visto Evangelion. Posso accettare come influenza Patlabor, quello sì e Tetsujin 28 Go (in Italia Super Robot 28, ndr.), non ho problemi a dire che mi hanno influenzato. Ho i dischi di Evangelion, ma non li ho ancora mai aperti. Ma ci tengo a precisare che Pacific Rim è un film fatto da un fan, non un fan-film".
C'è stato anche spazio per una stilettata ai colleghi di Transformers ed un'affermazione che farà felici molti fan del genere: "I Transformers sono grandi più o meno quanto l'unghia del più piccolo dito della mano di uno Jaegers. E io dico, meno reboot e più robot".
Del Toro
si è già aggiudicato un angolo nel cuore di tutti noi.

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