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Gran Torino: il festival piemontese all'insegna dei grandi nomi, con Eastwood, Boyle, Carpenter, Wakamatsu, Mullan

  Installazione Torino Film Festival

È stata presentata alla Casa del Cinema di Roma la prossima edizione del Torino Film Festival, la numero 28, in programma nella cittadina piemontese dal 26 novembre al 4 dicembre 2010. “Linguaggi innovativi”, questa la mission del direttore artistico Gianni Amelio, che per il suo secondo mandato punta su un “festival in cui quasi tutti i film in concorso parlano dell’aria che si respira intorno a noi, di temi legati alla realtà e all’oggi, segno che i registi che ci sono piaciuti di più sono quelli che hanno affrontato cose molto vivine a loro”.
In cartellone duecentotrentaquattro titoli, di cui trenta in anteprima mondiale, per una manifestazione sempre attenta al nuovo che avanza. “Sono contento del lavoro svolto: abbiamo messo in piedi una selezione notevole”, dichiara Amelio. Ad aprire la rassegna sarà il dramma d’interni Contre toi di Lola Doillon, mentre a chiuderla ci penserà l’attesissimo thriller Hereafter di Clint Eastwood. Nel mezzo gli schermi torinesi accoglieranno sedici film in competizione per un premio da venticinquemila euro: in gara solo opere prime, secondo e terze, provenienti da Canada, Inghilterra, Germania, Francia, Giappone, Messico, Argentina, Romania, Belgio e Stati Uniti. Unico italiano in concorso Alessandro Piva con Henry, un noir tratto da un romanzo di Giovanni Mastrangelo ed interpretato da Michele Riondino, Carolina Crescentini e Dino Abbrescia. Una giuria presieduta da Marco Bellocchio avrà il compito di scegliere il miglior film.

Una scena di 127 Hours di Danny BoyleGrandi nomi in Festa mobile, sezione collaterale che propone le novità più interessanti del panorama cinematografico internazionale

 

 

(in alcuni casi si tratta di film importanti già passati in altri festival): si va da Danny Boyle (che racconterà l’avventura di uno scalatore in 127 Hours) a Koji Wakamatsu (di cui si vedrà Caterpillar, dramma sull’orrore della guerra), da Christophe Honoré (autore di Homme au bain, diario di una rottura sentimentale) a Philip Seymour Hoffman (al suo esordio davanti la cinepresa con Jack Goes Boating), da Gregg Araki (il suo Kaboom sarà una sorta di Alice nel paese delle meraviglie in salsa lynchiana) a Raúl Ruiz (atteso con Mistérios de Lisboa, annunciato come il nuovo Barry Lyndon), passando per Peter Mullan (che porterà sotto la Mole Antonelliana Neds, sulla peggio gioventù scozzese) e Lee Chang-dong (regista e sceneggiatore di Poetry, storia di una donna anziana che vuole imparare a scrivere poesie mentre deve fare i conti con l’Alzheimer).
Dedicato al genere horror il focus Rapporto confidenziale 2010, nell’ambito del quale sarà presentato The Ward, l’ultimo lavoro di John Carpenter, specialista di incubi su celluloide, tornato dietro la macchina da presa nove anni dopo aver diretto il flop Fantasmi da Marte.

John BoormanSarà attribuito a John Boorman il Gran Premio Torino, un riconoscimento alla carriera assegnato ai registi che hanno contribuito al rinnovamento del linguaggio cinematografico. Per l’occasione sarà riproposto Un tranquillo weekend di paura, angosciante thriller girato da Boorman nel 1972. Ritorneranno gli incontri di Figli e amanti, l’iniziativa che offre ai registi italiani (quest’anno sarà la volta di Dario Argento, Daniele Luchetti, Saverio Costanzo, Carlo Mazzacurati e Carlo Verdone) la possibilità di introdurre al pubblico la visione di un film ritenuto fondamentale per la propria crescita artistica. Ad arricchire il programma due retrospettive (una su John Huston, l’altra su Vitalij Kanevskij) e gli omaggi a Corso Salani e Claude Chabrol, entrambi scomparsi di recente. Tra le presenze finora confermate, Michael Sheen, Gregg Araki, Raúl Ruiz, Peter Mullan, Julien Temple, Richard Loncraine e Gianfranco Rosi.

 

 

Il programma delle sezioni principali della 28esima edizione del Torino Film Festival

TORINO 28 - CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI

Blessed Events di Isabelle Stever ( Germania )

Four Lions di Christopher Morris ( Gran Bretagna )

Henry di Alessandro Piva ( Italia )

Infedele per caso di Josh Appignanesi ( Gran Bretagna )

Las marimbas del infierno di Julio Hernandez Cordon ( Messico / Francia / Guatemala )

Last Chestnuts di Zhao Ye ( Giappone )

Les hommes debout di Jérémy Gravayat ( Francia )

Les signes vitaux di Sophie Deraspe ( Canada )

Por tu culpa di Anahí Berneri ( Argentina / Francia )

Portrait of the Fighter as a Young Man di Constantin Popescu ( Romania )

Small Town Murder Songs di Ed Gass-Donnelly ( Canada )

SoulBoy di Shimmy Marcus ( Gran Bretagna )

The Bang Bang Club di Steven Silver ( Canada / Sudafrica )

Vampires di Vincent Lannoo ( Belgio )

White Irish Drinkers di John Gray ( USA )

Winter's Bone di Debra Granik ( USA )

FESTA MOBILE

127 Hours di Danny Boyle

48 di Susana Sousa Dias ( Portogallo )

Animal Town di Jeon Kyu-hwan ( Corea del Sud / USA )

Avalanche di Phill Niblock e Carlos Casas ( Spagna / USA )

Bibliotheque Pascal di Szabolcs Hajdu ( Germania / Ungheria / Gran Bretagna )

Burlesque di Steve Antin ( USA )

Bus Palladium di Christopher Thompson ( Francia )

Caterpillar di Koji Wakamatsu ( Giappone )

Contre toi di Lola Doillon ( Francia )

Cyrus di Jay Duplass e Mark Duplass ( USA )

Hereafter di Clint Eastwood ( USA )

Homme au bain di Christophe Honoré ( Francia )

I due presidenti di Richard Loncraine ( Gran Bretagna )

Il pezzo mancante di Giovanni Piperno ( Italia )

Inside America di Barbara Eder ( Austria )

Jack Goes Boating di Philip Seymour Hoffman ( USA )

Kaboom di Gregg Araki ( USA / Francia )

La mosquitera di Agustí Vila ( Spagna )

Let Each One Go Where He May di Ben Russell ( USA )

Littlerock di Mike Ott ( USA )

Mr. Nice di Bernard Rose ( Gran Bretagna )

Mysteries of Lisbon di Raoul Ruiz ( Portogallo / Francia / Brasile )

Mürners Universum di Jonas Meier ( Svizzera )

NYman with a Movie Camera di Michael Nyman ( Gran Bretagna )

Napoli 24 di AA. VV. ( Italia )

Neds di Peter Mullan ( Gran Bretagna / Francia / Italia )

No Company di João Trabulo ( Portogallo )

Parked di Darragh Byrne ( Irlanda / Finlandia )

Poetry di Lee Chang-dong ( Corea del Sud )

Qu'ils reposent en révolte (Des figures de guerre) di Sylvain George ( Francia )

RCL - Ridotte Capacità Lavorative di Massimiliano Carboni ( Italia )

Red Hill di Patrick Hughes ( Australia )

Refrains Happen Like Revolutions in a Song di John Torres ( Filippine )

Super di James Gunn ( USA )

The Autobiography of Nicolae Ceausescu di Andrei Ujic? ( Romania )

The Hunter - Il cacciatore di Rafi Pitts ( Iran / Germania )

The Myth of the American Sleepover di David Robert Mitchell ( USA )

Third Star di Hattie Dalton ( Gran Bretagna )

This Movie Is Broken di Bruce McDonald ( Canada )

Tournée di Mathieu Amalric ( Francia )

Un tranquillo week-end di paura di John Boorman ( USA )

Wasted on the Young di Ben C. Lucas ( Australia )

¿Requiem for Detroit? di Julien Temple ( Gran Bretagna )

RAPPORTO CONFIDENZIALE

Altitude di Kaare Andrews ( Canada / USA )

Damned by Dawn di Brett Anstey ( Australia )

I Saw the Devil di Kim Ji-woon ( Corea del Sud )

The Last Exorcism di Daniel Stamm ( USA )

Outcast di Colm McCarthy ( Gran Bretagna / Irlanda )

Suck di Rob Stefaniuk ( Canada )

The Legend of Beaver Dam di Jerome Sable ( Canada / USA )

The Ward di John Carpenter ( USA )

Vanishing on 7th Street di Brad Anderson ( USA ) 


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