Extra cinema: speciali, interviste, approfondimenti e rubriche

Ti trovi qui:HomeCinema e dintorniExtra cinemaLink Movies - LinkinMovies.it
Link Movies

Link Movies

A Natale è meglio guardarsi un bel film

La proposta cinematografica casalinga per Natale è ampia e variegata. Quale pellicola, quindi, gustare, tutti assieme? Proponiamo una breve selezione dei 5 film che meglio possano allietare le vostre vacanze. Fine del mondo, neve, pioggia, freddo, dubbi, incertezze, pessimismo e velato ottimismo. Questo è l'affresco del Natale 2012 e non è certo dei migliori. Persino la grande corsa al regalo quest'anno sembra essersi interrotta; gli italiani, dicono le statistiche, preferiscono stare a casa con la propria famiglia. Quindi cosa fare rinchiusi nella propria abitazione? Ovviamente guardarsi un bel film, stretti tutti assieme sotto una coperta in attesa che un meteorite (reale o politico) si abbatta (?) sulla nostra amata nazione. In doveroso ordine decrescente sono qui proposte le 5 migliori pellicole sul tema del Natale o che ricordano la sua bella atmosfera. Prima di cominciare mi sento in dovere di menzionare una pellicola che non aggiungerò alla classifica. Si tratta del film di Lorenzo Bassano del 2004 dal titolo Natale a casa Deejay famoso perché è stato il primo lungometraggio realizzato da una emittente radiofonica, Radio Deejay e dai suoi collaboratori. Ispirato alla novella di Charles Dickens A Christmas Carol non sarà certo ricordato per la fattura artistica, né per l'irreprensibile ritmo, ma Linus nei panni di Ebenezer Scrooge e Platinette in quelli del Fantasma del Natale presente, meritano una sbirciatina su Youtube. 5. La posizione numero 5 è riservata a Vacanze di Natale di Carlo Vanzina, del 1983. Lo menziono in quanto è stato il capostipite di un fortunato genere di commedia italiana che per circa 20 anni ha accompagnato il Natale degli italiani, nonostante, soprattutto negli ultimi anni, sia stata caratterizzata da una deriva trash e patetica. Inoltre Vacanze di Natale fu un formidabile affresco della bella Italia (da bere) che all'inizio degli anni Ottanta era colma di ottimismo e felicità e ancora depositaria del positivo spirito natalizio.     4.Non è certo una pellicola per famiglie, perché è dissacrante e scorretto. Sto parlando di Babbo Bastardo (Bad Santa) di Terry Zwigoff del 2003. I protagonisti sono Willie, un Billy Bob Thorton spettacolare nella sua cattiveria, e Marcus, Tony Cox, un duo di piccoli criminali senza peli sullo stomaco, pronti a prendersi gioco anche dei bambini per raggiungere il proprio scopo. Tra battute acide, ossessioni molto poco natalizie e grandi bevute questo film racconta molto bene come anche nel giorno più bello dell'anno si può essere un po' scorretti.     3.Proprio come Willie anche Kris Kringle, Edmund Gween intrattiene i bambini sulle proprie ginocchia nei grandi magazzini Cole di New York. Lui, però, è buono, generoso e aiuta davvero i più poveri indicando loro dove comprare cibo a un prezzo minore. Fa questo perché lui è il vero Babbo Natale. Il film è il Miracolo della 34° strada (Miracle on 34th Street) film per eccellenza di Natale per l'atmosfera che si respira e per il trionfo del bene sul male. Diretto da George Seaton è stato girato nel 1947 ma a tutt'oggi rappresenta un film cult da vedere ogni Natale.     2.Di un anno precedente rispetto al film di Seaton è La vita è meravigliosa (It's a worderful life) di Frank Capra del 1946. La storia ricalca in maniera velata la novella di Dickens, ma è solo un pretesto in quanto lo scopo di Capra era un altro. Il regista voleva porre in evidenza l'avidità e la negatività della società capitalista americana che si contrapponeva ai valori positivi e ottimisti dell'America del New Deal, fondata sull'amore, sull'amicizia e sulla famiglia. Insomma una bella dose di buoni sentimenti (e lacrime) che a Natale non fanno mai male.    1.Nightmare before Christmas del 1993 (titolo originale Tim Burton's The Nightmare before Christmas) può tranquillamente ricoprire la prima posizione di questo contest. Il grande progetto nato dalla mente sconnessa e poco ordinaria di Tim Burton rappresenta il film di Natale per eccellenza perché unisce all'aspetto orrido e lugubre dei protagonisti, la dolcezza e la carica positiva del Natale. Da guardare sul divano, con luce spenta, sotto una coperta, mentre fuori impazza la tempesta.    Buona visione natalizia a tutti!
    • Pubblicato in Extra
    • 0

    Buon anno Sarajevo

    Grande prova per la regista bosniaca che riporta con sapiente realismo, quasi a mo’ di documentario, le ancora difficilissime condizioni di vita della Bosnia dopo il conflitto bellico degli anni’90.Una scena del filmSe questo film voleva innescare nell’animo dello spettatore un profondo senso di angoscia e irrequietezza, possiamo dire che l’intento è riuscito. A distanza di diversi anni dalla fine della guerra in Bosnia, le condizioni di vita a Sarajevo per i sopravvissuti non sono ottimali. Specialmente per gli orfani di quelli che non ce l’hanno fatta.Buon anno Sarajevo (Djeca) racconta le vicende di due fratelli, Rahima (Marija Piki?) e Nedim (Ismir Gagula), costretti ad arrabattarsi alla meno peggio per sopravvivere. Lei lavora duramente in un locale gestito da un individuo losco, lui presenta tutte le caratteristiche dell’adolescente ribelle che non rispetta le regole e, anzi, cerca la via più breve per emanciparsi da una vita di sacrifici. In più, tanto per aggiungere una nota tragica alla già poco rosea situazione, la protagonista è una ragazza che ha deciso di indossare il velo e abbracciare il credo religioso dell’Islam e viene emarginata ulteriormente (non solo è orfana di guerra, ma anche musulmana!)Una storia amaramente comune, insomma, che la regista Aida Begi? racconta sottolineando la triste ripetitività delle più piccole azioni quotidiane. Il tema principale, la guerra, fa soltanto da sfondo a tutta una serie di difficoltà che i protagonisti si trovano a dover, spesso loro malgrado, affrontare.  Anche quando sono davanti alla televisione, le immagini del conflitto o dei superstiti vengono ascoltate distrattamente, perché ci sono situazioni sempre più urgenti da affrontare. Il forte disagio che i due ragazzi vivono si osserva da vicino: la regista segue continuamente Rahima, camera a mano, in modo che lo spettatore accompagni idealmente la giovane in un difficile viaggio attraverso le sue emozioni.Per la Begi? si tratta del secondo film, che come il primo ha riscosso consensi in maniera unanime: una menzione speciale all’ultimo Festival di Cannes nella sezione Un certain regard, primo premio alla Mostra del Cinema Nuovo di Pesaro, presente anche al Torino Film Festival, nella sezione TorinoFilmLab, sarà nelle sale il 3 gennaio grazie alla distribuzione della Kitchen Film.Tanto di cappello anche da parte nostra anche se, per un film che si conclude con i botti di capodanno, non ci sarebbe stato male un pizzico di buonumore in più!Vai alla scheda del film   

      Le avventure di fiocco di neve

      fiocco di neve e paulaIl gorilla bianco che ha commosso la Spagna ,arriva al cinema per conquistare i più piccini.“Le avventure di fiocco di neve” è un film d'animazione spagnolo che sarà nelle sale italiane dal 3 di Gennaio. Ispirato alla storia del famoso gorilla albino ,unico nel sul genere , che fece commuovere le generazioni di spagnoli che lo andavano a visitare allo zoo di Barcelona.Il piccolo “fiocco di neve “ strappato alle cure materne in giovane età verrà trasferito in Spagna ,dapprima presso la famiglia dello zoologo dello zoo di Barcelona ed in seguito nello stesso parco della città catalana. Qui inizieranno le sue avventure e peripezie ,legate al particolare colore del suo pelo. La trama si snoda su due temi portanti , l'amicizia ,rappresentata dal rapporto tra il primate e la figlia dello zoologo ,e l'integrazione razziale , problema con il quale il gorilla si scontrerà arrivando nella gabbia dei suoi simili, allo zoo. L'intreccio è  un misto di buoni sentimenti e coscienza sociale   cercando una facile morale. Qualche risata è assicurata ,dalle varie gag che si susseguono e dai personaggi ,fin troppo strampalati, che  il piccolo gorilla incontra nel suo percorso.  Il regista Andres Schaer punta su un gruppo di attori spagnoli poco conosciuti ,eccezion fatta per Elsa Pataky ,e si serve dell'animazione digitale per dare vita ai personaggi animali ,mischiando le carte con poco successo .Film nel complesso gradevole,con poche pretese ,rivolto ad un pubblico di bambini ,punta  molto  sulla  tenerezza dei personaggi e sui risvolti tragicomici. Vai alla scheda del film  
        Sottoscrivi questo feed RSS

        Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.