Recensioni film in sala

Ti trovi qui:HomeCinema e dintorniIn salaSolo gli amanti sopravvivono - Recensione

Solo gli amanti sopravvivono - Recensione

Jim Jarmusch torna alla regia dopo alcuni anni di assenza dal grande schermo con un intrigante film sui vampiri che indaga le fragilità della natura umana e le brutture della società odierna


Adam ed Eve sono due stralunati ed enigmatici vampiri. Lui è un musicista, lei una tuttologa dalla cultura sconfinata. I due sono sposati, ma vivono in parti opposte del globo fino a che la depressione di lui non costringerà lei a ricongiungersi con l'amato fino a che morte non ci separi.
OK, detta così non è che ispiri molto la storia, ma dire di più equivarrebbe a spoilerare dettagli e suggestioni che lasciamo a voi lettori/spettatori. Passiamo dunque a parlare del film.
Solo gli amanti sopravvivono segna il ritorno nelle sale di Jim Jarmusch, una delle icone del cinema indipendente americano degli ultimi 20 anni, e lo fa tradendo in parte le altissime aspettative. Osannato infatti dalla critica di tutto il mondo, il nuovo lavoro del regista americano, pur dimostrandosi un deciso passo in avanti rispetto al precedente The Limits of Control, non colpisce pienamente nel segno restando 'solamente' uno splendido esercizio di stile. Sì, perché se da un lato questa ballata dark, malinconica, stralunata e romantica risulta perfettamente confezionata, cesellata da una fotografia ed uno stile registico impeccabili e suggestivi ed ottimamente interpretata da un cast di primissimo livello (menzione particolare per l'eterno John Hurt, chapeau!), è dal punto di vista contenutistico che lascia parecchio a desiderare. Va bene, vampiri così ironici, cool e rockettari sono senz'altro personaggi accattivanti e va bene pure la riflessione sull'arte e la cultura come fonti uniche di difesa da questo genere umano ridotto ormai ad una massa di zombie senz'anima né prospettive; ma la questione centrale, l'amore salvifico ed imperituro, unico vero motore di vita e prosecuzione dell'esistenza menzionato nel titolo, non viene affrontata e sviscerata quasi per nulla, portando lo spettatore a chiedersi spesso dove si voglia andare a parare fino allo spiegone finale a dir poco ridondante.

Pur non mancando di momenti davvero emozionanti, il nuovo lavoro di Jim Jarmusch delude quindi un poco le aspettative, risultando un film godibile ed intrigante ma nulla più.

Vai alla scheda del film



Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.

Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.