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Ancora azione per Mark Wahlberg

"Ho accettato di buon grado di tornare nel ruolo in cui mi sento più a mio agio, ossia quello dell'eroe riluttante. Con mio padre vedevo sempre film come Chinatown e Serpico, ed è quella la dimensione in cui mi piace recitare": Mark Wahlberg sbarca a Roma e ci racconta tutto sul suo coinvolgimento in Broken City, thriller che parla di corruzione e tradimenti

Si è presentato in un perfetto completo con cravatta annessa, concedendo uno sparuto quarto d'ora di interviste nella splendida sala Torlonia dell'Hotel De Russie a Roma. Nonostante la fretta, Mark Wahlberg ha parlato in modo molto chiaro e lucido del nuovo progetto di cui è protagonista, Broken City (da domani nelle sale distribuito dalla 20th Century Fox), un film che promette essere molto più che una semplice pellicola sugli scandali politici, ma una vera e propria critica sociale nei confronti di un'America (secondo Wahlberg) sempre più corrotta.

La sua carriera si sta espandendo sempre di più: quanto la diverte interpretare questi ruoli da eroe?
Mark Wahlberg:
In realtà mi piace fare le cose più svariate. Ho girato Broken City subito dopo aver finito Ted, e ho accettato di buon grado di tornare nel ruolo in cui mi sento più a mio agio, ossia quello dell'eroe riluttante. Con mio padre vedevo sempre film come Chinatown e Serpico, ed è quella la dimensione in cui mi piace recitare.

Lei pensa di poter essere una sorta di erede di attori del genere action, tipo Arnold Schwarzenegger?
M.W.
: Non so se considerarlo un complimento o no (ride). Io mi auguro di sicuro di avere una carriera lunga, ma non credo mi addentrerò nel campo politico per poi tornare a fare film una volta uscitone. Quando ho cominciato la mia carriera, sembrava che potessi interpretare un solo tipo di ruolo, e invece mi sono liberato facendo anche altro. Broken City mi ha dato sicuramente un qualcosa in più, ha aggiunto qualcosa alla mia carriera.

La sceneggiatura di Broken City è stata per molto tempo nella black list di Hollywood come una delle migliori sceneggiature mai scritte. Cosa ne pensa? Inoltre crede che esistano davvero delle 'broken city' in America?
M.W.:
Devo dire che tutte le città negli USA hanno problemi di corruzione, ma quelle della California sono forse messe peggio. Le città hanno grossissimi problemi. Diciamo che quello che mi ha attirato in Broken City è il fatto di essermi reso conto che gli studios non volevano mettere soldi per produrre un film del genere, e poi mi sono reso conto del perchè. Ho voluto fortemente realizzare questo film in maniera indipendente per avere il controllo creativo sul prodotto: non volevo che si rimaneggiasse il film per il botteghino, volevo essere libero. Questo ci è costato molto, anche in termini di soldi. Abbiamo lavorato quasi gratis, ma i grandi attori non si fanno certi problemi se il messaggio che si vuole trasmettere è di un certo tipo.

L'idea del cittadino medio che può incastrare i corrotti è molto affascinante... Cosa ne pensa?
M.W.:
Assolutamente sì, è anche il concetto dello scandalo che attira molto.

C'è una maggiore libertà di espressione, secondo lei, quando si produce per la televisione?
M.W.:
In un certo senso sì, ma dipende sempre per chi lavori. Per la HBO sicuramente si è liberi, ti consentono di essere il più creativo possibile. E' una situazione sicuramente diversa dai grandi studios, dove ci si fa influenzare dai sondaggi e dal risultato al botteghino.

Da giovane era caduto nel ruolo dell'eterno cattivo, ora invece la vediamo sempre più spesso nei panni dell'umile eroe. Le piace proprio interpretare questo tipo di personaggio?
M.W.:
Sì, mi piace perché mi identifico in questi ruoli. I miei prossimi film però mi porteranno ad avere ruoli molto diversi: per esempio sarò un body builder pazzo nel film di Michael Bay, e un comico cowboy nel film di Denzel Washington.

Che tipo di progetto la convincerebbe a diventare il protagonista di una serie tv?
M.W.:
In realtà non mi interessa buttarmi nella televisione, non ora, più che altro perché mi piace cambiare spesso, quindi al massimo riuscirei a girare una sola stagione di qualsiasi cosa. Inoltre il miglior ruolo in tv è già stato interpretato da Steve Buscemi in Boardwalk Empire!

Agli Oscar ci sarà una riunione tra lei e Ted. E' previsto anche un sequel a questo punto?
M.W.:
Sì, faremo Ted 2! E non perdetevi la notte degli Oscar. Ci sarà molto da vedere tra Ted e Seth MacFarlane. E sicuramente nessuno sarà al riparo dagli insulti di Ted. Almeno come non lo sono stato io durante le riprese!

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