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Venezia 73: Live blog day 10

Venezia 73 - Diario - Live Blog - Giorno - Day - 10 (Copyright La Biennale di Venezia)Dal Lido di Venezia tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla 73esima Mostra del Cinema: i film, i personaggi, le attese, le feste, gli incontri e la vita quotidiana sull'isola cine-maniaca. Ecco il meglio della decima giornata

Cari lettori,
la Mostra è cinematograficamente finita. Certo, manca ancora la proiezione del film di chiusura, The Magnificent Seven di Antoine Fuqua, manca l'ultimo film in concorso On the Milky Road di Emir Kusturica e manca la proiezione del film di uno dei nostri registi più amati, Wang Bing con Bitter Money, inserito in Orizzonti. Le premiazioni le rimandiamo a domani sera, le considerazioni a dopodomani.

07:20. Con gli occhi pieni di sonno, la bocca impastata da una colazione fatta di fretta, ci avviamo verso il Palazzo del Cinema. A un certo punto come un miraggio appare Lav Diaz con la sua aria da duro e i suoi occhialini da sole. Vediamo il regista intento a spiegare in un inglese misto a gesti alla fruttivendola che vorrebbe acquistare delle pesche. La conversazione è stata degna del migliore Totò e non vi riportiamo le imprecazione della donna dettate dalla scarsa comprensione della lingua di Diaz. Affascinati dalla scena, non abbiamo avuto tempo e modo di intervenire. Sembrava quasi che per una volta la camera l'avessimo noi e lo stesso Diaz fosse il protagonista di un suo film. Non sappiamo se il cineasta filippino sia riuscito nella sua impresa, ma vi assicuriamo che la scena è valsa la presenza al Lido quest'anno.

09:00. In coda per On the Milky Road di Emir Kusturica, ultimo film del concorso di Venezia 73.

11:00. Pur mettendoci tutta la buona volontà, non possiamo dire che abbiamo assistito a una delle migliori espressioni cinematografiche di Kusturica. Il regista serbo ha perso molto del suo graffio, di quella cifra che l'ha reso celebre, fatta di sporcizia e marcio, per diventare un po' più 'fighetto' (passateci il termine), più corretto anche stilisticamente. Rimane la sua fantasia che a tratti appare evanescente in questa storia d'amore interpretata da lui e da Monica Bellucci, molto fisica, piena di corse con esplosioni di mine che maciullano pecore e serpenti avvelenati. Ringraziamo comunque il maestro balcanico anche solo per averci provato. 

12:30. Conferenza stampa di The Woman Who Left con Lav Diaz e gli attori Charos Santos-Concio e John Lloyd Cruz. Innanzitutto il regista afferma che ha preso spunto per questo nuovo film da un romanzo di Lev Tolstoj che parla di un uomo uscito di galera dopo tre anni, esattamente come la protagonista del film che esce e scopre la vita. Il regista, inoltre, ha aggiunto che la vita, sia per la protagonista che più in generale, è un mistero e il cinema è uno dei canali di esplorazione. Allo stesso modo risulta un mistero per lui come compone le scene, perché il film si scopre piano piano. Diaz ha aggiunto che ha deciso di ambientare la sua nuova pellicola nel 1997 perché quello fu un anno a livello mondiale di molti cambiamenti e sconvolgimenti. Nelle sue Filippine, inoltre, in quell'anno si registrò un picco di criminalità e molti rapimenti. Per questo motivo il cineasta è voluto tornare in un'epoca precedente per trovare una continuità nella storia umana. L'attrice Santos-Concio ha raccontato che è stato molto stimolante lavorare con Diaz perché lui conferisce massima libertà di lavoro, permettendo così al personaggio di evolversi e lasciare che viva nell'attore. Allo stesso modo, l'attrice filippina, ha affermato che Lav non l'ha mai manipolata, come del resto fa con il pubblico, con la storia, ma lascia ampia libertà, come è lui. Diaz, sorridendo, ha aggiunto che lui si considera un semplice narratore del travaglio umano. In ultima analisi dobbiamo raccontarvi che alla domanda di Enrico Ghezzi, Diaz ha detto "Enrico, the greater!" per poi sottolineare la complessità delle sue domande a cui lui non sa mai rispondere. Si segnalano anche grandi abbracci e complimenti tra i due al termine della conferenza stampa. 

14:00. Conferenza stampa di Bitter Money, film di Wang Bing. La prima domanda riguarda la genesi del film. Rispondono i produttori, spiegando che "l'idea è venuta dopo le riprese di Three Sister in cui, come in questo nuovo film, i protagonisti vivono in zone emarginate della Cina. Questi sono costretti a spostarsi per lavorare nelle fabbriche, lavorando dalle 8 alle 23 senza interruzioni, né sabato e né domenica. Tra loro abbiamo conosciuto dei ragazzini che avevano dimostrato interesse al lavoro: li abbiamo, pertanto, seguiti e siamo andati insieme a loro nelle zone in cui lavorano". "Qui - afferma Wang Bing - ci siamo fermati e abbiamo fatto le riprese. La lavorazione è iniziata nel 2014 e ciò che abbiamo montato corrisponde solo a una parte. Il totale del girato, infatti, è di 2600 ore e il montato di 200. Dopo la Mostra vorrei fare un altro film sulla base del materiale scartato. Per questo la pellicola è stata un lento e lungo lavoro di riprese prima e di montaggio, tanto che il film è arrivato completo alla Mostra solo qualche giorno fa". L'augurio del regista, in conclusione, è che Bitter Money possa chiarire in che modo si sviluppa l'economia cinese e la situazione lavorativa in ogni giorno. 

14:30. Tutti in piedi per il maestro Emir Kusturica che in conferenza stampa arriva accompagnato da Monica Bellucci e Sloboda Micalovic. Inizia il regista serba affermando che la trama di On The Milky Road riguarda la guerra e in particolare il periodo più brutto, ossia i momenti dopo la conclusione. Le riprese sono durate tre anni e mezzo e in questo periodo, continua Kusturica, ha intrattenuto una forte relazione con i collaboratori e gli attori così da trovare la migliore forma del film. Alla domanda sul perché il regista abbia scelto una donna italiana per il ruolo della Bellucci, ha risposto "perché volevo Monica e Monica è italiana". Il regista poi prosegue dicendo che lei ha accettato sin da subito la messa in scena. Lui le ha dato la traccia e lei come gli altri attori l'hanno interpretata al meglio. Per quanto riguarda la scelta di girare in esterni, Kusturica ha detto che erano necessari quei luoghi, perché hanno sottolineato la spiritualità e la naturalità del film. Il mondo, infatti, continua il regista, è troppo costretto dalla finzione, per questo c'è più bisogno di sognare. In ultima analisi il regista ha sottolineato come l'istintività degli animali è stata fondamentale. Il film, infatti, senza il falco non sarebbe stato lo stesso, non avrebbe avuto lo stesso significato.  

16:30. All'Italian Pavillion, uno splendido spazio all'Hotel Excelsior con vista sul mare Adriatico, è in corso la premiazione del film vincitore il concorso della 32. Settimana della Critica. Il film eletto è stato The Nobodies - Los Nadie di Juan Sebastian Mesa. Sono susseguiti abbracci e festeggiamenti. Quasi in contemporanea nello splendido salone degli stucchi sempre dell'Hotel Excelsior (veramente un'opera d'arte) Emir Kusturica ha ricevuto il Leoncino d'oro scelto da una selezione di studenti del circuito Agiscuola. E' susseguito un lauto riferisco.

20:00. Si cena nell'attesa di vedere Bitter Money di Wang Bing

22:00. Dalla sala stampa di corsa verso la Sala Darsena per la proiezione del doc di Wang Bing. Prima, però, è successo l'inevitabile. Chi vi scrive mentre stava sistemando le sue cose ha urtato inavvertitamente la macchina fotografica della fotografa seduta vicino. Partendo dal presupposto che non si tratta di una semplice macchina fotografica, bensì di un capitale immobilizzato, la donna ha risposto alle scuse espresse in varie lingue con un sorriso stiratissimo e poi in russo, la sua lingua, ha sicuramente imprecato e forse anche maledetto. Con sommo imbarazzo e capo chino, si va via! Finisce con questo piccolo incidente l'esperienza in sala stampa in questa Mostra. 

24:45. Appena terminato Bitter Money. Wang Bing dimostra un'evoluzione registica, costruendo una visione più dinamica e con diversi punti di vista. Rimane sempre la sua presenza/assenza che ormai rappresenta la sua cifra. E' un gran documentario anche per la descrizione dell'aberrante struttura gerarchica, ai limiti dell'umano, subita dai lavoratori in Cina. Sinceramente in Orizzonti si colloca un po' stretto.

Bene cari i nostri lettori. Qui trova la sua conclusione il Live Blog da Venezia 73. Domani sarà solo una giornata da aggiornamento social con rumors, indiscrezioni e ufficialità.

Speriamo siamo riusciti a raccontarvi con curiosità e stimolo cosa vuol dire vivere la Mostra del Cinema. Nella speranza di aver adempiuto a questo compito, vi rimandiamo a Venezia 74 con il Live Blog. 

Grazie e buonanotte!



Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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