Extra festival ed eventi: speciali, interviste e approfondimenti

Ti trovi qui:HomeFestival ed eventiExtra festivalFar East Film Festival 15: il diario della seconda giornata

Far East Film Festival 15: il diario della seconda giornata

Promossi e bocciati della seconda giornata di visioni asiatiche al Far East Film Festival 15, che ha offerto un capolavoro di King Hu, il campione d'incassi Lost in Thailand, un emulo di Hong Sang-soo e un buon numero di film di genere

Seconda giornata con tipico menu da week-end al FEFF 15: cartellone stracolmo di appuntamenti, compresa la proiezione di mezzanotte.
Si comincia con Cold War, film hongkonghese della coppia esordiente Longman Leung-Sunny Luk che, a fronte di una bella dose di ambizione, regala però una storia piuttosto debole, nonostante il cast di eccellente livello e che conferma l'abitudine ormai consolidata nel cinema di Hong Kong di correre dietro ai grandi classici dell'action-movie per restituirne copie per lo più sbiadite. quasi a voler perpetuare un genere tipico dell'ex colonia che ultimamente ha perso smalto ed identità.

Si prosegue con il secondo appuntamento dedicato a King Hu con Raining in the Mountain, film del 1979, ambientato in un monastero buddhista che contiene alcuni tesori inestimabili su cui in molti vorrebbero mettere le mani. Più che film d'azione o di arti marziali, Raining in the Mountain è un lavoro che scava nella filosofia buddhista e nelle contraddizioni, i vizi e le virtù dell'animo umano. Iniziativa comunque degna di nota quella di proiettare questo lavoro del Maestro, seppur in una copia tecnicamente non certo splendida.

Il pomeriggio si prosegue con la commedia che ha sbancato i botteghini cinesi, nonostante il budget limitatissimo, Lost in Thailand di Xu Zheng, divertente e brillante storia avventurosa tra colpi di scena, equivoci, lazzi e azione, ricca di ritmo e che strappa risate a non finire in sala, confermando il giudizio ampiamente positivo che un po' dovunque ha riscosso. Pezzo forte del film la prova dei tre attori principali, lo stesso regista, Huang Bo e Wang Biaoqiang, oltre alla abbagliante comparsata di Fan Bingbing.
Nel bel mezzo del pomeriggio piomba la seconda mazzata sul festival nei panni del film coreano The Winter of the Year Was Warm di David Cho, che oltre che atteggiarsi a piccolo Hong Sang-soo, senza averne la stoffa dei tempi migliori, si lancia in quelle storie in cui c'è il solito regista-produttore mezzo sfigato, la solita donnina insoddisfatta, tante chiacchiere, spesso inutili, che dopo quaranta di minuti di film non avevano ancora creato un minimo di corpo al film: inevitabile la fuoriuscita, tanto per riposare un po' gli occhi ed assicurarsi una cena frugale ma tranquilla.

Si riprende col film cinese Finding Mr Right, classica commedia romantica in stile per di più occidentale, cui non manca nessuno dei cardini del genere. Ambientata a Seattle nella comunità cinese, la storia non offre nulla di trascendentale: tipico film da famiglia e popcorn, sicuramente ben fatto, ma nella sostanza piuttosto scarno, che comunque due o tre momenti buoni li regala, oltre ad una interpretazione splendida di Tang Wei.

Cala la notte profonda ed il clima si fa cupo con The Gangster del thailandese Kongkiat Khomsiri: un'epopea gangsteristica che parte dagli anni '50 tra testimonianze dirette e fiction, ricca di scene forti, di sparatorie, di botte e coltellate che ci regala buoni momenti, all'interno di un film tutto sommato classico nel suo genere, grazie a belle facce e a pose 'elvisiane' - c'erano in Thailandia le gang-Rockabilly e non lo sapevamo!

Appuntamento a mezzanotte (che poi è mezzanotte  e mezza) con lo psyco-horror Shackled dell'indonesiana Upi: un interessante, se solo avesse un minimo più di ritmo, discesa negli inferi della coscienza di un giovane ossessionato da sogni che vedono per protagonisti sangue ed un coniglio di pezza a grandezza naturale. L'ondeggiare con poco brio e l'orario conciliano con i colpi di sonno, ma nel complesso il film ha una suo perché.

Finalmente la giornata termina con l'approdo in albergo che son quasi le 3.
Si spera sempre in un domani migliore.

Vai alla scheda dell'evento




Lascia un commento

Assicurati di inserire (*) le informazioni necessarie ove indicato.
Codice HTML non è permesso.


Questo sito utilizza cookie per il suo funzionamento. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi avere maggiori informazioni, leggi la Cookies policy.