Ti presento un amico
- Scritto da Anna Barison
- Pubblicato in Film in sala
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Marco vive a Londra con la sua ragazza e lavora come manager in una multinazionale di cosmetici. Pensando di dover essere licenziato come molti suoi colleghi, viene invece promosso direttore del marketing, ma allo stesso tempo la sua fidanzata lo lascia. Il nuovo incarico richiede non solo il trasferimento da Londra a Milano, ma anche dover licenziare molte persone dell’azienda, un lavoro che decisamente non fa per lui. A Milano, Marco inizia una serie di relazioni: prima c’è Sarah, un’affascinante ragazza inglese che cura una galleria d’arte, poi c’è Giulia, una sua collega in azienda a cui ha soffiato la promozione, Francesca, un’impiegata dell’azienda, e Gabriella, una giornalista televisiva un po’ stralunata. Tutte queste donne hanno delle relazioni sofferte e troveranno nel ragazzo una spinta per capire cosa desiderano davvero. Marco invece è alla ricerca della sua donna ideale e anche del lavoro perfetto: in futuro dovrà prendere delle decisioni drastiche e forse anche la ragazza perfetta arriverà.
Ti presento un amico è l’ultima commedia brillante dei Vanzina, sulla falsariga del precedente La vita è una cosa meravigliosa.

L’idea dei fratelli Vanzina è quella di dar vita ad un cinema popolare che possa rispondere alle esigenze del pubblico, ovvero allietare lo spirito e divertire, ma le lacune sono evidenti e anche gli stessi attori non brillano per capacità espressive, soprattutto perché i personaggi che devono interpretare si alimentano di un macchiettismo meccanico con dinamiche psicologiche totalmente avulse dalla realtà.
Insomma una pellicola che non esce dal guscio della mediocrità in cui è imprigionata e che arranca in situazioni paradossali che non fanno ridere, semmai rimpiangere le vere commedie sofisticate del passato.
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