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Jean-Luc Godard attacca il Festival di Cannes

“Adesso è solo per la pubblicità. Le persone vanno a Cannes solo per pubblicizzare i propri film”.

Con queste parole l’immenso cineasta francese Jean-Luc Godard si è scagliato contro il Festival di Cannes, accusando la kermesse di essere divenuta uno strumento pubblicitario per attori, registi e produttori perdendo di vista la Settima Arte nella sua concezione più pura.
A Godard ha risposto il regista britannico Andrew Lang, il quale ha difeso il festival affermando che molti film di 'nicchia', che difficilmente troverebbero un distributore, grazie al successo ottenuto sulla Croisette, possono aspirare ad arrivare nelle sale.
Inoltre per Lang la manifestazione transalpina mantiene ancora un fascino incredibile che la rende “(...) ancora il festival al quale tutti i filmmaker cercano di arrivare”. Lo stesso Lang ha affermato che è impensabile pensare che Cannes sia ancora il festival del 1968, quando si fermò solidarizzando con le proteste studentesche, e semmai bisognerebbe criticarlo per la scarsa presenza di film firmati da director donne (una rarità sulla Croisette).
Ci dispiace doverlo dire, ma Godard è forse rimasto al modo di pensare di qualche decennio fa (forse troppi). I film costano molti soldi ed è normale che i festival costituiscano una vetrina, in particolar modo per le pellicole d’autore - prive del budget pubblicitario dei blockbuster - che senza poter godere della visibilità offerta dai festival internazionali sarebbero costrette a perire (magari senza mai essere viste dal pubblico).
Nella speranza che la polemica sia chiusa, non possiamo far altro che garantirvi che vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi. Keep in touch.

 

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