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Venezia 73: (live) blog week-end

Venezia 73 - Live Blog - Diario - Foto ASACDal Lido di Venezia tutti gli aggiornamenti in tempo reale sulla 73esima Mostra del Cinema: i film, i personaggi, le attese, le feste, gli incontri e la vita quotidiana sull'isola cine-maniaca. Ecco il meglio del week-end!

Non vi abbiamo abbandonati. Sapete che non potremmo mai farlo. Ci siamo solo presi una pausa con il nostro Live Blog quotidiano, perché sapete che i primi giorni di Mostra del Cinema sono spesso caotici.

Signori, quindi, dove eravamo rimasti?

Innanzitutto parliamo del red carpet che è stato invaso da attori, attrici, registi e divi (e divette mezze nude) di ogni tipo. Nell'ordine abbiamo osservato Alicia Vikander, Michael Fassbender, Derek Cianfrance, Amy Adams, Jeremy Renner, Denis Villeneuve, Tom Ford, François Ozon, Pierre Niney, Wim Wenders e poi uno dei più attesi: Paolo Sorrentino con cast al seguito. Tra i nomi che hanno mandato in delirio il pubblico del Lido si segnalano Jude Law, Silvio Orlando, Scott Shepherd (invecchiassimo ma sempre in gamba), Cécile De France, Javier Càmara. Non vi stiamo qui a raccontare le scene a cui abbiamo assistito in quei 50 centimetri di pseduo spazio vitale e l'aria che (non) si respira. La Mostra però è anche e soprattutto questo calore!

Note cinematografiche. Per questo capitolo rimandiamo alla Guida dei film e alle recensioni.

Note di colore. In ordine sparso:

1. l'acqua dei bagni del palazzo del Casinò la mattina non funziona e fidatevi che in bagno l'acqua è davvero fondamentale;

2. alle proiezioni "Pubblico - Tutti gli accrediti" questi ultimi non riescono a entrare. Ciò provoca notevoli ire e insulti da parte degli accreditati verso gli addetti alla sicurezza e della Biennale. Non si risparmiano gli improperi. Non per essere contrari alle proiezioni con il pubblico, però, cara Biennale, se nel programma dei film l'accesso è consentito agli accrediti e al pubblico vuol dire che almeno questi devono entrare in egual misura. Invece non è così. Cara Biennale, quindi, perché non scrivete solo "Pubblico" così gli accreditati non ci provano nemmeno? Va bene che sia una Mostar ricca di film, va bene i grandi divi, va bene le repliche, però se poi non si riesce a entrare nelle sale che senso ha tutto ciò? Domande che non avranno mai risposte. 

3. il cibo del Movie Village fa sempre schifo ed è insipido. La sala stampa è sempre rumorosa. Questi sono problemi superabili.

Veniamo, dunque, alla giornata di oggi.

07:15. Suona la sveglia. Colazione al volo e di corsa verso il Palazzo del Cinema.

09:00. Proiezione de El Ciudadano ilustre di Mariano Cohn, Gastòn Duprat in Sala Grande. 

10:40. Il film argentino appena terminato racconta il ritorno a casa di Daniel Mantovani, Premio Nobel per la letteratura, al paese natio in Argentina, Sales. Qui si scontra con la mentalità del luogo e con il richiamo verso la propria terra in una continua lotta interiore tra l'accettazione e l'avversione. Ben narrato. 

10:45. Caffettino.

11:!5. Incredibilmente riusciamo a entrare alla proiezione di Una Hermana-One Sister di Sofìa Brockenshire e Verena Kuri, film prodotto nell'ambito della Biennale College. Da precisare 'incredibilmente' perché questa è una proiezione a cui hanno accesso accrediti e pubblico e nei giorni scorsi a proiezioni simili gli accreditati sono rimasti fuori.

12:40. La pellicola delle due registe appare immatura e scritta con un po' di inesperienza. Il tema è interessante, la ricerca di una ragazza della sorella scomparsa, però, è sviluppata senza nessun tipo di peculiarità critica o visiva. Bastava un po' di più per dirigere una buona opera prima degna di Orizzonti o dell'International Film Festival di Rotterdam, sempre molto attento a scovare talenti.

13:00. Andiamo a pranzo, poi ci ritiriamo in sala stampa. A dopo!

19:30. Dopo aver condiviso cavi ethernet e connessione wi-fi in sala stampa con fotografi e giornalisti ci mettiamo a sedere in Sala Darsena per guardare The Untamed di Amat Escalante inserito nel Concorso.

21:10. Escalante ci ha spiazzati. Risulta difficile raccontarvi la pellicola che ruota attorno a un mostro che vive in un capanno di una fattoria appartenente a uno scienziato il cui scopo è dare piacere sessualmente a uomini e donne. E' una sorta di intimo desiderio nascosto di ogni uomo che prende forma in un essere viscido e pieno di tentacoli. Da lui si dipanano le storie dei protagonisti vittime e carnefici del mostro. Il film non è un horror, né un sci-fi, forse un thriller. Risulta indecifrabile anche nel comprendere lo scopo del regista. Ci pensiamo!

22:00. Un paio di noi entrano in sala per Monte di Amir Naderi. Altri tornano in sala stampa. C'è chi cena. A voi, cari nostri lettori, rimandiamo a domani per raccontarvi il sesto giorno della Mostra del Cinema di Venezia


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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