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Jersey Boys - Recensione

Dal regista Clint Eastwood, la versione per il grande schermo del musical premio Tony, Jersey Boys. Un appassionato, divertito e divertente tributo alla musica

New Jersey 1951. Quartiere italiano. Se sei un ragazzo di queste parti, hai solo due opportunità per uscire dal quartiere: diventare un gangster o diventare famoso. Fu così che Tommy, Frankie, Nicky e Bob scelsero la seconda opzione e diedero vita, non senza difficoltà e duro lavoro, ai leggendari Four Seasons.
Basato sul celebre musical, Jersey Boys segna il ritorno nelle sale del Clint Eastwood regista. Un ritorno attesissimo che non tradisce per nulla le alte aspettative. La pellicola si rivela infatti una riuscitissima commedia musicale, brillante e godibile, in cui la musica è assoluta protagonista. Da Sherry a Walk Like a Man, passando per Can't Take My Eyes Off You, sono tanti i classici della band di cui vediamo la nascita: queste canzoni, oltre ad accompagnare la narrazione filmica, servono anche per esplicitare la storia personale dei singoli protagonisti. Dietro queste allegre e contagiose melodie si nascondo quindi quattro 'bravi ragazzi' cresciuti a stretto contatto con la criminalità, la galera e la povertà, sostenuti solo dall'idea che col sacrificio e la costanza nulla sia impossibile. L'importante è restare uniti. Ad ogni costo.
Il film infatti, a differenza del musical, scende più a fondo nelle vite dei singoli personaggi, esplorandone anche le vicende private e le singole personalità lontano dai riflettori, mostrando come non sia tutto oro ciò che luccica. Geniale in questo senso la scelta di lasciare la conduzione della narrazione letteralmente nelle mani dei quattro Seasons che, a turno, sfondano la 'quarta parete' esponendo il proprio punto di vista direttamente al pubblico, dando così vita ad una sorta di coralità molto coinvolgente ed intrigante.
Il cast poi, costituito principalmente da attori semisconosciuti, risulta perfetto (peccato per un doppiaggio non certo all'altezza..) in ogni frangente, esaltato dalla perfetta regia di Eastwood e dalla splendida fotografia di Tom Stern.

Un appassionato, divertito e divertente tributo alla musica dunque questo Jersey Boys, opera emozionante dalla prima all'ultima nota che ci restituisce un Clint sì più spensierato del solito ma comunque fedele alla sua poetica. Grazie.

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