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Ecco la giuria del IX Lago Film Fest

A poche ore dal via della nona edizione del Lago Film Fest, scopriamo chi sono i giurati, le loro esperienze cinematografiche e il contributo che possono apportare alla kermesse di Revine Lago.

Il Lago Film Fest, per consuetudine, seleziona per la giuria persone appartenenti al mondo del cinema, del video, della televisione, della critica e all'animazione, con l'obiettivo di unire più punti di vista sul cinema al fine di arrivare a una decisione finale che possa soddisfare il gusto del pubblico.Anche per la IX edizione è stata confermata questa tendenza, con un occhio maggiormente internazionale.
La presidente è Aemilia Scott, regista, attrice e giornalista da Chicago che, come già annunciato, presenterà in anteprima nazionale al festival il suo primo cortometraggio Best if Used By, già passato per festival internazionale quali Clermont Ferrand, Seattle, Rhode Island e Palm Springs. Il suo essere versatile, poliedrica ed esperta conoscitrice dell'immagine del cortometraggio, saranno determinanti per la scelta finale.
Torna sulle sponde di Revine Lago dopo la vittoria della VIII edizione del festival con A Fabrica, Aly Muritiba. Anche lui come la Scott presenterà sulle sponde del lago in anteprima nazionale il suo nuovo cortometraggio, Patio, dopo la prestigiosa vetrina del Festival di Cannes nell'ambito della sezione della Settimana della critica. Muritiba è un esperto conoscitore del linguaggio del cortometraggio. In quelli da lui girati emergono durezza, senso della realtà, aspetto grezzo e puro dell'immagine, tutte caratteristiche che siamo sicuri confluiranno nelle sue scelte.
A questi artisti si aggiungono Michael Frei e Thomas Sheridan. Il primo è un giovanissimo regista di animazione molto fantasiosa e surreale che cattura l'attenzione dello spettatore con un vortice di immagini. Sheridan, invece, è un duro irlandese, residente in Scozia, con la passione per i documentari. Il suo focus di indagine è l'uomo, le sue relazioni, la società che lo circonda; a lui interessa la realtà umana e le sue diversità e complessità. Frei e Sheridan incarnano due aspetti fondamentali nella creazione di un corto: la fattura artistica e l'analisi tematica.Affine alla loro forma mentis è Claudio Sinatti, unico italiano in giuria. Lui sarà più attento al linguaggio, alla modalità di espressione, alla fattura del corto, alla luce della sua notevole esperienza come regista di video musicali e campagne pubblicitarie, nonché creatore di performance e video.
Ultimo tassello della giuria è Matthieu Darras, fondatore di Nisi Masa, il network europeo per il cinema giovane. Collaboratore con numerosi festival europei di cinema, tra cui il Torino Film Festival e il Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian, assolve al ruolo di interprete della fruibilità e circolazione dell'idea del cortometraggio.
Sei membri, quindi, che rappresentano l'intimo essere del cortometraggio. Un gruppo eterogeneo, di matrice internazionale, con una particolare attenzione, quindi, alla scelta di un vincitore che sappia parlare un linguaggio universale.

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