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Quali film andranno alla Mostra del Cinema 2016? Ecco i nomi e i titoli nell'orbita Venezia 73

Manca una settimana alla presentazione del programma della Mostra del Cinema di Venezia ed è tempo di pronostici. Le notizie ufficiali escono con il contagocce e le indiscrezioni non trapelano. Noi quindi, ci buttiamo e vi proponiamo una lista di possibili titoli che potrebbero/dovrebbero passare al Lido: da Amir Naderi a Emir Kusturica, passando per Oliver Stone, Wim Wenders, Gianni Amelio, Hong Sang-soo, senza dimenticare le possibili sorprese rappresentate da Clint Eastwood, Zhang Yimou e Martin Scorsese, scopriamo tutti i nomi nell'orbita di Venezia 73

La situazione è intrigante e complessa allo stesso tempo. Nella direzione di Alberto Barbera alla Mostra del Cinema i giornalisti e il pubblico sono stati abituati ad attendere sempre con fermento la conferenza stampa di presentazione del programma della rassegna (quest'anno fissata in giovedì 28 luglio), forse perché le anticipazioni su film e ospiti sono state sempre ben bloccate alla fonte. Eppure ogni tanto piccole indiscrezioni, supposizioni azzardate, previsioni lanciate da qualche profilo social si propagavano nell'etere e riempivano l'attesa dei fan della Mostra. Su Venezia 73 invece nessuno si è sbilanciato. Nemmeno la testata americana Variety, che solitamente è sempre molto precisa e puntuale nel segnalare con un certo anticipo una lista di film papabili.
C'è mistero, c'è riserbo, si è a conoscenza di poco o nulla sulla Mostra 2016. Il film di apertura è noto, La La Land di Damien Chazelle. I presidenti di giuria del Concorso, di Orizzonti e Venezia Opera Prima sono rispettivamente Sam Mendes, Robert Guédiguian e Kim Rossi Stuart. I Leoni d'oro alla Carriera sono, invece, Jean-Paul BelmondoJerzy Skolimowski e a vegliare sul popolo degli accreditati, sul pubblico e sui divi ci sarà la madrina Sonia Bergamasco. E dei film? L'unico comunicato ufficiale sui lavori della selezione della Mostra riguarda la proiezioni di un lavoro pensato per la tv, l'anteprima mondiale delle prime due puntate della serie filmata da Paolo Sorrentino The Young Pope con Jude Law. Poi molti interrogativi. Il direttore e il suo entourage stanno confezionando un programma senza precedenti al cui confronto le selezioni di quest'anno del Festival di Cannes e del Festival di Berlino impallidiscono, con nomi altisonanti affiancati a cineasti su cui scommettere così da attirare al Lido vaporetti, traghetti, e navi ricolme di fan in delirio? Oppure non c'è proprio nulla, nessun film meritevole di un'indiscrezione, nessuna sorpresa che merita un tweet o un velato e beffardo post su Facebook da parte di qualche giornalista iper social?
Per sedare questo turbinio di pensieri, ci buttiamo e vi mettiamo sul piatto alcuni film che potrebbero passare alla Mostra. Solo il 28 luglio sapremo la verità. 

NocturamaQuasi certi. Nella lista di quelle produzioni che all'80% si godranno il sole e il caldo settembrino della Mostra possiamo citare Monte di Amir Naderi. Un piccolo spazietto, magari Fuori Concorso, per questo vecchio combattente del cinema - molto affezionato alla kermesse del Lido, dove ha presentato due suoi lavori - sarà sicuramente trovato dal comitato di selezione. Il film è ambientato in Italia e annovera come protagonisti Andrea Sartoretti e Claudia Potenza nella parte di una coppia di contadini che non si arrende mai, come ha tenuto a sottolineare Naderi stesso, in un villaggio semi-abbandonato ai piedi di una montagna. Il film, inoltre, è dato in uscita, da IMDb.com, l'1 settembre in Italia. Sembra fatta per un altro passaggio in Concorso dopo L'Intrepido nel 2013 per Gianni Amelio con La tenerezza interpretato da Micaela Ramazzotti, Elio Germano e Greta Scacchi. Il film è in post-produzione da aprile: si tratta di una commedia umana e cinica incentrata sul personaggio del vecchio Cesare Annunziata al centro del romanzo La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone. Dovrebbe essere, ancora, alla Mostra e in Concorso l'ultima fatica di Fatih Akin, il cui titolo è Goodbye Berlin. La storia è un'avventura on the road con due giovani che, a bordo di un'auto rubata, sentono il desiderio di lasciarsi alle spalle il peso delle loro vite. E' certo che Akin farà respirare al pubblico il profumo dell'asfalto. La pellicola è in uscita in Germania, Paese produttore, il 15 settembre e in Italia a febbraio 2017. Quasi sicura è anche la partecipazione di François Ozon con Frantz, storia d'amore complessa sullo sfondo della Prima Guerra Mondiale. Sembra pronto per un viaggio al Lido anche Semih Kaplanoglu, regista turco che passò già a Venezia 66 con Sut nel 2008, e che ora potrebbe portare Grain, attualmente in post-produzione.
Tra i nomi con un piede al Lido possiamo annoverare anche due vecchie conoscenze della cinefilia la cui presenza nel Concorso potrebbe centrare quell'armonia tra un'autorialità già affermata e nuove prospettive della visione che ha caratterizzato le selezioni di Barbera in questi anni. Stiamo parlando di Oliver Stone ed Emir Kusturica. L'americano potrebbe sbarcare al Lido con sottobraccio Snowden, thriller drammatico-biografico in uscita negli States il 16 settembre. Come ben si intuisce dal titolo, il nuovo lavoro di Stone si concentra sull'attività di ricerca e diffusione di informazioni riservate perpetrata da Edward Snowden nel suo lavoro alla NSA. Nei panni del giovane c'è Joseph Gordon-Levitt e il cast è composto da, tra gli altri, Shailene Woodley, Nicolas Cage e Scott Eastwood. Il regista più folle della storia cinematografica dei balcani, invece, dovrebbe approdare con On The Milky Road, una storia che mescola guerra, umanità e amore. Kusturica torna alla Mostra dopo che ha trovato la sua prima affermazione da regista quando nel 1981 portò in Concorso Tu ti ricordi di Dolly Bell? che vinse il Premio Venezia Opera Prima.
Una scommessa per il Concorso che Barbera sembrerebbe volersi giocarsi è quella dell'ambizioso Nocturama di Bertrand Bonello, il quale dovrebbe uscire nelle sale francesi alla fine di agosto. Il film è stato, con molta sorpresa, escluso da Cannes e se ne può intuire il motivo dal momento che la storia tratta di alcuni giovani che la notte fanno esplodere alcuni monumenti di Parigi. Il regista afferma che lavora al progetto da sei anni e che non ha nessun collegamento con i recenti fatti di cronaca che stanno investendo Parigi e la Francia. Bisogna anche considerare che un tema del genere, seppur espresso così in poche parole, potrebbe creare non pochi problemi. 

The Light Between OceansProbabili. La lista di "chi potrebbe esserci (e in parte si spera)" è altrettanto ricca di nomi importanti. Innanzitutto Wim Wenders con The Beautiful Days of Aranjuez. La pellicola, già accreditata a Cannes, è un racconto di relazioni amorose e conflitti sessuali all'interno e all'esterno di una famiglia. Da inserire in questa lista di 'probabili' c'è anche Terrence Malick, per antonomasia il regista che crea più dubbi e incertezze. L'attesissimo Voyager è un film di montaggio narrato dalla voce di Brad Pitt e Cate Blanchette che riguarda nascita e morte dell'universo conosciuto. Un'opera, quindi, che si presenta ambiziosa e poetica. Dovrebbe/potrebbe tornare al Lido un altro regista americano che nel 2009 incantò la platea con A Single Man, ossia Tom Ford. Nocturnal Animals, interpretato da Jake Gyllenhaal e Amy Adams, è la storia di una gallerista ossessionata dal libro scritto dal suo ex marito che la porta a confrontarsi con alcune oscure verità. Uscirà invece il 2 settembre negli Stati Uniti, quindi in tempo per passare a Venezia, The Light Between Oceans di Derek Cianfrance con la coppia più bella di Hollywood, Michael Fassbender e Alicia Vikander, due attori a cui Venezia porta molta fortuna. Il nuovo lavoro di uno dei registi americani contemporanei più interessanti in circolazione è una storia d'amore tra un guardiano e sua moglie che un giorno trovano un neonato in una nave abbandonata. Venezia 73 potrebbe contare anche su Free Fire del regista di serie tv Ben Wheatley, con Brie Larson e Cillian Murphy, ambientato a Boston negli anni Settanta, e su The Lost City of Z di James Gray con i divini Sienna Miller e Robert Pattinson oltre a Charlie Hunnam nei panni di un esploratore inglese di inizio Novecento. Da segnalare anche Eternité di Tran Anh Hung. L'apprezzato regista di ordine vietnamita di Norwegian Wood (2010), Solstizio d'estate (2000) e Il profumo della papaya verde (1993) dirige una storia al femminile, interpretata da un cast di sole attrici francesi, tra cui Audrey Tautou, Bérénice Bejo e Melanie Laurent, in cui la relazione tra alcune donne attraversa i secoli. 
Per il Sud America si pensa a una presenza di Lucrecia Martel, regista indipendente mai passata al Lido ma che ha già percorso la Berlinale del 2001 con la pellicola La Ciénaga e il Festival di Cannes nel 2004 con La Piccola Santa e nel 2008 con La donna senza testa. Quest'anno la regista argentina dovrebbe portare al Lido Zama in uscita nel 2017. L'Estremo Oriente invece dovrebbe dotare la cartucciera di Barbera con i film The Ferryman diretto da Zhang Jiajia e scritto da Wong Kar Wai e Yourself and Yours di Hong Sang-soo. L'opera prima del regista hongkonghese riguarda tradimenti e nuovi amori in un triangolo amoroso, mente l'amatissimo autore coreano, fresco della vittoria del Pardo d'oro al Festival di Locarno 2015 con Right Now, Wrong Then, calcherebbe il tappeto rosso del Lido, con sommo piacere da parte degli amanti del suo stile registico, con un nuovo lavoro, di cui sa poco e nulla come da tradizione per Hong, insieme all'attrice francese Isabelle Huppert con cui ha già realizzato nel 2012 In Another Country.

The Great Wall lancio promozionaleMissione (im)possibile. In questa sezione abbiamo raccolto quei titoli su cui riserviamo grande speranza, anche se le chance sono poche. Si tratta in particolare di tre pellicole di tre giganti del cinema che hanno un film pronto, in uscita presumibile tra l'autunno e il nuovo anno e che, probabilmente, aspettano solo una telefonata. Questi sono Martin Scorsese, Clint Eastwood e Zhang Yimou.
Partiamo dal maestro della New Hollywood. Il film si intitola Silence ed è interpretato da Liam Neeson, Adam Driver e Andrew Garfield. La storia prende spunto da un libro dello scrittore giapponese Shusaku Endo e si concentra sull'attività di due gesuiti che nel XVII secolo perpetrarono violenze e prediche nel loro viaggio di diffusione della parola evangelica in Giappone. Il film è dato in uscita per dicembre. Fin qui non ci sarebbero problemi nel poter sperare di vedere Scorsese al Lido. Ciò che lascia in sospeso le attese è il fatto che il film non è ancora ultimato, ossia è in fase di montaggio. Se ci fossero i margini per averlo pronto a settembre e se la produzione accettasse un passaggio alla Mostra, Barbera dovrebbe inserire il film nel programma di Venezia 73 senza averlo visto nella sua versione definitiva, fidandosi quindi del buon Martin. Forse è un rischio neppure così grosso. Inoltre non sarebbe la prima volta che un direttore prende un film in work in progress (come non ricordare, ad esempio, cosa fece Marco Muller con Ferro 3 di Kim Ki-duk?).
Per quanto riguarda il maestro cinese i dubbi sono più o meno simili a Silence. Le riprese di The Great Wall, suo nuovo lavoro, sono da poco terminate e, quindi, il film è entrato in post-produzione. Il tempo stringe. Per quanto riguarda la storia è incentrata su un mistero riguardante la costruzione della Grande Muraglia cinese. Il cast è stellare: Matt Damon, Pedro Pascal, Willem Dafoe e Andy Lau per questa produzione sino-americana. La data di uscita è fissata per dicembre 2016 in Cina.
Su Eastwood invece i dubbi riguardano solo la produzione. Sully è una pellicola prettamente americana con un cast tutto hollywoodiano (Tom Hanks, Laura Linney e Aaron Eckhart) e narra la vicenda di Chesley Sullenberger, pilota civile che ha salvato da un disastro annunciato i suoi 155 passeggeri planando sul fiume Hudson. Resta da capire se i produttori preferiranno la passerella di Toronto o New York a quella del Lido per ragioni puramente promozionali.

Questo è quanto abbia rintracciato e ipotizzato. Non resta che attendere. Il 28 luglio si consumeranno conferme e sorprese nella speranza di qualche colpo sensazionale o di qualche pellicola innovativa e affascinante, per poi tuffarsi nel countdown fino al 31 agosto, giorno di inizio della Mostra Internazionale del Cinema 2016


Davide Parpinel

Del cinema in ogni sua forma d'espressione, in ogni riferimento, in ogni suo modo e tempo, in ogni relazione che intesse con le altri arti e con l'uomo. Di questo vi parlo, a questo voglio avvicinarci per comprendere appieno l'enorme e ancora attuale potere di fascinazione della settima arte.

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