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Venezia 73: Live blog day 8

Venezia 73 - Diario - Live Blog - Day 8Dal Lido di Venezia tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla 73esima Mostra del Cinema: i film, i personaggi, le attese, le feste, gli incontri e la vita quotidiana sull'isola cine-maniaca. Ecco il meglio dell'ottava giornata

Con oggi la corsa al Leone d'oro potrebbe chiarirsi. Alle 9:00, infatti, andremo a vedere Jackie di Pablo Larrain. La visione di questo film, infatti, presentato nel Concorso, può già dire molto sulla direzione dei premi. Effettivamente mancano ancora tre giorni di proiezioni, ma considerando l'attesa e tutti i discorsi fatti in questi mesi attorno alla pellicola del regista cileno, dopo la visione si potrà comprendere se Larrain ha la possibilità di stringere sabato sera tra le sue mani un premio. 

Oggi, però, non è solo il giorno di Jackie, ma anche di Natalie Portman protagonista di questo film e di Planetiarium di Rebecca Zlotowski, Fuori Concorso, che vedremo alle 22. La divina Natalie è attesa al Lido per la felicità di molti.

In attesa che la giornata cinematograficamente abbia inizio, diamo uno sguardo al Lido il quale, seppur coperto da un fitto strato di nuvole, si sta piano piano popolando.

10:30. Jackie è un film enorme. Innanzitutto per il punto di vista che Pablo Larrain evidenzia, ossia la fragilità e la durezza di una donna distrutta dal dolore che grazie alla sua anima e forza interiore costruisce il mito di JFK. Poi ci sono le musiche vibranti e perfettamente calibrate ad ogni scena che indicano il percorso di scoperta del film da parte dello spettatore. Infine c'è appunto Larrain. La sua regia si affianca alla vita di Jackie, la sfiora, ne descrive ogni intima sfumatura di pensiero, carattere, emozione e Natalie Portman nel compiere ciò è un corpo da plasmare e far risuonare. Con Voyage of Time e questo film alla Mostra 2016 arriva grande cinema, arriva l'essenza della settima arte. Gli applausi al termine della proiezione stampa sono stai ampi e vigorosi!

14:00. Appena usciti dalla proiezione speciale del film di cui tutti parlano, Orecchie di Alessandro Aronadio prodotto da Biennale College. Nei primi giorni di questa Mostra critici e pubblico sono rimasti entusiasti di questa pellicola, tanto da spingere a proporlo in una replica suppletiva. L'idea del regista è buona e muove dal dolore alle orecchie del protagonista da intendersi come metafora di un malessere maggiore. E' necessaria un po' di amalgama narrativa e di approfondire con maggiore accuratezza il linguaggio della regia, proprio per essere più efficace la comunicazione dell'idea. Nonostante ciò, il film appare divertente e intrattiene.

15:00. Hanno appena finito di parlare Pablo Larrain e Natalie Portman al termine della conferenza stampa di Jackie. Il regista cileno ha affermato che l'idea del film gli è stata proposta da Darren Aronofsky secondo cui per raccontare un personaggio così tanto americano serviva un regista straniero. Il suo lavoro si è sviluppato su un lavoro di segmenti narrativi, sulla necessità di esporre, quindi, episodi della vita di Jacqueline Kennedy, prima come first lady e poi come vedova, intrecciandoli tra loro al fine di proporre la visione di una donna in pericolo, fragile, spaventata e impaurita. Il film, inoltre, viaggia tra finzione e realtà. Il personaggio, infatti, del confessore spirituale con cui Jackie dialoga non è mai esistito, ma serviva al regista per permetterle di sfogarsi, di cercare di uscire dalla confusione mentale cui la donna è stata soggetta nei giorni successivi la morte del marito. Larrain ha studiato il personaggio, leggendo anche molto a riguardo, e sopratutto facendo leva su ciò che gli ha raccontato la sua famiglia a riguardo della donna. Al termine della conferenza la Portman è letteralmente volata via da chi le chiedeva autografi e foto, mentre Larrain è stato abbracciato e sommerso di complimenti da parte di tutti. 

17:00. L'italiano Pavillion è un intimo spazio a livello spiaggia dell'Hotel Excelsior che accoglie interviste e shooting fotografici con registi e attori. In questo momento Amat Escalante sta rispondendo ad alcune domande, mentre noi stiamo aspettando Kei Ishikawa, il giovane regista di Gukoroku - Traces of Sin, inserito in Orizzonti. Vogliamo rivolgergli alcune domande su come è nato il suo film, sulle sue scelte linguistiche, su di lui, ma soprattutto sul suo Giappone. Rimandiamo all'articolo con l'intervista integrale.

21:30. E' appena finito Paradise di Andrei Konchalovsky, in Concorso. Il film è un po' piatto, con pochi spunti narrativi e un po' facilone nel voler raccontare questa storia tra campi di concentramento e la Francia occupata. 

22:00. Ancora in Sala Darsena per Planetarium di Rebecca Zlotowski, secondo film in programma odierno con Natalie Portman.

23:40. Planetarium è una chicca con un linguaggio visivo definito e una storia che in apparenza appare semplice, ma in realtà nasconde riferimenti e significati soprattutto storici considerando che si svolge a Parigi negli anni Trenta. Peccato per il finale in cui il film disgrega la storia. Nel Fuori Concorso era uno dei film più attesi e non ha totalmente deluso. 


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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