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Venezia 74: Live Blog Day 8

Dal Lido di Venezia tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla 74esima Mostra del Cinema: i film, i personaggi, le attese, le feste, gli incontri e la vita quotidiana sull'isola cine-maniaca. Il racconto dell'ottava giornata

10:45. Il Live Blog dell'ottava giornata di Mostra inizia con il racconto di Ammore e malavita dei Manetti Bros., in concorso. Il film ha la sua dignità e il suo chiaro scopo narrativo. Barocco e lussuoso come Napoli; malinconicamente ironico come un melodramma napoletano; divertente e trascinante come la comicità napoletana. Carlo Buccirosso come sempre una maschera perfetta, al contrario di Claudia Gerini poco naturale nell'atmosfera partenopea. Un buon film che nel concorso fa la sua degna figura.

11:15. Subito in coda per Sweet Country di Warwick Thornton, altro film in Concorso.

13:15. Buona prova per il regista australiano. Il film ha uno stile secco e gelido, tanto da farci avvertire sulla pelle il sentire il sole che batte sui personaggi. In questa cornice il regista australiano vuole spiegare l'origine dell'Australia, prima ancora dell'individuazione dei valori e della costituzione delle leggi su cui si fonda. Montaggio da rivedere, ma buona prova.

15:00. Siamo in sala stampa per buttare giù un po' di idee. Stasera assistiamo alla proiezione di Angels Wear White di Vivian Qu. Domattina è il turno di Mektoub, My Love: Canto uno di Abdellatif Kechiche, infine venerdì Hannah di Andrea Pallaoro e Jusqu'à la garde di Xavier Legrand, opera prima. Poi si attendono i Leoni. Dopo la visione di più di due/terzi del concorso, l'idea è che ad oggi il Concorso si presenti piatto. Nessuno squillo, nessun film che possa infiammare e coinvolgere lo spettatore a pieno. Buone singole prove da Paul Schrader, Darren Aronofsky e Martin McDonagh, perché hanno semplicemente proposto il loro cinema. Tutto il resto si attesta su un buon livello con qualche picco verso il basso e non certo verso l'alto. Manca la sorpresa, manca l'anima di questa Mostra, sempre al momento.

17:30. Ci allontaniamo dalla sala stampa con gli occhi fuori dalle orbite e ci spostiamo sul red carpet. Stanno per arrivare i Manetti Bros. con il cast di Ammore e malavita.

18:00. Mentre siamo all'Excelsior a veder sfilare vestiti lunghi e smoking, notiamo uno strano girovagare di fotografi e giornalisti cinesi. Il nostro fiuto ci dice che forse stanno aspettando qualche nome grosso. Alle 19.45 c'è la proiezione di Angels wear white di Vivian Qu, ma considerando che la regista ha avuto non pochi problemi con la censura per il suo primo lungometraggio Trap Street è difficile che questi si muovano per lei. Poi l'illuminazione: attendono John Woo che domani presenterà il suo film Manhunt. 

Mentre quindi stiamo scrutando la sala di ingresso dell'Hotel in attesa di qualche indizio, emerge alle nostre spalle il volto stanco e vecchio del regista, proveniente dall'attracco dei taxi. Aspettiamo quindi Mr. Woo per chiedergli un autografo e magari strappargli un selfie, mentre è preso d'assalto dalla stampa cinese come visibile nella foto. A noi rimane solo il tempo di un autografo e poi lasciamo il Leone d'oro alla carriera dirigersi verso la sua camera.

21:30. Abbiamo visto Angels wear white della cinese Vivian Qu. Davvero un gran film con una maturità narrativa e stilistica notevoli per una regista alla sua seconda opera. La pellicola ci ha lasciato tanta tristezza e angoscia e soprattutto tanti interrogativi su ciò che è diventato la Cina di oggi e più in generale il mondo. 

Per distrarci un po' andiamo a vedere il red carpet di Loving Pablo con Penelope Cruz e Javier Bardem bellissimi e sbrilluccicanti nei loro vestiti da sera. 

A domani cari lettori! Nono giorno. Arriva Kechiche!


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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